CARICO A CHIACCHIERE

Perché lo avete rimosso? Potevate soprassedere e tenerlo ancora in vista, dopotutto, è sempre una giusta campagna pubblicitaria con un buon senso sociale. Possiamo battere la testa contro il muro decine e decine di volte, ma credo sia ineluttabilmente inutile attaccarsi a tutte le scelte che abbiano un potenziale accenno sessista. La Regione Sicilia, propone una campagna contro l'alcol e riferendosi in particolare alle donne, invita coloro che intendono bere vino ( o altri alcolici), come comportarsi per osservare moderazione e consumo limitato. Potevano far di meglio quelli dell'assessorato impegnato nella proposizione, ma è altrettanto vero, che avrebbero anche potuto fare peggio, molto peggio. Le abbiamo viste in altri casi le promozioni senza alcun rispetto verso le donne, le hanno offese non solo nella loro intelligenza ma sopratutto, nel corpo nudo che resta sempre il punto debole dove battere per attirare l'attenzione. In questo caso, capisco la buriana e il polverone alzato in rete per stigmatizzare e criticare il manifesto, ma sinceramente e senza voler essere di parte, presumo e ritengo che questo poteva passare tranquillamente.  In fondo parliamo di un opera eseguita molto bene da una mano esperta e capace come quella di un ottimo grafico, un lavoro che poteva anche sfociare in qualcosa di volgare con uno scopo aberrante. Due calici con del vino delineati perfettamente tali da sembrare due seni. Messaggio chiaro e diretto, visto che la scritta sotto è molto precisa e inconfondibile. Se proprio vogliamo dirla tutta, si può discutere sulla univocità della frase: solo le donne hanno bisogno di badare a non eccedere e ad essere moderate nel bere? Beh, ve la siete andata a cercare, a meno che non approntiate una altro manifesto simile e indirizzato solo agli uomini che quando bevono, non sono da meno alle donne! Ecco, se proprio si dovevano fare chiacchiere per forza,  si potevano concentrare sulla disparità di trattamento: i maschietti bevono e le donne bevono, pertanto o un cartello unico che li mettesse insieme, oppure due cartelli divisi. Insomma, il popolo femminista sappiamo tutti, ha le sue ragioni da vendere, non scappa niente a questi difensori strenui del femminismo puro e solidale. Infatti, come notiamo si ripetono spesso queste discussioni su qualsiasi pubblicazione, manifesto, cartellone o altro, che tocchi sensibilmente la donna  solo per mero scopo pubblicitario e gratuito. Tuttavia, al di là delle ragioni e delle posizioni più o meno intransigenti, ci sono proposte che potrebbe passare indenni e senza alcun capestro da innalzare per i promotori. In questo manifesto, non vedo situazioni da discutere e indurre alla eliminazione dello stesso. Se proprio avessero voluto fare le cose per bene, non avrebbero dovuto isolare la donna, ma accomunarla all'uomo visto che il messaggio valga in egual misura per entrambi.