"Assumereste mai una persona tipo quella che vedete, per affidarle l'incarico di baby sitter per vostro figlio?". Strana ma interessante domanda, visto che la persona nella foto sia un transessuale. Il caso è esploso perché un personaggio noto, si sia trovato in una situazione imbarazzante: ad una sua ricerca per una qualificata baby sitter, si è proposta una tale Alessandra che oltre a vantare requisiti e credenziali, abbia candidamente ammesso di essere transessuale. La mamma è Francesca Chaouqui e se ricordate fu immischiata con un alto prelato, nello scandalo Vatileaks. La signora ha un bambino di nome Pietro Eljia e su Facebook ha riportato il caso della candidatura perché la lettera di Alessandra l'ha molto colpita. Il ragazzo/a era in America ed è dovuto tornare in Italia a causa della morte del padre. E' partito come Alessandro ed è tornato nella condizione che ha scelto: donna! Orbene, il giovane è iscritto all'INPS come Alessandro e pertanto non ha nascosto la sua condizione, anzi convinto che non sarà scelto per la sua particolare situazione di gender, prega la signora Francesca di offrirle una possibilità perché si rende conto che rischia il rifiuto generale. Francesca, molto imbarazzate e indecisa, ha riportato la storia su FB proprio per chiedere il parere degli amici ed essere aiutata nella scelta. Addirittura ha chiesto lumi a Mario Adinolfi politico e giornalista, e la storia si è trasformata in scontro politico tra Adinolfi e la parlamentare pidiessina Anna Ascani. Adinolfi cattolico e strenuo difensore dei valori cristiani, suggerisce alla Francesca di non conferire l'incarico ad Alessandra anche se lei sia tentata di offrire una chance al volenteroso/a. La Ascani, di sponda opposta, ritiene che non vi sia nessuno problema nell'accettare un baby sitter transessuale. Insomma. la "conversazione" è trascesa sulle pagine Facebook e sul profilo della Francesca si è dibattuto tanto, spesso allargandosi troppo e deviando sulla solita retorica della politica. La signora Chaouqui tuttavia, ha risposto con un no ad Alessandra (suo marito era della stessa idea di Adinolfi) ma nel contempo, lo ha invitato a mandare una mail presso l'indirizzo di una società in cui lei è la CEO e che potrebbe essere d'aiuto al giovane transessuale. Chiudo con una domanda: "E voi in un caso analogo, come vi sareste comportati?". Possibilmente secondo coscienza e no secondo la politica del bla...bla...bla...
N.B. La scelta della foto è puramente casuale.