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Affetuosa, affidabile, socievole, timida,  testarda, precisa. 

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Leggo, scrivo, vado al cinema ogni volta che posso.

Non fumo, non bevo. Gradisco solo del buon vino rosso e la Guinness made in Ireland. 

Mi piace studiare. 

Mens sana in corpore sano: la cura di sè per me è importante quanto la cultura personale.

Amo le mani curate, i capelli in ordine e l'odore di buono sia nelle donne che negli uomini. 

Non mi piacciono gli arroganti, i so tutto io, i politici, le prime donne, le maliziose. Odio le bugie e le omissioni.

Mangio pasta a chili, cioccolata rigorosamente fondente e tutti i tipi di salumi. Ma non sono ciccia e brufoli, tiè! Non mi piace la pizza, il ragù, non mangio dolci, odio l'anice, l'aglio,  la cipolla, le bibite gassate.

Tifo Inter e la Domenica è fatta solo per il calcio. 

 

 

 
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Forza Italia

Post n°135 pubblicato il 10 Giugno 2012 da Lyra1988
 

Un po' di distrazione ogni tanto ci vuole, ed è per questo che ho deciso di concentrarmi sui campionati Europei di calcio. 

E oggi è stato il turno della nostra Italia.

Una fiesta a metà, ed è già un bel risultato per un calcio in crisi come il nostro. Perché la partita di esordio agli europei contro la Spagna campione finisce 1-1 con botta e risposta Di Natale-Fabregas, ma suscita buonumore e abbracci finali azzurri (oltre che i complimenti del presidente Napolitano) la constatazione che il livello del gioco è stato assolutamente pari. Evento quasi impensabile alla vigilia, se non scrutando davvero nell'animo del ct Prandelli, che fiducia l'ha sempre nutrita. Eppure al di là delle speranze del tecnico, le premesse davvero non erano buone, perché se nell'era della crisi economicamente la Spagna é messa peggio dell'Italia, nel pallone la situazione è del tutto diversa. Invece a Danzica non c'é stato differenziale in campo tra il rendimento degli azzurri e quello dei campioni del mondo ed europei in carica. Anzi, per tutto il primo tempo l'Italia ha inciso molto di più degli avversari, scardinando le certezze del loro 'tique-toque' con un possesso di palla più efficace e veloce e tante occasioni da rete in più. E se è vero che nella ripresa gli iberici hanno alzato il ritmo ed il livello delle giocate, è altrettanto certo che l'Italia non si è tirata indietro, e anche a prescindere dal fatto di essere passata in vantaggio per venire subito raggiunta, ha continuato a essere pericolosa fino al termine. Se quello di stasera era un esame, più che una gara, gli azzurri lo hanno superato: con una prova di maturità di gruppo, puntellata da singoli superlativi. 

 "Bravi" lo ha detto a tutti gli azzurri anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano negli spogliatoi dopo la partita con la Spagna, ma poi ha abbracciato a lungo Buffon. "Lei - gli ha detto - una volta al Quirinale ha fatto anche un grande discorso politico" .'Il presidente Napolitano ci ha fatto i complimenti. Ci ha anche detto che alla fine ha un po' sofferto, come noi. Però si è divertito, specie a fine primo tempo". Lo ha detto al termine di Italia-Spagna il commissario tecnico degli azzurri, Cesare Prandelli, parlando della visita del presidente della Repubblica nello spogliatoio.  

Unica nota stonata: una forte bordata di fischi si è alzata dalla curva dei tifosi spagnoli quando è stato intonato l'Inno di Mameli, con Italia e Spagna schierate sul campo. I fischi poi sono stati coperti dalle note diffuse dall'altoparlnate e a quel punto si sono fermati. Quando poi è iniziato l'inno spagnolo, nessuna manifestazione di dissenso dal pubblico italiano, mentre gli oltre 10 mila tifosi in maglia 'roja' l'hanno cantato per tutto il tempo.

 
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