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Bologna. “Il Cinema Ritrovato”. Dal 28 giugno al 5 luglio

Post n°1011 pubblicato il 27 Giugno 2014 da sasacineman
 

Come ama definirlo il direttore artistico Peter von Bagh, il Cinema Ritrovato è il paradiso dei cinefili! 28 anni fa una meravigliosa macchina capace di viaggiare nel tempo e nello spazio è stata lanciata da Bologna verso il resto del mondo, trasportando i cinefili in un fantastico viaggio attraverso esperienze estetichespettacoli storiciinnovazioni linguistiche e vette di classicità, bianco e nero, film a colori e colorati a mano, sonori o muti accompagnati dal vivo dai migliori musicisti, film in pellicola e in digitale. In programma 360 film dal 1895 fino a oggi (tutti tradotti in italiano e in inglese) dalla mattina alla sera in cinque sale cinematografiche e proiezioni serali all’aperto nella meravigliosa Piazza Maggiore di Bologna e nel cortile della Cineteca in Piazzetta Pasolini.

Otto giorni indimenticabili per scoprire le migliori pellicole e i migliori restauri dei più importanti archivi del mondo e per confrontarsi con le grandi figure della storia del cinema e di quello di oggi. Quest’anno, dal 25 al 28 giugno, Il Cinema Ritrovato sarà preceduto da Cent’anni di Charlot, un convegno internazionale organizzato in collaborazione con l’Associazione Chaplin/Roy Export Company. Una tre giorni di eventi e conferenze per celebrare il centesimo anniversario della nascita della maschera di Charlot.

Le serate in Piazza Maggiore

La serata d’apertura, sabato 28 giugno, sarà dedicata a una stella sotto le stelle: James Dean nel capolavoro di Nicholas Ray Rebel without a Cause (Gioventù bruciata, 1955) illuminerà il grande schermo di Piazza Maggiore. La serata finale, sabato 5 luglio, sarà all’insegna dell’eterna musica dei Beatles: il regista Richard Lester introdurrà A Hard Day’s Night (Tutti per uno, 1964) in occasione del 50° anniversario dalla sua prima uscita. E inoltre: La più bella serata della mia vita (1972) di Ettore Scola (alla presenza del regista) • The Lady from Shanghai (La signora di Shangai, 1947) di Orson Welles • Le Jour se lève (Alba tragica, 1939) di Marcel Carné • Salvatore Giuliano (1962) di Francesco Rosi. 

Cineconcerti e musica live
Le proiezioni con accompagnamento musicale dal vivo sono uno dei caratteri distintivi del nostro Festival. Martedì 1° luglio, in Piazza Maggiore, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Stefanos Tsialis accompagnerà il capolavoro di Erich von Stroheim The Merry Widow (La vedova allegra, 1925) con la colonna sonora composta da Maud Nelissen basata sulle musiche originali di Franz Léhar. Piazza Maggiore ospiterà anche uno dei primi film pacifisti, Maudite soit la guerre (1914) di Alfred Machin con accompagnamento musicale dal vivo. Venerdì 4 luglio occasione unica per vedere e ascoltare Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone, ilprimo film epico della storia del cinema. La pellicola sarà proiettata al Teatro Comunale, con le musiche eseguite dall’Orchestra del Teatro diretta da Timothy Brock, autore del restauro della partitura originale per orchestra composta da Manlio Mazza e dell’ouverture corale composta da Ildebrando Pizzetti. Tutti i 230 film muti presentati al Cinema Ritrovato saranno accompagnati da noti artisti e compositori come Neil Brand, Antonio Coppo-la, Daniele Furlati, Stephen Horne, Maud Nelissen, Donald Sosin, John Sweeney e Gabriel Thibaudeau.

Sezioni

RITROVATI E RESTAURATI
In quest’epoca delicata e cruciale per la storia del cinema, che vede il passaggio dalla pellicola ai supporti digitali, la più classica sezione del Cinema Ritrovato riflette e lavora su entrambe le modalità di restauro e di visione. Una selezione dei migliori restauri, realizzati da istituzioni pubbliche e private, verranno mostrati sia in formato 35mm che in formato digitale. Questa sezione offre uno straordinario punto d’osservazione sugli sviluppi tecnologici e un viaggio mozzafiato nella storia del cinema.

CENTO ANNI FA. INTORNO AL 1914
Il sottomarino del Cinema Ritrovato torna nuovamente a scandagliare le profondità del cinema di cento anni fa: il programma 1914 presenta più di sessanta film europei e americani del 1914, mettendo in rilievo i registi Nino Oxilia e Alfred Machin e le attrici Francesca Bertini, Maria Jacobini e Stacia Napierkowska. Capitoli tematici sono dedicati agli imperi in movimento, ai mondi antichi e alla moda. A partire da Maudite soit la guerre (in Piaz-za Maggiore), un importante accento viene posto sui film contro la guerra, prodotti prima e dopo la catastrofe del 1914-1918. In programma anche un serial celebre e amatissimo della storia del cinema, Fantômas di Louis Feuillade. Infine i nostri spettatori sono invitati in Piazzetta Pasolini, a sperimentare l’emozione perduta delle proiezioni a carbone – tra queste, il magnifico diva-film Sangue bleu.

