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« ALMENO VOI: GIU' LE MAN...INGIUSTIZIA E' FATTA! »

HANNO AMMAZZATO L'ITALIANO...VOLUTAMENTE

Post n°2723 pubblicato il 22 Gennaio 2018 da monellaccio19
 

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C'è una possibile e attendibile ragione per questo profondo mutamento nell'approccio dei politici con gli elettori, vi sono buoni motivi perché volutamente, vi siano tecniche nuove, non sospettabili che scopriamo man mano che la campagna elettorale proceda a pieno ritmo. Il professor Claudio Marazzini presidente dell'Accademia della Crusca, è molto chiaro in una intervista: ci stanno prendendo per i fondelli, o meglio, credono di farlo usando una tattica linguistica mordi e fuggi, basata su slogan e proclami. Ecco, se ci fate caso, parlano tutti con frasi approntate, nessun discorso  lineare, logico, con il quale misurarsi e confrontarsi, solo frasi pronte e confezionate, ripetute alla noia e dette da perfetti e navigati  guitti nei tempi e nei modi previsti dalle regole della buona recitazione: "Gli emigranti aiutiamoli a casa loro" quante volte l'abbiamo sentita? "Applicheremo una flatax al 23%...anzi no, al 15%", "Aboliremo la legge Fornero", "80 Euro estesi a tutti", "Fuori dall'euro, fuori dall'Europa", "Toglieremo il Canone Rai", Annulleremo il bollo auto". Potrei continuare ancora perché sono le frasi che ripetutamente ascoltiamo tutti i santi giorni da tutti i leader. Ma perché evitano i buoni e profondi discorsi relazionandosi con gli avversari politici, che a loro volta potrebbero discutere e quindi indurre a confronti decisivi e civili senza fare piazzate e verbosi scontri? Il presidente Marazzini dall'alto della sua carica, non ha dubbi: è la comunicazione semplice e diretta, tipica della rete e della digitalizzazione. Ovvero, le frasi fatte, pronte e già sintetizzate, sono recepite immediatamente a scapito dell'eloquio forbito, della dialettica bella tosta e ricca dei giochi di parole a cui il vecchio politichese ricorreva per dire tanto senza dire nulla. Fateci caso, ci sono in giro vecchi politici che non fanno altro che esprimersi come un tempo: De Mita, Pomicino, Mastella e altri ancora, parlano come allora e nessuno ha mai detto loro che oggi la gente tende ad annoiarsi, non vuol sentire più discorsi logorroici e pomposi dove alla fine non ci capisce una mazza. Ecco perché c'è una grande e importante vittima lasciata sul campo degli scontri: la lingua italiana muore proprio nel linguaggio dei politici; Di Maio è una persona coltissima, potrebbe buttar giù discorsi per ore e ore senza sbagliare nulla sulla sintassi, sulla grammatica e nella declinazione dei verbi. Lui sbaglia di proposito, lo fa perché la gente noti che scivolando su un congiuntivo, commetta lo stesso errore di chi lo ascolta. E micidiale questa trappola per la nostra lingua: l'elettore "ignorante" preferirà chi parla come lui, sbagliando costruzione, coniugazione ecc.ecc. Porcaccia miseria, ma nessuno ci ha pensato? Questi ci portano in carrozzella pensando che siamo tutti ignoranti e poco colti, quindi ci parlano con frasi fatte e note, ci buttano in faccia l'infinito di Leopardi  che sarebbe "Leopardare" e sostengono che Ferdinando sia il gerundio di "Ferdinare". Siamo messi male, se i politi arrivano a mietere una vittima come la lingua italiana e pensano di convincerci con il loro "finto e sintetico" linguaggio, si sbagliano. Non sanno che noi a nostra volta, senza farci tanti problemi di lingua e di idioma, "L' mannam' a fa' du' cazzvune a Iortanova!". La traduzione a pag. 777 di televideo...forse!

