Creato da mohamed21 il 01/03/2007

Mohamed H. Kalif

Consulente del Lavoro (Email: mhk.consul@gmail.com)

 

 

Certificazione Unica Inps

Post n°462 pubblicato il 27 Marzo 2024 da mohamed21


Buongiorno,

se nel corso dell’anno 2023 hai percepito redditi e/o indennità dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), come ad esempio la pensione o la disoccupazione (Naspi), puoi entrare nell’area personale del portale dell’Istituto per scaricare la tua Certificazione Unica 2024. A tale riguardo è solo occorrente essere in possesso dello Spid e accedere tramite il link che ti riporto in basso. Grazie e buona giornata.

 

https://serviziweb2.inps.it/PassiWeb/jsp/spid/loginSPID.jsp?uri=https%3A%2F%2Fwww.inps.it%2Fmyinps%2Fdefault.aspx&S=S&fbclid=IwAR1lSFYVDfhCH4go6NHTyPZTNqgAR-DxmFwc_4fPmrcbGoejk5TKzVJgEjU_aem_AR_azxnVd4l2xZhLHid_22zwPR_5BGQe0rvfO8SKmI7ywxvNv5qLDUWjGSItKurnQgPBfOGj3uC-H3RTuOUzeuCQ

 

 

 

 

 
 
 

Licenziamento

Post n°461 pubblicato il 19 Marzo 2024 da mohamed21

Buongiorno,

il licenziamento è l’atto unilaterale con cui un’azienda cessa il rapporto di lavoro con il lavoratore alle proprie dipendenze. La legge che norma questo istituto è la 604 del 1966 in cui le fattispecie contemplate sono il licenziamento per giustificato motivo soggettivo, per giusta causa e per giustificato motivo oggettivo. L’ultima tipologia risiede sostanzialmente in motivazioni di tipo economico declinabili sul piano produttivo e organizzativo o, nei casi più gravi, anche nella cessazione delle attività aziendali. La chiusura dell’azienda a riguardo è una delle motivazioni principali con cui avviene la cessazione del contratto per giustificato motivo oggettivo. Quello per giustificato motivo soggettivo, invece, rientra nell’alveo dei licenziamenti disciplinari in cui la cessazione del contratto, anche se è stata decisa dal datore di lavoro, nella sostanza è causata dal comportamento negligente del lavoratore. Esempio tipico è il reiterato scarso rendimento del lavoratore per cause non riconducibili al datore di lavoro. Il licenziamento per giusta causa, infine, pur rientrando anch’esso tra quelli di natura disciplinare, è di una fattispecie più grave del precedente e non consente la prosecuzione nemmeno temporanea del rapporto di lavoro. E’ il cosiddetto licenziamento “in tronco” che non contempla il preavviso per il venir meno del rapporto fiduciario e ad oggi è la più severa forma di licenziamento prevista dell’ordinamento. Esempi di licenziamento per giusta causa sono l’assenza ingiustificata per molteplici giorni senza dare spiegazioni; lo svolgere attività per conto proprio durante l’orario di lavoro o fornire a terzi dati o documenti sensibili di cui si è venuti a conoscenza per il ruolo ricoperto in azienda.
Caratteristica comune a tutte le tipologie di licenziamento è che devono essere comunicate per iscritto e, altresì, tutte e tre e a prescindere dal comportamento doloso del dipendente danno comunque diritto a beneficiare dell’indennità di disoccupazione (Naspi).

Grazie e buona giornata.


 
 
 

Pisces - Art Blakey and The Jazz Messengers, 1964

Post n°460 pubblicato il 10 Marzo 2024 da mohamed21

Lee Morgan, tromba
Wayne Shorter, sassofono tenore
Bobby Timmons, pianoforte
Jymie Merrit, contrabbasso
Art Blakey, batteria


 
 
 

Rimodulazione aliquote Irpef

Post n°459 pubblicato il 20 Febbraio 2024 da mohamed21

 

Buongiorno,

il Decreto Legislativo 216/2023 ha rimodulato le aliquote relative all’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) a partire dal 01.01.2024. Nello specifico l’intervento significativo è consistito nell’abbassamento della seconda aliquota che è passata dal 25 percento al 23 percento. Il principio base della progressività per scaglioni è invece rimasto invariato e a riguardo riporto in basso un breve calcolo a titolo esemplificativo.

