ONE MAN TELENOVELA
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« Le muse | Messaggio #371 » |
La storia
Post n°370 pubblicato il 15 Giugno 2008 da molinaro
Una domenica passata tutta al lavoro, un lavoro su tema storico che mi ha portato ad attraversare gli anni Sessanta e Settanta del XX secolo in Italia. Domattina devo consegnarlo. Riflessioni sul corso degli eventi, sulla politica, sul pensiero, sulla civiltà. Ho pensato tante cose e ho pensato anche: a che cosa serve leggere libri importanti se poi la vita ne rimane distaccata? E inoltre: a che cosa serve sognare sogni colorati se poi si accetta che la vita sia un grigio non sogno? A che serve la storia, se la si relega in una dimensione aliena al passare dei nostri giorni, allo scorrere del sangue nelle nostre vene? Ho pensato al disincanto, alla disillusione. Ho pensato che non è obbligatorio piegarsi. Non è prescritto disilludersi. E allora alla fine della giornata ho scritto una poesia, questa che potete leggere qui sotto. E nell’immagine invece c’è uno scorcio notturno al volo della stazione di Vercelli, con littorina sfrecciante in transito sul terzo binario. Era la sera di mercoledì scorso, per la cronaca, o per la storia. In attesa del Regionale 2030 delle ore 22.13 per Torino. Un po’ pioveva e un po’ no, e avevo preso un orzo in tazza grande nel chiosco della piazza. E la donna che mi dà una mano nella storia non rinuncerà mai al colore dei sogni e dei panni stesi e dei tramonti e delle aurore e delle risaie e delle lagune e delle finestre e delle panchine. E poi venite alla lettura «a cappello» il 26 giugno al Machè, perché mi fa piacere vedervi, cosa credete? ________________________________ [posso dedicare/rivolgere questa poesia a mio figlio, anche, e ai suoi amici, perché non stiano troppo fermi, e a tanti altri, e forse persino a me stesso] |
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