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haiti in ginocchio

Post n°1044 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da lia27dgl

Cento bambini sarebbero rimasti sepolti sotto le macerie di una scuola crollata a Leogane, citta' di Haiti devastata dal terremoto. Lo ha reso noto la Cnn. Intanto, sarebbero ormai 70 mila i corpi seppelliti ad Haiti nelle fosse comuni. La ha reso noto un ministro dell'isola, Carol Joseph, sottolineando che lo stato d'emergenza restera' in vigore almeno fino alla fine del mese.

Intanto non mancano le storie di superstiti estratti vivi dalla macerie a piu' di 5 giorni dal sisma. Oggi e' stata salvata Marie France, una ragazza di 22 anni. ''E' gia' notevole il fatto che sia viva e che abbia ancora cosi' tanta energia'', ha affermato, Denis Larger, un medico dei soccorsi, spiegando che ''purtroppo una trave ha rotto il suo braccio destro per cui per farla uscire dovremo amputarlo''.

Per liberare Marie France, schiacciata da un cumulo di macerie ''ma con una grande voglia di vivere'', i soccorsi hanno ''distrutto una decina di dischi di cemento'', ma alla fine ce l'hanno fatta e la ragazza e' stata caricata su un pick up dell'esercito per essere portata all'ospedale da campo israeliano. E mentre la popolazione sopravvissuta al terribile terremoto attende con impazienza i soccorsi e le scorte di cibo, i soccorsi continuano a scavare fra le macerie, ma piu' tempo passa, piu' diventa difficile trovare dei sopravvissuti.



MORTO FUNZIONARIO ONU GUIDO GALLI. SECONDA VITTIMA ITALIANA

Il funzionario dell'Onu Guido Galli e' deceduto ad Haiti. Lo hanno reso noto le Nazioni Unite e la conferma e' giunta anche dalla Farnesina. Si tratta della seconda vittima accertata tra i cittadini italiani presenti nell'isola sconvolta dal terremoto. Nato il 5 settembre 1967, laureato con lode in Scienze politiche a Firenze (indirizzo politico-internazionale), con un master in ricostruzione dopo i conflitti conseguito alla New York University, Guido Galli ad Haiti svolgeva il ruolo di 'political affairs officer': in particolare era incaricato di analisi e programmazioni circa la situazione politica locale.

In concreto, Galli si occupava di suggerire le strategie per rafforzare il sistema di rappresentanza politica e per risolvere i conflitti locali.

In passato, tra l'altro, Guido Galli si era occupato di coordinare i team dell'Onu impegnati nel dopo-tsunami in Indonesia ed era stato in missione in Afghanistan e Guatemala. Era a Port-au-Prince per seguire questo progetto dell'Onu dal luglio 2008.



FRATTINI: ANCORA 3 ITALIANI MANCANO ALL'APPELLO

Ancora tre gli italiani ad Haiti di cui non si ha notizia. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a margine della cerimonia di saluto degli atleti olimpici in partenza per Vancouver. ''La situazione degli italiani - ha detto il ministro - resta stabile: abbiamo purtroppo tre persone che mancano all'appello. C'e' la conferma finora solo di una persona deceduta, che e' Gigliola Martino, pero' ci sono ancora tre dispersi''. In merito agli aiuti che l'Ue si accinge ad inviare per aiutare Haiti, Frattini ha detto che l'Europa parlera' ''con una voce unica'' sugli aiuti da destinare alla popolazione. ''Certamente - ha detto Frattini - il problema piu' grande per Haiti e' il coordinamento, ci sono grandi problemi sull'uso dell'aeroporto di Port au Prince. L'Ue intanto sta ragionando su come coordinarsi meglio al suo interno. Oggi - ha aggiunto - il Consiglio sviluppo chiedera' che vi sia una linea di coordinamento unitaria per l'Europa''. ''Questo vuol dire che l'Europa parlera' con una voce unica su dove sistemare gli ospedali mobili, su dove inviare gli aiuti e anche sulle iniziative che gia' guardano alla ricostruzione''. In particolare, ha spiegato il capo della diplomazia italiana, l'Unione europea dovra' organizzarsi ''con il coordinamento centrale, che sara' gestito dalle Nazioni Unite, e con gli aspetti operativi che sono curati dagli Stati Uniti''. Frattini ha poi sottolineato che l'Italia e' pronta a guidare la ricostruzione di Haiti: ''Il nostro Paese - ha detto il ministro - oltre ad inviare quasi 5 milioni di aiuti ha cancellato il debito di Haiti di 40 milioni di euro, una cifra piuttosto grande. Ma l'Italia e' anche disponibile a mettere a disposizione della comunita' internazionale la straordinaria esperienza della Protezione civile dimostrata nel terremoto de L'Aquila. Il fatto di essere riusciti a consegnare case ai terremotati in 5 mesi e mezzo e' un risultato finora unico al mondo e vogliamo, con la disponibilita' che abbiamo della Protezione civile in termini di ingegneri, di tecnici e di esperti, indicare una strada alla comunita' internazionale che, ove seguita, potrebbe permettere di realizzare degli immobili e delle case per milioni di sfollati'' ad Haiti.



L'UE PRONTA A DONARE OLTRE 420 MILIONI DI EURO

Dopo il sisma che ha devastato Haiti ed ha ucciso almeno 70.000 persone, l'Unione Europea ha promesso di destinare all'isola oltre 420 milioni di euro, 222 milioni dei quali saranno destinati ai soccorsi di emergenza. Lo si legge in un documento firmato oggi dai ministri europei. Secondo il documento firmato dai ministri responsabili dell'aiuto allo sviluppo, per la prima categoria, ossia gli aiuti umanitari di emergenza, i paesi europei vogliono portare al livello nazionale circa 92 milioni di euro. La Commissione si e' cosi' impegnata a portare i suoi sforzi a 30 milioni di euro.

Circa 100 milioni di euro, provenienti dai fondi europei, saranno utilizzati per scopi umanitari urgenti ed in particolare per la ricostruzione delle infrastrutture del governo. Ed infine, la Commissione europea stanziera' 200 milioni di euro, del bilancio Ue, per la ricostruzione a medio e lungo termine del paese. A riferire la somma di tale importo e' stato un diplomatico europeo.

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