Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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« SU CORAGGIO: DOVE LI AVE...LE BUCHE DI ROMA IN...SCIOPERO »

VOCE DEL VERBO...SCARPETTARE

Post n°2838 pubblicato il 12 Aprile 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per roma scarpetteria shine _n

 

 

Questa sera a Roma sarà inaugurato un nuovo locale nell'ambito della ristorazione pubblica. Finalmente il sogno proibito, la voglia sfrenata di infrangere il Galateo di Monsignor della Casa, potrà essere realizzato impunemente e volontariamente, in un nuovo ristorante di Roma. Mangiare con le mani, facendo scarpette fino ad intorpidirsi le dita, è sempre stato un sogno per me e per molti altri: un doveroso rispetto a tavola del bon ton, impone l'uso appropriato di posate e quando si è tavola in pubblico e/o con commensali seduti con noi in occasioni ufficiali e molto formali, il rispetto del galateo è un obbligo al quale non ci si può sottrarre. "Shine On" apre oggi a Roma in Via dei Conciatori 9, quartiere Ostiense vicino al Testaccio. Sarebbe una scarpetteria, un luogo raffinato ed elegante, dove mandato al diavolo il conformismo e le regole ferree della buona educazione, a tavola si fa come ci pare. In questo caso, specialmente la scarpetta sarà d'obbligo e nessuno potrà vergognarsi di aver intinto nel piatto e di averlo reso lindo  e pulito dopo aver consumato pane a volontà. Pertanto tra salse e sughetti, assenza di posate, vi sarà il trionfo del pecoreccio e dei coatti. Un elenco lunghissimo di sughi,  dai più famosi e semplici ai più ricercati per giungere al dolce, un festival di sapori e gusti già noti ma con la plusvalenza del sapore sublime del pane caldo inzuppato. Ma quante volte avete mancato di finire un buon piatto lasciando nel fondo del sugo? Quante volte, maldestramente avete elegantemente intinto con la punta delle dita un pezzettino di pane per poi "violentarlo e ucciderlo" con la forchetta e portarlo alla bocca? Che pena, che occhiatacce in giro per notare se qualcuno stesse osservando lo scempio. Su andiamo, la scarpetta è un piacere, è la voglia di gustare tutta la pienezza non solo della bontà del sughetto, ma allo stesso tempo, l'ingordigia di azzuppare nel fluido e abbondante sugo, un pezzettone di pane e impregnarlo avidamente fino a che le dita siano bagnate di sugo colante lungo la mano! Una masturbazione mentale e golosa, un sentirsi appagati e soddisfatti, una violazione della forma, dell'eleganza, dello stile. Un ultimo grosso boccone masticato e trangugiato come solo Bud Spencer e Terence Hill sapevano fare nei loro film. E infine, infine l'ultimo scempio, l'ultima sfacciata e sfregiante offesa al bianco immacolato del tovagliolo: passato pesantemente e profondamente sulla bocca per togliere le ultime piacevoli tracce del sugo e infine pulirsi le mani per renderlo sporco, ma di uno sporco da far schifo! Ci andrò, dovrò fare questa esperienza meravigliosa, dovrò sbracarmi e provare l'eccesso autorizzato: la scarpetta selvaggia e risolutiva. Io scarpetto e voi?

 
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Commenti al Post:
g1b9
g1b9 il 12/04/18 alle 21:27 via WEB
Mi dissero una volta che,anche tavola, tutto o quasi è permesso, purchè sia fatto con eleganza. Perciò se hai bisogno di un locale adatto per liberare qualcosa ,che , ritieni represso, non credo che ti divertirai molto in questo locale. Ma un'esperienza si può anche tentare!
Buona notte Carlo!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/04/18 alle 08:07 via WEB
Beh, non mi risulta: ci sono regole che sono più ferree delle altre e vi sono norme da rispettare. I gomiti per esempio, sono contro la buona educazione eppure, a forza di tenerli sul tavolo, non ci fa caso più nessuno. Ho citato la scarpetta consentita ad una tavolata informale: è possibile mettere un piccolo pezzo di pane nel piatto e recuperarlo con la forchetta da portare alla bocca. Ma tra amici e conoscenti, anche in questo caso si deeroga e si procede come se niente fosse. Ecco, tutto sta al tipo di locale e al tipo di incontro conviviale. Fare una scarpetta liberamente, autorizzata e certficata, per me sarebbe la fine del mondo: non tanto per la scarpetta che potrei fare a casa comunque e quando voglio, ma proprio per la liberazione del gesto, per la mancata inibizione e per la scelta libera di fare una cosa....proibita! Ossia, all'uomo concedi di fare un atto proibito per regola e lo rendi felice. Buon giorno mi cara Giovana.
(Rispondi)
 