Dunque, sappiamo anzitutto che le aliquote vengono applicate in base a degli scaglioni di reddito definiti dalla legge e che sono i seguenti:

- Primo scaglione per redditi compresi tra 0,00 e 28.000,00, aliquota applicata 23%

- Secondo scaglione per redditi compresi tra 28.000,01 e 50.000,00, aliquota applicata 35%

- Terzo scaglione per redditi oltre i 50.000,01, aliquota applicata 43%

Se ad esempio una lavoratrice ha un reddito annuo di 32.000,00 euro, e quindi rientra tra le fasce di reddito del secondo scaglione, non pagherà l’imposta al 35% su tutto il reddito (vedi punto 2) ma per i primi 28.000,00 pagherà l’imposta al 23% e per la parte eccedente e fino ai 50.000,00, e quindi nel nostro caso 4.000,00, la pagherà al 35%. Facendo una somma algebrica la sua imposta lorda annua sarà di 7.840,00 euro, ovvero 6.440,00 + 1.400,00. Se diversamente non vigesse il principio dell’imposizione progressiva per scaglioni la sua imposta sarebbe più alta in quanto verrebbe applicata la sola aliquota del 35% su tutto il reddito ed equivarrebbe a 11.200,00 euro.

Grazie e una buona giornata.

 
 
 

Requiem - Donald Byrd, 1961

Post n°458 pubblicato il 18 Febbraio 2024 da mohamed21

Donald Byrd, tromba
Pepper Adams, sassofono baritono
Herbie Hancock, pianoforte
Butch Warren, contrabbasso
Billy Higgins, batteria


 
 
 

Certificazione Unica 2024

Post n°457 pubblicato il 08 Febbraio 2024 da mohamed21

Buongiorno,
se nel corso dell’anno 2023 hai percepito redditi per lavoro dipendente, autonomo, per disoccupazione (Naspi), cassa integrazione o altre prestazioni Inps, riceverai entro il 16 marzo dalla tua azienda (sostituto d’imposta) la Certificazione Unica 2024. Con questo documento il datore di lavoro certifica l’ammontare complessivo dei redditi erogati, le trattenute operate, detrazioni riconosciute e i contribuiti pagati. Se per caso dovessi ricevere due o più certificazioni sarai tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi in quanto è necessario conguagliare la somma degli stessi. Questa fattispecie di casistica riguarda coloro che hanno effettuato due o più lavori nel 2023 o un solo lavoro ma fruendo per una parte dell’anno, ad esempio, della Naspi o della cassa integrazione guadagni con pagamento diretto da parte dell’Inps. Anche qualora dovessi avere una sola Certificazione Unica, pur non essendo tu obbligato a fare la dichiarazione dei redditi, potrebbe essere nel tuo interesse farla per recuperare gli oneri fiscalmente detraibili come le spese mediche, quelle veterinarie, il contratto di locazione dell’abitazione principale, l’abbonamento dei mezzi di trasporto, familiari a carico ecc.. ecc..

Grazie e buona giornata.

 
 
 

Come prendere appuntamento tramite l'App dell'Agenzia delle Entrate

Post n°456 pubblicato il 26 Gennaio 2024 da mohamed21

 
 
 

Psalm - John Coltrane, 1964

Post n°455 pubblicato il 19 Gennaio 2024 da mohamed21


John Coltrane, sassofono tenore
McCoy Tyner, pianoforte
Jimmy Garrison, contrabbasso
Elvin Jones, batteria


 

 
 
 

Contributi Inps lavoro domestico, quarto trimestre 2023

Post n°454 pubblicato il 03 Gennaio 2024 da mohamed21

Buongiorno,

se ti avvali del supporto di una persona addetta all’assistenza di familiari non autosufficienti, come ad esempio per anziani e bambini, o al supporto della famiglia come nel caso dei servizi domestici, entro il prossimo 10.01.2024 sarà necessario pagare il bollettino relativo ai contributi Inps. Questo bollettino si riferisce al numero totale di ore di lavoro effettuate nel periodo 01.10.2023 - 31.12.2023, ovvero il quarto trimestre dell’anno 2023. Più ore di lavoro saranno state effettuate in questo arco di tempo e maggiori saranno di conseguenza i contributi dovuti. Generalmente l’Inps invia al domicilio del datore di lavoro dei bollettini precompilati e sarebbe opportuno non utilizzarli in quanto, oltre a non riportare l’importo relativo alla cassa colf, potrebbero non essere in linea con le ore effettivamente lavorate nel trimestre. E’ opportuno quindi accedere con le tue credenziale al portale dell’Inps (Vedi link in basso), inserire manualmente il numero di ore effettivamente lavorate, riportare l’importo relativo alla cassa colf e stampare direttamente dal portale il nuovo bollettino. Se non l’hai mai eseguita questa procedura potrebbe non essere semplice e, qualora ve ne fosse necessità, contattami che avrò il piacere di fornirti celermente l’assistenza occorrente. In basso ti riporto in ogni caso il link del portale per l’eventuale predisposizione in autonomia del bollettino relativo al quarto trimestre 2023. 