WILLIAM WELLMAN, TRA MUTO E SONORO
Un altro maestro a cavallo tra l’era del muto e del sonoro: dopo von Sternberg, Capra, Ford, Hawks, Walsh e Dwan, quest’anno laretrospettiva dedicata ai grandi autori del cinema americano celebra William Wellman (1896-1975): una sensibilità per il paesaggio e il clima (la pioggia soprattutto!) paragona-bile a quella di Ford e un gusto per l’avventura, l’azione e la vita in tempo di guerra che ricordano i migliori Hawks e Walsh. Siamo lieti di presentare i pochi muti sopravvissuti, i suoi primi sonori e alcuni capolavori della maturità.

L’ITALIA IN CORTO (1952-1968)
Gli anni Cinquanta e Sessanta: l’âge d’or della commedia italiana (e non solo), una bella fetta del nostro vissuto culturale, un’esperienza condivisa al di là di ogni barriera geografica o sociale. La stagione, anche, in cui s’impone la forma irregolare del film a episodi. Molti di quegli episodi sono lampi di genio che restano scolpiti nella memoria grazie anche alla forma breve, all’economia retorica, alla sintesi fulminante.

VEDUTE DELL’IMPERO OTTOMANO 1896-1914
Gli archivi europei posseggono una quantità di film girati nei territori dell’Impero ottomano nel periodo 1896-1914. Sconosciute, dimenticate, occultate dietro il muro della Grande guerra che segnò la fine degli imperi sovranazionali, queste immagini in movimento di più d’un secolo fa esistono ancora e meritano di essere proiettate e viste, oggi. La portata del loro interesse va chiaramente al di là della storia del cinema; potrebbero dimostrarsi documenti rilevanti per i popoli di quelle parti del mondo, e materiale prezioso per specialisti capaci di situarne i contenuti all’interno di un più ampio contesto storico e culturale.

WERNER HOCHBAUM: UN UOMO DIVISO
Quello di Hochbaum è un cinema della malinconia se non della disperazione, con scatti improvvisi di allegria. Nella vita (1899-1946) come nel lavoro, il cineasta tedesco rimase sempre fermo sulla soglia tra sperimentazione e popolarità, tra impegno politico e idiosincrasie poetiche, tra fama e oblio. Una figura elusiva, se non un segreto ben custodito.

IL DOTTOR PORTEGG, SUPPONGO? LE COMMEDIE DI E CON ROSA PORTEN
Primo omaggio internazionale al misterioso Dr. R. Portegg: Rosa Porten e suo marito Franz Eckstein usarono questo pseudonimo per dirigere insieme film comici e drammatici. Rosa Porten fu attrice, sceneggiatrice e regista dalla lunga e versatile carriera nel cinema muto tedesco, ma lei e i suoi film sono caduti nell’oblio. Purtroppo la maggior parte della sua opera è oggi ritenuta scomparsa.

JAMES DEAN
Eterna star della generazione dell’Actors Studio e icona culturale, James Dean è il protagonista della ‘trilogia restaurata’ di quest’anno: oltre a Rebel without a Cause (Gioventù bruciata, 1955), East of Eden (La valle dell’Eden, 1955) di Elia Kazan e Giant (Il gigante, 1956) di George Stevens. “James Dean va contro cinquant’anni di cinema”, ha scritto François Truffaut. “Ogni gesto, ogni atteggiamento, la mimica sono un affronto alla tradizione psicologica. La recitazione di James Dean è più animalesca che umana. Per questo è imprevedibile: quale sarà il gesto successivo?”.

ANNI CINQUANTA, L’ETÀ DELL’ORO. CLASSICI INDIANI DA SALVARE
È una delle cinematografie più importanti del mondo. Quantitativamente non conosce rivali, ma ha urgente bisogno di essere preservata: questa rassegna vuole essere un primo passo esplorativo verso il recupero dei classici del cinema indiano. Shivendra Singh Dungarpur, fondatore della Film Heritage Foundation, ci accompagnerà alla scoperta di alcuni capolavori degli anni Cinquanta, anni nei quali l’India si stava formando come stato indipendente dopo la fine del colonialismo britannico. Rispettando la consuetudine degli spettacoli dell’epoca, questi meravigliosi lungometraggi saranno accompagnati da alcuni cinegiornali originali.

RICCARDO FREDA: UN MAESTRO DEL CINEMA POPOLARE
Autore di alcuni dei massimi successi del dopoguerra ma riscoperto grazie alla critica francese degli anni Sessanta, venerato da generazioni di cinefili e di registi (da Tavernier a Tornatore), Riccardo Freda fu un maestro del cinema d’azione, che lavorò sempre consapevolmente dentro i generi popolari, ispirandosi ai classici della letteratura e del cinema muto.