aldogiorno
aldogiorno il 12/04/18 alle 22:26 via WEB
CIAO CARòP. OMPLIMENTI PER IL POST. UNA SEREN NOTTEED UN CARO SALUTO ALDO.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/04/18 alle 08:08 via WEB
Sereno w.e. Aldo.
(Rispondi)
 
woodenship
woodenship il 12/04/18 alle 23:00 via WEB
...E che è il paradiso?Per me il gesto ultimo d'apprezzamento totale per un buon intingolo è quello della scarpetta:uno chef, che si rispetti, dovrebbe offendersi se il cliente,alla fine, non si sporcasse le dita,facendo la scarpetta con il suo sugo.......Abbraccione.........W.....
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/04/18 alle 08:10 via WEB
Certo la scarpetta è un gesto che rende testimonianza allo chef, ma resta,secondo locale e compagnia, un gesto da evitare. Pertanto, immagina un posto dove ci sia autorizzazione, libertà di intengere e... pane caldo! Il volo sublime che ti conduce al cielo!!!! Buon w.e. Sal.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 13/04/18 alle 08:50 via WEB
Sparpettare è un etichetta del galateo molto complessa.Per quanto abbiamo bandito le antiche usanze medioevali,non bisogna mai dimenticare lo sgradito eccesso.Nel contesto che hai elencato utilizzo la scarpetta, come le mani in Messico e nei paesi orientali,ma sempre nel buonsenso dell'usanza conviviale dell'essere a tavola.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/04/18 alle 10:50 via WEB
Non è nuovo e orignale il locale che menziono, a Roma ve ne sono alcuni già operativi. Questo è elegante, ambiente raffinato e destinato evidentemente alla clientela radical chic. Il fine è evidente: consentire in linea generale, l'uso delle mani per mangiare. Perciò v'è assenza di posate e tutto deve essere eseguito con mani e dita. La scarpetta quindi, è operazione ambita viste le alienazioni che vigono in locali pubblici e specie di rango. Messico e paesi orientali, magari ti buttano fuori se ti vedono mangiare con le posate.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 13/04/18 alle 08:50 via WEB
Una buona giornata Mon..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/04/18 alle 10:50 via WEB
Piacevole giornata a te cara Patty.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 13/04/18 alle 14:15 via WEB
Viva la scarpetta! Almeno in casa nostra ce la siamo permessa tutti, noi Pugliesi. Mio padre andava ad inzuppare, di nascosto di mia madre, nel ragù domenicale,ancora sui fornelli, un pezzetto di pane, con la timidezza di un bambino e il coraggio di un assalitore... Buona giornata, Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/04/18 alle 16:51 via WEB
Racconti un classico della vita "nostrana": la domenica mattina, in quale casa non si sentiva l'odore del ragù? Io da ragazzo, mi alzavo per ultimo la domenica (a causa del...sabato) e quando andavo in cucina per la colazione, mi toccava mangiare fette biscottate splamate di marmellata e tanto, ma tanto, odore penetrante del buon ragù. Che follia, ma mia madre mi diceva: "Se vuoi evitarlo, alzati prima e fai colazione con gli altri in camera da pranzo!". Buona serata cara MT.
(Rispondi)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 13/04/18 alle 17:49 via WEB
Scarpetto! E lo faccio con gusto e convinzione. Non imbratto , nè mi lecco le dita. Me ne strafrego se qualcuno lo trova sconveniente. Detesto chi usa la forchetta: ho visto bocconi inforchettati male volare oltre il piatto e finire sulla tovaglia. Buona serata, ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/04/18 alle 18:03 via WEB
Il tuo anticonformismo sorprende ma è legittimo!!!! Fare la scarpetta in un posto deputato come il locale romano, sembra una semplice, comune e ricorrente pratica trasferita da casa all'esterno. Per cui, se va di farlo e a quelle condizoni dettate, ben venga! Buona sera mia cara.
(Rispondi)
 
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