Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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« E SAN GENNARO CHE FA?IL GRANDE SEGRETO: SAPER... »

FINALMENTE E' STATA SDOGANATA

Post n°2843 pubblicato il 17 Aprile 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per dire le parolacce

 

 

Io ci credo, ho sempre pensato che non fosse poi così disdicevole: sin da piccolo i miei genitori, con tutti i mezzi di cui disponevano...le mani e i ceffoni, mi hanno corretto, insegnato e non dire parolacce. Beh, ammetto che sia stato difficile per un ragazzino di dodici anni che viveva la strada, comprendere quali fossero i limiti, ovvero, come e quando dirle e quando necessariamente fosse opportuno evitarle. Ebbene, una cosa l'ho capita subito:  a casa non era possibile, altrimenti arrivavano scappellotti ben assestati. Considerati i tempi, mi è andata anche bene, alcuni amici rimanevano scioccati per le punizioni loro inflitte. Oggi finalmente un prof mi da ragione, la da a tutti coloro che delle parolacce detengono non solo un primato, ma addirittura una agenda piena nel caso qualcuna sfuggisse o fosse dimenticata. A quel punto non ci sono mai arrivato, il tempo e la buona educazione hanno consentito ottimi progressi e mi hanno insegnato le elementari regole per essere prudente e attento ad evitarle nei momenti meno opportuni. Il professor Richard Stephens psicologo inglese, ha lavorato parecchi anni al fenomeno e alla mancata predisposizione degli uomini bestemmiatori per trovare un sinonimo capace di rendere l'idea. Ma non è facile trovare sinonimi azzeccati e quindi se scappa la parolaccia, essa esce nella versione "originale" quella che sappiamo tutti ma che non si dice. Tra l'altro molte espressioni idiomatiche sono in dialetto e quindi valle a capire tutte. Pertanto, da una parte non si dicono ma se poi sono espresse nell'idioma della zona di appartenenza, vengono fuori colorite e pittoresche esclamazioni e /o frasi che senza  la pag. 777 del televideo, la traduzione sarebbe impossibile. Pertanto le conclusioni del nostro studioso anglosassone, sono confortanti poiché certificano innanzi tutto che le parolacce aiutino a sopportare il dolore: più qualcosa ci fa male e più le parolacce espresse senza sinonimi, leniscono il dolore. Messi alla prova i volontari e sottoposti a situazioni di sforzi e di sollecitazioni, un conto e dire parole a caso e un altro conto è bestemmiare. Provate a fare una ripida salita a piedi e a passo di corsa: se non siete allenati, arriva il momento sotto lo sforzo immane, che comincerete a farfugliare. Ma non servirà a nulla: dovete bestemmiare come turchi per sopportare meglio il dolore del grande sforzo! Infine l'ultima prova per essere definitivamente convinti di quanto sia propizia e favorevole al nostro "Quoziente Intelligente" la bestemmia, è stato sufficiente rilevare dai volontari sottoposti alla prova, quanto segue: dire in un minuto quante più parole possibili che iniziassero con una lettera stabilita. Poi la stessa prova, farla con le parolacce. Ancora una sorpresa, cioè, chi è padrone del proprio lessico,  della propria lingua, non ha avuto difficoltà a trovare le une e le altre parole. Pertanto, dire parolacce, concludono gli psicologi, non è indice di mancanza di «parole» o di povertà di linguaggio, ma al contrario, può essere una dimostrazione di articolazione nella scelta delle parole e di quando e come usarle. Adesso non sbizzarritevi nelle espressioni idiomatiche,  spregevoli per certi versi, mantenete l'aplomb e se proprio dovete essere pesanti, allora vi consiglio ciò  che facevamo da ragazzi a scuola: usate il latino, è più elegante e l'eventuale spiegazione di ciò che potreste dire, la fornirete solo a richiesta dell'offeso! Oh, se ve lo chiede in italiano, se l'è cercata!