 
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Commenti al Post:
ambradistelle
ambradistelle il 22/01/18 alle 08:45 via WEB
Sarà deformazione professionale, sarà la forma mentis ma mi sale il crimine quando sento o leggo come parlano o scrivono!! No,non siamo un popolo di ignoranti! Ci vogliono solo prendere per i fondelli! Buon inizio settimana Carlo! Smackkkkk
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 10:29 via WEB
L'arte della nuova comunicazione: diretta, facile da recepire "errori e orrori" compresi!!!! Buona settimana Tina. One kiss.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 22/01/18 alle 09:29 via WEB
Ahahahahahahah "L' mannam' a fa' du' cazzvune a Iortanova!"
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monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 10:31 via WEB
Hai visto che quando vuoi le cose le capisci? Gli idiomi per te sono tutti a portata di...comprendonio!!!!! AhAhAhAhAh!!!! Adesso dimmi cosa vuol dire la frase.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 22/01/18 alle 09:38 via WEB
L' obiettivo vero è, come dici tu, quello di puntare sul "rispecchiamento" degli elettori che si ritrovano in chi parla sgrammaticato, con volgarità o per luoghi comuni. Così nel momento stesso in cui si mitizza il popolo sovrano, in realtà lo si tratta come un popolo bue
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 10:39 via WEB
Perfetto Aldo, mi piace molto quel "rispecchiamento". Quello vogliono: chi li ascolta deve rispecchiarsi e sentirli vicini, esattamente come uno di loro. Mi ricordo la metà degli anni settanta quando cominciarono a nascere le radio private. Io ero in campo e questo riscontrai subito: ebbero successo perché la gente comune, lea gente della strada, ascoltava noi che parlavamo oome loro. Le stesse flessioni dialettali, le stesse cadenze e soprattutto la stessa confidenza come se si fosse tra amici. Ecco perché il boom di allora. Oggi si sono omolgate e solo qualcuna sopravvive con il vecchio caro cliché. Buona settimana Aldo.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 22/01/18 alle 11:24 via WEB
Perfetto, hai espresso con chiarezza una realtà troppo spesso poco considerata. Mi spiace di non averti sentito alla radio. P.S. E' anche vero, come hai detto tu in altri post, che da troppi anni la politica italiana stagna nell'acqua melmosa di una palude con una forte disaffezione al voto. Nelle ultime settimane le cose sembrano "cambiare": forse il disincanto riesce a trasformarsi in protesta e in richiesta di cambiamento. Se così sarà gli italiani obbligheranno i partiti a proporre, prima di tutto, riforme di se stessi... entrando in una logica che richiede un robusto cambiamento nella cultura politica del nostro Paese.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 11:35 via WEB
Lo spererei, ma non faccio troppo affidamento. Troppi improvvisatori, troppi manovali all'attacco del posto di lavoro. Infatti siamo giunti all'eccesso: occupare uno scranno è come ottenere un ottimo lavoro ben retribuito. Nascono dall'oggi al domani e se non è il lavoro l'aspirazione, è la vendetta, ossia, il livore contro una parte politica che abbia tradito l'interessato che si vendica candidandosi altrove. Penso a Paragone, Carelli, giornalsiti delusi e proiettati verso vette più alte ma rimasti al palo. Scendono in campo nel M5S con De Falco il famoso "Salga a bordo cazzo..." rivolto a Schettino. Insomma pasticci all'italiana.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 22/01/18 alle 11:41 via WEB
E.. hai dimenticato le altre promesse fatte: ridaremo Sara ad Antonello Venditti, Marco alla Pausini, Laura a Nek e la brava Giulia a Vasco rossi.. ahahahaha! Che simpaticoni questi nuovi politici. Buondì caro monel.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 11:50 via WEB
Allora puntualizzazione per puntualizzazione: questi che indichi tu, sono "promesse ironiche", mentre quelle che indico io sono "promesse vere", cioè dette per prenderci veramnente per i fondelli. Lo so, non cambia niente all'atto pratico, ma vuoi mettere la....sincerità? AhAhAhAhAhAhAh!!!! Ciao Spiky, una bella giornata.
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 22/01/18 alle 11:48 via WEB
Sai perchè l'hanno l'ammazzato? "Quid est, in cuius aspectu" - Per il ciò è in vista di cui.Il naturale impulso si riferisce alla funzione dell'utile che il linguaggio ottiene..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 11:55 via WEB
Esatto: al posto della lingua italiana, c'è una nuova presenza. In fondo non è poi sbagliato cambiare un linguaggio per attirare, affabulare e portare acqua al proprio mulino. L'inghippo nasce che la vittima è importante, il cadavere non supponibile nemmeno per scherzo: la lingua italiana non la possiamo uccidere e men che mai, sopprimerla solo per far psot al..."take away". RESPECT!!!!
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 22/01/18 alle 11:48 via WEB
Una buona giornata Mon...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 11:56 via WEB
Buon giorno a te cara Patty.
(Rispondi)
 
