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DARE BUONI MOTIVI A CHI VIOLENTA LE DONNE

Post n°2583 pubblicato il 02 Novembre 2017 da monellaccio19
 
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Purtroppo, per quanti sforzi si facciano e per tutte le buone intenzioni espresse e manifestate, fatalmente dobbiamo scontrarci con le ataviche e radicate convinzioni di paesi che faticano per inserirsi nel contesto civile e sociale del mondo occidentale. Penso alla Turchia che da anni si sforza per entrare nell'unione europea, ma che ad oggi non ha ancora dimostrato ampiamente di poter garantire un ingresso consono alla nostra cultura e pertinente ai nostri usi e costumi. Noi tentenniamo a giusta ragione perché molti atteggiamenti sociali e politici non ci convincono ancora. Molti stati hanno necessità di aprirsi sotto il profilo culturale e civile, rispettando i diritti basilari e legittimi della gente, del popolo. L'Egitto, altro paese vicino all'Europa e con il quale si tenta negli anni di avviare contatti che esulino dal semplice e proficuo scambio commerciale, è molto indietro rispetto a  noi occidentali per vedute e regole che cozzano contro le conquiste femminili che oggi le nostre donne vantano anche se non ancora raggiunta la completa eguaglianza tra uomini e donne: sul lavoro spesso anche in occidente v'è disparità di trattamento. In questo caso, tuttavia, vi accennerò a quanto accaduto proprio in Egitto dove un avvocato, quindi persona colta...si spera, con il suo ultra conservatorismo, l'ha sparata grossa in una trasmissione televisiva durante un dibattito sulla prostituzione. Infatti in una recente classifica, il Cairo capitale egizia, risulta la metropoli più rischiosa al mondo, per quanto riguarda la violenza sulle donne. Bene, questo professionista fermo su posizioni intransigenti, ha con semplicità e senza ritegno dichiarato: "Molestare e esercitare violenza sulle donne che mostrino parti dei loro corpi per strada,  non solo è giusto, ma è anche un dovere per la nazione".  Questo signore che ho definito intransigente, e potremmo anche capirlo se fosse solo questo il suo "difetto", ha evidenti problemi per la esigua massa di un cervello logoro e fuso. Ovviamente la sua arroganza e la sua ignoranza, hanno smosso le acque in un paese che non è fermo all'età della pietra e tenta di essere avanti con le sue aperture sociali, civili e democratiche. Il movimento delle donne egiziane, ha stigmatizzato le parole in libera uscita dette dall'uomo, in tv non dovrebbero passare simili affermazioni e sostengono che la donna non meriti insulti di questo genere così depravato e insulso. I messaggi sublimali come questo inquinano, minano le aspirazioni dei popoli e delle genti che abbiano la necessità di aprirsi agli altri, di integrarsi e di uniformarsi alle comuni e riconosciute regole del vivere democratico, civile e del rispetto verso tutto il genere umano. Sentir dire che stuprare una donna che non vesta come la pensino certi sfacciati conservatori, sia un dovere per la nazione, non solo è blasfemia sociale, ma resta una  aberrante e ingestibile provocazione se  pronunciata davanti ad una platea televisiva. Quanta strada da fare ancora in questo pazzo, pazzo mondo.

 
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