Grazie e buona giornata. 

 

https://serviziweb2.inps.it/PagamentiBollettiniLD/accessoUtente.do

 

 
 
 

Isee, giacenza media e saldo (Poste Italiane)

Post n°453 pubblicato il 13 Dicembre 2023 da mohamed21

Buongiorno,

per chi ha il conto alle Poste e ha necessità di estrarre la giacenza media 2022 e il saldo al 31.12.2022 per l’Isee relativo all’anno 2024, è sufficiente collegarsi al sito delle Poste Italiane e seguire i passi di seguito riportati:      

Andare sul sito di Poste Italiane (no app Bancoposta)

Effettuare il login (se non si ha un account, registrarsi)

Convalidare la richiesta di identità con SMS o app.

Una volta convalidati, e tornati sulla pag di poste italiane, scorrere in basso e trovare il menù in grigio: SERVIZI.

Entrare in RICHIESTA ISEE

Dal menù a tendina scegliere “REPORT ISEE 2024”

Procedere al download istantaneo.


Grazie e buona giornata.




https://www.poste.it/






 
 
 

Tredicesima mensilità anno 2023

Post n°452 pubblicato il 06 Dicembre 2023 da mohamed21

Buongiorno,

se sei un lavoratore o lavoratrice dipendente entro le festività natalizie ti verrà erogata la tredicesima mensilità. Dal punto di vista dell’entità la tredicesima corrisponde alla normale retribuzione lorda mensile ma il netto che si percepirà sarà inferiore a quello di un mese ordinario. Ciò è dovuto alla circostanza che in questa mensilità non sono previste le detrazioni fiscali e il bonus di 100 euro e dunque il netto in busta sarà molto più basso.
Tutti i contratti collettivi prevedono l’erogazione della tredicesima essendo l’istituto normato da leggi di carattere generale in materia di lavoro. Altro dato comune ai contratti collettivi è il periodo di riferimento per il calcolo della tredicesima mensilità. Tale periodo è quello compreso tra il 1 gennaio di un anno e il 31 dicembre dell’anno stesso. Quindi se avrai lavorato continuativamente nel periodo 01.01.2023 - 31.12.2023 ti spetterà una tredicesima integrale per quest’anno, diversamente l’importo verrà riproporzionato in base ai mesi di effettivo lavoro. Se per ipotesi un lavoratore è stato assunto il 01.07.2023 nel periodo di riferimento avrà maturato solo 6 mesi di lavoro e per quest’anno la sua tredicesima equivarrà al 50% della paga lorda mensile. Stesso principio ricorre qualora il contratto di lavoro dovesse cessare in corso d’anno. Ultimo dato da tenere presente è che eventuali assenze nel periodo di riferimento per malattia, infortunio, maternità, ferie e permessi non comportano una decurtazione della tredicesima per espressa previsione della contrattazione collettiva.

Grazie e buona giornata.


 

 
 
 

Isee anno 2024

Post n°451 pubblicato il 23 Novembre 2023 da mohamed21


Buongiorno,

il 31 dicembre scadranno tutti gli Isee attualmente in vigore e come di consueto sarà necessario rinnovarli possibilmente entro il mese di gennaio. Come è noto l’Isee è l’Indicatore della Situazione Economica ed è utilizzato dagli enti pubblici per valutare in modo articolato la reale condizione delle singole famiglie. A tale riguardo le prestazioni socio assistenziali che richiedono il possesso di Isee sono molteplici e di diversa natura come l’Assegno unico per i figli, bonus nido, le agevolazioni per gli studenti e tutti i bonus riconosciuti in funzione della situazione reddituale (es. bonus luce/gas). Se sei dunque beneficiario di una di queste o di altre prestazioni necessitanti di Isee in corso di validità, rispondimi per cortesia a questa email (post) di modo che ti possa ricontattare per la predisposizione in tempi celeri del tuo Isee dell’anno 2024.


Grazie e buona giornata.   

