Pensieri in libertà

Divagazioni.

La noitizia e' di qualche giorno fa e quindi e' roba preistorica. Ma vorrei soffermarmi per fare una considerazione. A Pisa un orefice, gia' a suo tempo vittima di una rapina, ha sparato ad un rapinatore uccidendolo. La prima cosa da dire e' che la pistola e' un'arma e quindi bisognerebbe saperla usare. Lui, l'orefice e tutti quelli che detengono una pistola, hanno fatto un percorso per l'uso consapevole dell'aggeggio? Quante volte si recano in un poligono per mantenere la mano? La seconda considerazione e' che lui ha ammazzato un'altra persona che voleva rapinarlo. Ma, Agenzia delle Entrate docet, gli orefici dichiarano guadagni inferiori ai maestri di scuola elementare. Ovvero, sono degli evasori che rapinano i soldi versati da chi, volente o nolente, le tasse le paga. Ovvero, chi la fa l'aspetti.

Sigle.

ONG e' una sigla che significa "Ovviamente Noi Garantiamo". Infatti garantiscono che ti raccolgono in mare e ti portano sul suolo italiano (l'avverbio e' riferito al fatto che il tutto succede dopo che hai pagato). Furfanti. E pure negrieri.

Aspetta e spera.

C'è da gongolare per l'insuccesso elettorale di Lampedusa. Ove e' andata in scena la sconfitta della sindaco uscente. Di accoglienza si muore. A quando il repete su scala nazionale?

Soldi al vento.

Potenza della piccola avidita'. In occasione delle elezioni di qualsiasi tipo -europee escluse- ci sono candidati che si avvalgono dell'appoggio di un certo numero di liste. Perche'? Non ne basterebbe una sola? A meno che ... ciascuna lista non ottenga un contributo per le spese elettorali. Candidati che si presentano in questo modo non otterranno mai il mio voto. Il mio disprezzo, sì.

Classifiche.

Di tanto in tanto appaiono delle classifiche relative al mondo scolastico. A dar loro retta, gli studenti italiani ne vengono fuori male. Ma la deduzione studenti somari significa docenti inadeguati non regge. Il paese brilla di supremi maestri che con il loro fulgido esempio inducono altri ad imitarne le gesta. Nel periodo immediatamente l'elezione del nuovo presidente francese avevano pizzicato un candidato che aveva fatto assumere la consorte presso gli uffici europei. La sua sdegnata reazione è stata un caparbia resistena alle richieste di dimissioni. Non più tardi dell'altro ieri la premier inglese ha fatto un ruzzolone precipitando il paese in una crisi istituzionale. Non nostante il disastro e le richieste di dimissioni, pure in questo caso lei continua stolidamente per la sua strada come se niente fosse successo. Evidentemente il prof. Matteo ha insegnato bene.