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Quello che gli altri si aspettano da noi

Post n°144 pubblicato il 05 Giugno 2009 da margherita_n

Non so se quel ragazzo di Torino ha deciso di uccidersi perché temeva di non soddisfare le aspettative della sua famiglia, ma quello che è successo mi ha fatto pensare alle  persone che ho conosciuto, anche solo superficialmente, che hanno deciso di togliersi la vita ancora molto giovani. Mi sembra che quasi sempre sia stato “quello che gli altri si aspettavano da loro” che li ha spinti a quel gesto. Il peso intollerabile delle aspettative di chi ti vuole bene e non capisce chi sei veramente e quanto non “essere all’altezza” sia un tormento per te. Penso al dolore immenso di un genitore in quella situazione.

Io ho avuto fortuna, ho soddisfatto le aspettative e oramai sono abbastanza grande da dare loro il giusto peso. Ma la paura di deludere qualcuno che ami è sempre lì pronta a fare capolino, e a volte è difficile distinguerla dai propri desideri (faccio questa cosa perché la voglio IO o perché gli altri in qualche modo se lo aspettano da me?).

 

 
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Commenti al Post:
bluewillow
bluewillow il 05/06/09 alle 15:08 via WEB
Non ho mai conosciuto persone che poi si sono suicidate, ma mi rendo conto che da giovani l'emotività è così forte che può essere incontrollabile. Forse quel ragazzo non si rendeva conto di quel che faceva, forse soffriva tanto da non riuscire più ad avere il senso della realtà. Io cerco di fare sempre del mio meglio, ma in effetti non credo sia per soddisfare gli altri, piuttosto perché provo piacere nel fare qualcosa che mi dà soddisfazione. Forse a questo ragazzo mancava anche un motivo di gratificazione, forse vedeva solo i lati negativi della sua situazione. Comunque è tristissimo vedere qualcuno giovane buttare via la propria vita.
(Rispondi)
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 05/06/09 alle 15:27 via WEB
Avevo sedici anni e lui qualcuno più di me. Lui era una specie di semi Dio per me, forse perché già indipendente, con l'auto che l'aspettava sotto casa e la sua ragazza che lo guardava sempre con occhi che emanavano scintille quando lo guardava. Un pomeriggio di una domenica qualsiasi, lui mi ha saluto nell'atrio del palazzo con più gentilezza del suo solito. Qualche ora dopo, arrivò la notizia: si era sparato un colpo in bocca. Fu un dramma, ovviamente. Le ragioni? Chi diceva per via della ragazza che lo aveva lasciato, chi per altre, ma la verità non si è mai saputa, non aveva lasciato un messaggio. Mi ha colpito il suo funerale, celebrato nonostante fosse un suicidio, mi colpii il numero di persone presente e il dolore dei suoi genitori. Lui era il figlio dei vicini del secondo piano.
Per qualche anno mi sono chiesta del perché del suo gesto: non mi sono mai data una risposta.
(Rispondi)
margherita_n
margherita_n il 08/06/09 alle 16:49 via WEB
Purtroppo io ne ho conosciute almeno quattro. I motivi reali sconosciuti per tutti. Conoscere davvero gli altri è difficile!
(Rispondi)
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 10/06/09 alle 12:22 via WEB
E' difficile persino conoscere se stessi...
(Rispondi)
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