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SCOMMETTIAMO CHE...

Post n°2158 pubblicato il 03 Aprile 2017 da monellaccio19
 
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Parliamo di gare e/o appalti ufficiali nella pubblica amministrazione, ovvero, uno dei passaggi critici di una buona e oculata gestione dei soldi pubblici per garantire servizi e strutture ai cittadini. Ecco, se per diversi anni di seguito una gara, a prescindere dal numero dei partecipanti, fosse vinta sempre dalla stessa società, qualcuno potrebbe insospettirsi? Magari può accadere che quel qualcuno (fiduciario della società), avendo doti di veggente, riesca a capire cosa offrano i concorrenti e presentare sempre e puntualmente, anno dopo anno, l’offerta destinata a vincere perché sempre la migliore? Ekkekkulo!!!!! Possibile? A Bari, il giorno 5 aprile si provvederà a concludere un bando Comunale con le aperture delle buste: si tratterà di concedere al miglior offerente, la bella cifra di 3.597.850,00 (+IVA) per garantire un servizio sociale importante e necessario per la comunità barese. Trattasi di affidare la “gestione dei dei servizi di assistenza domiciliare di tipo sociale e integrata a favore dei soggetti con disabilità”. Un importante impegno per coloro che in tale settore devono essere professionisti capaci e preparati, onde offrire piena solidarietà ai beneficiari del servizio stesso. Fin qua nulla di nuovo, tutto da copione e come dicevo, il 5 aprile preso la Ripartizione Unica Appaltante di Bari, si procederà alla assegnazione. Ma ecco il colpo di scena, ecco come si possa sconvolgere un iter ormai consolidato e ricorrente in tutte le amministrazioni pubbliche: c’è chi anonimamente abbia sfidato il Sindaco di Bari, “QI” una testata giornalistica e  la Procura della Repubblica. Con una lettera dettagliata inviata al “Quotidiano Italiano”, l'anonimo racconta dello strano caso che si verifica a Bari: stessa gara, più o meno stessi concorrenti e puntualmente sempre lo stesso vincitore di cui nella lettera si indica con il nome della azienda (o del titolare). La sfida è stata tradotta in scommessa: lo sconosciuto (in realtà è un concorrente che partecipa con altri alla prestigiosa gara), scommette con De Caro, sindaco di Bari, una pizza e una birra che anche quest’anno la gara la vincerà il “solito noto” . Si allarga lo scrivente anonimo: “…tra gare, proroghe e affidamenti diretti, da nove anni il servizio in oggetto, viene affidato sempre allo stesso gestore…(omissis)…se si dovesse andare a fondo sulle gare dei servizi sociali del Comune di Bari, si rileverebbe che vincono sempre gli stessi”. Siamo alle accuse precise e intanto, per non “disturbare” la gara, la lettera non è stata diffusa completamente e il giornale tirato in ballo, aspetterà la conclusione e l’espletamento che avverrà il 5 aprile p.v. Ci sono nomi che potrebbero venir fuori e quindi la prudenza e d’obbligo. Vedremo cosa accadrà e poiché quanto riportato sia già di dominio pubblico, è molto semplice supporre due eventualità: il giornale è stato tacciato di aver taciuto in altre precedenti circostanze, non facendo rivelazioni tese a “scombinare” il malaffare; la testata nega e lo dimostra ampiamente, pubblicando stralci della lettera anonima ricevuta e i fatti per quelli che sono in attesa della prova. Intanto, chi ha orecchi (e occhi per leggere) per intendere, intenda  e quindi il supposto maneggio/sottobanco, salterebbe proprio per l’avvertimento tacito e celato nell’ articolo; oppure, se tutto andasse come spereremmo e magari accadesse sempre più spesso nelle gare della Pubblica Amministrazione, avremo scoperto un bell’ altarino, uno dei tanti casi di scambio affari e politica e il tutto grazie al costo di una pizza e di una birra. Una scommessa è importante: o il Sindaco pagherà il conto della pizzeria se perdesse il suo Comune, oppure l’anonimo salderà lui il conto. Insomma, in Italia ogni tanto c’è qualcuno che paghi per le gravi mancanze e/o ruberie!          

 
 
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