 
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Commenti al Post:
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 17/04/18 alle 09:34 via WEB
Da quanto l'uomo è venuto al mondo, ha cercato espressioni efficaci - le cosiddette parolacce - per esprimere rabbia e sdegno. Se è molto probabile che già nella Preistoria i nostri antenati tirassero "accidenti" quando si facevano male o litigavano con qualcuno, è certo che dagli Antichi Egizi in poi il turpiloquio fu sdoganato, come testimoniano i reperti che ci sono pervenuti. Ma cosa urlavano gli antichi quando perdevano la pazienza e quali parolacce avevano nel loro vocabolario? Gli Egizi nel III-II millennio a.C. bestemmiavano già senza ritegno. Almeno stando all’interpretazione di alcuni geroglifici e papiri, in cui Nefti, la dea dell’oltretomba, era definita una “femmina senza vulva”, il dio Thot un essere “privo di madre” e Ra, il dio Sole “con la cappella vuota”. I reperti che ci sono pervenuti però sono ancora troppo pochi per ricostruire l'arte della parolaccia del popolo del Nilo. Abbiamo molte più informazioni invece sugli antichi Greci. Loro a differenza degli Egizi preferivano non scherzare con gli dei. In compenso imprecavano “per l’aglio”, “per il cane” e “per la capra”! Il filosofo Pitagora (VI secolo a.C.) credendo che i numeri fossero a fondamento della realtà imprecava addirittura con i numeri. Se si arrabbiava, si dice che gridasse: "Per il numero 4!". Gli antichi latini non erano meno pudichi dei Greci. Nel loro vocabolario si trovano termini come stercus (merda), mentula (membro maschile), futuere (fottere), meretrix (prostituta) e scortum (sgualdrina). Tutte espressioni comparse anche sui graffiti dei muri di Pompei. Insomma, è evidente che gli uomini del passato offendevano e dicevano parolacce per sfogare rabbia, odio, indignazione o frustrazione, o, secondo alcuni antropologi, per provocare la reazione fisica dell’avversario. Echhecavolo, aggiungerei: non sempre, ma a volte una “ parolaccia “ lava molto più dell’acqua cristallina di una sorgente e, senza inutili ipocrisie. Sorridente giornata, Sal
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 10:50 via WEB
La replica al tuo commento è capitato più giù. Scusami.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/04/18 alle 10:42 via WEB
Mi dispiace non sono d'accordo con l'illustre.Il mio pensiero è che le relazioni e il qualsiasi colloquiare deve sempre essere nell'educazione linguistica.La parolaccia può convenire,ma la bestemmia non è carisma,è nell'identità relazionale,nella dimensione di qualsiasi religione che non può essere accettata.Nel pensiero degli antichi,l'enfasi maggiore è sempre quell'intrinseco e ottimo linguaggio latino..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 11:00 via WEB
In realtà, lo studio condotto da più psicologi, non è diretto alla libertà della bestemmia affinchè sia diffusa a piene mani. I due punti fondamentali sono il grande aiuto che le parolaccia offre alla sopportazione del dolore e della fatica, e poi la rilevanza non trascurabile che la bestemmia o la parolaccia, indica per chi fosse ricco e colorito di tali termini, un "Quoziente d'Inteligenza" piuttosto alto. Per il resto "nulla quaestio" sulle scelte personali, ossia, ognuno si epsrime e si manifesta cercando di non sbilanciarsi troppo. Il filo che divide lo squallore di un linguaggio di basso profilo e un linguaggio "colorito e arricchito" da alcuni intercalari fuori lessico abituale, è decisamente molto sottile.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/04/18 alle 10:43 via WEB
Una buona giornata Mon..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 10:51 via WEB
Magnfica giornata a te PATTY.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 10:49 via WEB
I tempi cambiano e non v'è dubbio che etica, morale, bon ton, educazione e linguaggi approopriati, abbiano sostituito la licenziosità libera e trasgressiva (per la nostra attualità) del tempo che fu. Scorrendo i testi antichi e osservando i reperti, molte sono le frasi oscene, le "bestemmie" e le parolacce espresse in piena libertà dai nostri avi. Fornisci esempi pertinenti e testimonanze ineludibili, ma tanto per capirci meglio, un amico di Seneca (spero di non sbalgiarmi) omosessuale notissimo a Roma, si lamentava con lui perché per strada gli altri lo sfottevano per la sua "diversità". Seneca lo rassicurò consigliandogli di non prestare attenzione a loro, di camminare come se niente fosse e con massima indiffernza, di mostrare loro il "Digitus Impudicus" che altro non era che il nostro usatissimo e comunissimo dito medio ben teso verso l'alto. Durante i giochi, gli avvenimenti sportivi, sempre a Roma qunado v'erano incontri dove contasse molto il parere di un arbitro ufficiale, i tifosi erano soliti disapprovare alcuni suoi interventi ritenuti di parte, apostrofandolo con una espressione colorita "Referendarius Incestum" che sarebbe il nostro "Arbitro cornuto". E si potrebbe andare avanti a lungo. Ovvero, i tempi cambiano ma solo per le forme linguistiche, gli idiomi. In fondo la natura e la finalità non cambiano. Gesti e frasi che ancora oggi valgono e sono di gran effetto. CHiedi ai tifosi della Juve cosa abbiano gridato all'arbitro alla fine della partita con il Real Madrid. Del "digitus impudicus" poi meglio non parlarne; un gesto che dice tutto!!!! Buon giorno a te Sal.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 17/04/18 alle 10:51 via WEB
Finchè si dice una parolaccia mi va bene, ma non sopporta chi bestemmia! e credimi non è per la religione ma proprio mi da fastidio! Ti confido un segreto, siccome vivo in Sicilia,io la maggior parte delle parolacce le dico in sardo così spero che nessuno mi capisca ihihi...in siciliano certe parole non le so ma in sardo sì...Buon martedì Carlè! Smackkkkkkkkk
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 11:02 via WEB
Beh una cosa l'abbiamo capita: la parolaccia mascherata dietro un dialetto non facilmente comprensbile, è la tua preferita. Buon giorno Tina. Smack!
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 17/04/18 alle 11:45 via WEB
Mi sembra che non serva uno psicologo per stabilire che ,chi ha padronanza di una lingua ,ce l'abbia per ogni genere di parola,per questo motivo è davvero vergognoso l'uso smodato di epiteti spregevoli da parte di chi dovrebbe anche conoscere la buona educazione, un certo stile o modo di approcciare il prossimo, anche nei momenti in cui il clima si fa pesante. Io credo che sia pure una moda, mostrare una certa volgarità,quasi a volersi integrare con chi ascolta; e se una moda è,la reputo doppiamente riprovevole in bocca ad una donna, per moderna che voglia essere.
Buona giornata Carlo.Un sorriso:)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 11:52 via WEB
E non hai torto!!! Come spiegavo più su, si è voluto dimostrare che chi usi parolacce ed epiteti, sia dotato di un alto quoziente di intelligenza. Poi, e questo credo sia certificato, le parolacce aiutano nel momento di sofferenza e dolore. Detto questo, altro non c'è se no la necessità di essere compiti, di non avere nel novero lessicale parolacce e affini. Al massimo è concesso un intercalare qua e là, ma solo per colorire frasi ad effetto. Goditi una bella giornta mia cara.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 17/04/18 alle 12:44 via WEB
Un linguaggio colorito e scurrile è disdicevole in luogo pubblico, ma certe volte le parolacce aiutano a scaricare la tensione e i nervi. Buongiorno Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 17:06 via WEB
Ecco appunto, allora sdoganiamole solo per scaricare tensione e nervi. Se può servire, perché no? Ti abbraccio Laura, buona serata.
(Rispondi)
 