 

 
 
 

Alabama, John Coltrane (1963)

Post n°450 pubblicato il 12 Novembre 2023 da mohamed21

John Coltrane, sassofono tenore
McCoy Tyner, pianoforte
Jimmy Garrison, contrabbasso
Elvin Jones, batteria



 

 
 
 

Imu, seconda rata 2023

Post n°449 pubblicato il 07 Novembre 2023 da mohamed21


Buongiorno,

il 16.12.2023 scadrà il termine per il pagamento della seconda rata dell’imposta municipale unica (Imu) relativa all’anno 2023. Questo tributo è dovuto per tutti gli immobili non adibiti ad abitazione principale, ovvero in cui non si è anagraficamente residenti, e di cui si è proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (es. usufrutto). L’Imu è altresì dovuta sull’abitazione principale qualora sia accatastata nella categoria A/1, A/8, A/9, ovvero sia un immobile di pregio, villa o castello. Il pagamento dell’imposta è effettuato in due tempi: il primo entro il 16.06 come acconto mentre il secondo entro il 16.12 a titolo di saldo. Siamo quindi a poche settimane dal termine per adempiere al pagamento e se hai necessità di predisporre la seconda rata avrò certamente il piacere di fornirti l’assistenza fiscale occorrente.

Grazie e buona giornata.

 

 
 
 

Esonero canone Rai anno 2024

Post n°448 pubblicato il 21 Ottobre 2023 da mohamed21

Buongiorno,

se sei intestatario di un contratto di fornitura di energia elettrica e non possiedi il televisore, non sei tenuto al pagamento del canone Rai. Per non pagare il canone occorre produrre un’autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio per avere l’esonero per l’anno 2024. Ti rammento inoltre che è esentato dal pagamento del canone anche chi ha il televisore ma fa parte di un nucleo familiare in cui un componente paga già il canone. L’obbligo del pagamento sorge infatti in capo al nucleo familiare nel suo complesso e non della singola persona. Quindi, se non sei tenuto a pagare il canone Rai e rientri in una delle casistiche che permettono di richiedere l’esenzione, è necessario compilare il modulo di esenzione accedendo con lo spid al portale dell’Agenzia delle Entrate. Se non hai lo spid puoi compilare il modulo a mano, firmarlo a pagina 2 e inviarlo con una raccomandata senza busta e con copia della carta d’identità al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale I di Torino - Ufficio Canone TV - Casella postale 22 - 10121 Torino. 

Grazie e buona giornata.

 
 
 

Come richiedere il duplicato o una nuova tessera sanitaria

Post n°446 pubblicato il 12 Ottobre 2023 da mohamed21

 
 
 

Regime forfettario

Post n°445 pubblicato il 02 Ottobre 2023 da mohamed21

Buongiorno,

se sei un lavoratore autonomo o professionista con partita iva e reddito lordo annuo inferiore a 85.000,00 euro, l’opzione per il regime forfettario potrebbe essere un’ottima opportunità per te. Questo regime fiscale è normato dalla legge 190/2014 ed è stato introdotto per agevolare l’avvio di nuove attività e per mitigare l’imposizione per quelle che erano già in essere. Per chi vi aderisce non è infatti prevista l’applicazione dell’iva sulle fatture, la trattenuta del 20% sui compensi e altresì vi sono diverse deroghe sul piano amministrativo per semplificare la gestione operativa dell’attività. Oltre a ciò vi è anche il beneficio relativo all’imposizione che viene applicata su una parte del reddito corrispondente a una percentuale compresa tra il 40% e 86% e denominata coefficiente di redditività. Ciò implica che qualora tu avessi compensi pari a 40.000,00 euro e il coefficiente di redditività fosse del 78%, le imposte le pagherai solo su 31.200,00 euro e non su 40.000,00, ovvero solo sul 78% dei tuoi compensi totali. A questo considerevole vantaggio si aggiunge anche l’entità dell’aliquota sostitutiva dell’Irpef che mediamente è del 15% e dunque di gran lunga inferiore a quella minima per i contribuenti non forfettari equivalente al 23%.

A fronte di queste molteplici agevolazioni vi è una sola condizione sfavorevole e purtroppo di considerevole entità. Coloro che applicano il regime forfettario, a eccezione dei contributi previdenziali, non possono scaricare alcun costo relativo all’attività proprio perché il loro reddito è determinato in modo forfettario e non reale. Tornando all’esempio precedente è proprio il 22% di reddito reale non considerato, ovvero 100 - 78,  che rappresenta il costo dell’attività determinato in modo aprioristico e omnicomprensivo.

La considerazione finale quindi è che se hai alti costi di gestione relativi alla tua attività, e mediamente superiori al 30%, l’opzione per il regime forfettario potrebbe non essere la scelta ottimale.

 

Grazie e buona giornata.

 

 
 
 
 
 
 
 

Come prendere un appuntamento in ufficio tramite l'App Agenzia Entrate

Post n°441 pubblicato il 13 Settembre 2023 da mohamed21

 
 
 
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