maps.14
maps.14 il 22/01/18 alle 12:17 via WEB
Ahahahhahaha.... Monellaccio questo post è troppo simpatico!!! E lo dico seriamente. Che Di Maio sbagli di proposito.... lo sostieni tu, così come definire gli italiani "colti". A partire dalla classe INSEGNANTE, l'uso del CONGIUNTIVO (che non è una malattia degli occhi) è sconosciuto ai più (me inclusa), perchè si legge poco, si scrive meno e nel chiacchierare siamo tutti pieni di granitiche certezze e non di dubbi e congiuntivi. ^_____^
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 12:32 via WEB
Finalmente ne ho azzeccato uno: il primo post simpatico!!!! Grazie!!!! Il presidente della Accademia della Crusca, ha ribadito questo concetto che secondo lui, hanno ammazzato deliberatamente la lingua italiana, per far posto al "take away", ossia al linguaggio sintetico, pronto all'uso e senza necessità di impegno raziocinante. Frasi, slogan, promesse facili da dire e ancor di più facili da recepire. Ho subito condiviso il pensiero del Prof. Marazzini perché ho paragonato questo momento atipico, ai tempi delle prime radio private: era la metà degli anni settanta, nelle città nascevano le prime emittente private e al di là della radio nazionale perfetta, impostata per fornire un servizio alla nazione, la gente cominciò ad ascolare persone che parlavano come loro. Io ero in campo in illo tempore, so bene come il fenomeno prese piede: la gente ascoltava voci di amici, di compaesani, poco ortodosse magari, ma sapevano che paralvano il loro stesso linguaggio senza mezzi termini. Oggi le radio private si sono omologate,conformate, ma 40 anni fa noi eravamo pionieri, eravamo "battipista" per costoro che oggi cambiano linguaggio, sbagliano fregandosene di italiano, storia e geografia perché chi li ascolta pensa che siano errori che farebbero anche loro, perciò li sentono più vicini. Non a caso, ho chiuso con una frase ad effetto nel mio prezioso dialetto! Buon giorno cara.
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 22/01/18 alle 17:53 via WEB
:) a parte che alla pagina 777 non ho trovato la traduzione...la deduco, però!
Sai, Carlo, non avevo mai supposto che Di Maio non sapesse declinaare un verbo al modo congoìiuntivo, pensavo piuttosto che nel parlato facesse qualche refuso come del resto succede a noi umani. E non avevo mai considerato i suoi scivoloni sui congiuntivi come una tattica per porsi allo stesso piano del cittadino. Ed è molto interessante questa interpretazione.
Rincaro ricordansìdo i latinismi tipo Italicum, Rosatellum e Rosatellum bis, Matterellum e Porcellum... e con tutto il rispetto verso i porcelli siamo approdati davvero in un porcile.
Buona serata :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/01/18 alle 18:11 via WEB
Calma, io ho solo enfatizzato sulla esaustiva e pertinente argomentazione del professor Marazzini che ha chiaramente ribadito la sua netta valutazione su quanto stia accadendo nell'agone politcio da un po' di tempo a questa parte. In particolare ora, in piena campagna elettorale, la situazione è peggiorata e il presdiente della Accademia della Crsuca, autorevolmente, ha colto la probabile ragione dell'assassinio della lingua italiana. Che poi Di Maio lo faccia apposta e per scelta, è pcoo probabile. Ironicamante ho esagerato anche perché con il congiuntivo iniziò ma anche in storia e geografia non è che sia un fulmine di guerra. Comunque, facci caso, esprimono frasi fatte, slogn, promesse brevi, concise e compendiose e nessuno che abbia il coragagio di sedersi ad un tavolo con gli altri leader e discutere dei loro programmi. Insomma una "Tribuna Elettorale" come si facevano un tempo. Non hanno argomenti, discorsi logici e ben costruiti, oggi non lo accettano loro e non lo accettano le nuove generazioni. E' grave mia cara, il prof per me sta vedendo giusto e credo che tutto sia frutto della maledetta rete e della tecnologia odierna che con le abbreviazioni e le emoticon ci racconta tutto senza perdere tmpo. Infine, posso garantirti che con il proporsi semplicmente con qualche strafalcione al seguito, incontri il favore di tantissimi. E prprio grazie a quegli errori di lingua italiana che la gente si riconosce nel proponente. Follia? Non credo, ho fatto esperienza oltre 40 anni fa con la radio privata, le prime che nacquero erano molto seguite perchè la gente si riconosceva con chi stava al micorfono dall'altra parte. Un sentire aria di casa, sapore di vicinato, altro che la RAI e le sue uniche reti ufficiali ma noiose. Buona sera Elena.
(Rispondi)
 
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