GERMAINE DULAC, UN CINEMA DI SENSAZIONI
Femminista ed esponente dell’avanguardia francese, all’inizio degli anni Venti Germaine Dulac svolse un ruolo fondativo nellamodernizzazione del cinema inteso come espressione artistica e come pratica sociale. Dulac diresse più di trenta film di finzione e numerosi documentari e cinegiornali. Quest’anno allarghiamo la nostra visione della produzione ‘commerciale’ della Dulac: in programma lungometraggi (tra questi, La Princesse Mandane), muti musicali (sorta di videoclip ante litte-ram), pellicole di taglio politico e un campionario dei suoi cinegiornali.

IL CINEMA IN GUERRA CONTRO HITLER
Se Il grande dittatore è il film più anti-hitleriano rimasto nella memoria collettiva, la storia del cinema è ricca di titoli (da riscoprire) che hanno intravisto con sorprendente anticipo o che hanno raccontato nel pieno dell’orrore nazista, fino alla sua sconfitta, la figura più negativa del Novecento.

I 50 ANNI DELL’ÖSTERREICHISCHES FILMMUSEUM
Un viaggio attraverso la straordinaria storia di questa sfaccettata e autorevole istituzione che includerà diverse proiezioni tra cui The Merry Widow (La vedova allegra), così come il primo film del regista thailandese Apichatpong Weerasethakul, Mysterious Object at Noon (2000) restaurato con la Film Foundation’s World Cinema Project. Maestro del cinema d’avanguardia e cofondatore dell’Österreichisches Filmmuseum, Peter Kubelka con la sua ‘proiezione performance’ Monument Film sarà il piatto forte del nostro omaggio. Evento promosso dal Forum Austriaco di Cultura.

IL GIAPPONE PARLA! I FILM DELLA SHOCHIKU
Yasujiro Ozu e Kenji Mizoguchi sono due dei maggiori protagonisti dell’ultimo capitolo della nostra trilogia dedicata ai primi film sonori giapponesi. Questa volta vedremo i film d’impronta realista prodotti dalla Shochiku. Furono proprio registi come Yasujiro Ozu a saper descrivere nei dettagli non solo le ambientazioni e i gesti, ma anche le sfumature delle tonalità di voce e i nuovi suoni della moderna città industriale.

LA NOUVELLE VAGUE POLACCA E IL CINEMASCOPE
Il cinema polacco giunse alla ribalta internazionale con un movimento fiorito negli anni Cinquanta e Sessanta che esprimeva una visione inedita e controversa della Seconda guerra mondiale, ponendo in atto una sorta di seduta terapeutica nazionale. Tanto per restare fedeli alla nostra ossessione per i grandi formati, fu anche un periodo aureo per il CinemaScope, specialmente in bianco e nero.

DOCUMENTARI
Una vetrina speciale della storia culturale e sociale passata e presente, da quattro documentari lituani recentemente restaurati all’utopia socialista di Peter von Bagh e l’ultimo lavorodi Martin Scorsese, un vivido ritratto del giornalismo perduto, in occasione dei 50 anni di New York Review of Books. E anche nuovi ritratti di Langlois e Allende, nonchè l’ultimo film di Jonathan Nossiter, Resistenza Naturale.

NON SOLO FILM
Oltre alle proiezioni, Il Cinema Ritrovato è un ottimo luogo per incontrare i protagonisti del cinemaMike Leigh, Claire Bloom, Alexander Payne, Bérénice Bejo, Michel Hazanavicius, Costantin Costa-Gavras, Kevin Brownlow, Bob Silvers, Jonathan Nos-siter, Giuseppe Tornatore, Ettore Scola, Richard Lester, Alice Rohrwacher, Barbara Steele, Eric De Kuyper.Ogni giorno letture e incontri con registi, storici e critici, occasioni uniche per indagare e discutere l’estetica, la cultura e le tecniche del cinema. Restauratori riconosciuti a livello internazionale discuteranno delle sfide affrontate per i nuovi restauri presentati al festival, nella cornice della FIAF Restoration Summer School, in collaborazione con il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Due workshop, Uno sguardo sull’impero ottomano e L’irresistibile fascino dell’antichità saranno tenuti da specialisti internazionali. Last but not least la biblioteca Renzo Renzi ospiterà la fiera dell’editoria cinematografica con presentazioni di libri e dvd. E ancora il seminario internazionale per esercenti promosso da Europa Cinemas, il Cinema Ritrovato DVD Awards e molto altro… Grazie alla collaborazione di un gruppo di giovani cinefili il festival verrà commentato quotidianamente sul blog cinefiliaritrovata.it.
Il Cinema Ritrovato Kids presenta un calendario ricco di attività: proiezioni, workshop di animazione, giochi, attività educative, curate dal progetto educativo 
Schermi & Lavagne della Cineteca.

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Informazioni: Tel: 051 2194814
ilcinemaritrovato@comune.bologna.it  

Articolo tratto da www.tafter.it (26/06/14)

 
 
 
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