molto.personale
molto.personale il 17/04/18 alle 15:11 via WEB
Quando inizio a sclerare il dialetto va alla grandissima e ti dirò che questo qui ha proprio ragione dopo lo sfogo liberatorio mi sento decisamente meglio ^__^ ciao Carlo ottima serata e un abbraccio
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monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 17:08 via WEB
Lo sfogo è generalmente accompagnato da pianto e commozione se riguarda i sentimenti. Ma se c'è una causa, una ragione maligna, cattiva e pungente,allora un sfogo "pesante" è toccasana positivo. Una magnifica serata cara Grazia.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 17/04/18 alle 17:00 via WEB
Per me le parolacce hanno un senso se usate in casi eccezionali per sottolineare la gravità della situazione. Se usate normalmente nelle conversazioni quotidiane, come si vede in molti film americani, non sono più parolacce ma solo un segno della propria estrazione culturale. Una parolaccia può sempre scappare, inutile fare i moralisti; ma oggi non ci si vergogna di averla pronunciata, in una parolaccia c'è la sintesi istintiva di una reazione mentale contro qualcuno o qualcosa. Non si argomenta, non si esprimono le proprie ragioni, si rifiuta il dialogo ed ecco, fulminea, la parolaccia proferita come se si scagliasse una pietra contro l'avversario. C'è un modo di dire (forse politicamente scorretto, ma non importa) molto eloquente, "Parla come uno scaricatore di porto"; il che significa che il turpiloquio è figlio della volgarità e dell'ignoranza che appartengono, di necessità, a realtà sociali basse e misere. La bestemmia, invece, è un'offesa verso qualcosa di religioso, ma è molto più brutta e grave della parolaccia. Non si fa una bella figura se si bestemmia, e andrebbe abolita, anche perché secondo la Bibbia, chi bestemmia è un peccatore, buon pomeriggio Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 17:13 via WEB
Il fatto è che tu dovresti sempre avere febbroni da cavallo!!!! AhAhAhAhAhAh!!!! Sono perfettamente daccordo con te e non ho alcuna voglia di discutere il tuo esaustivo commento. Porcaccia la miseria se dici tutto tu, io che dico...azzarola???? AhAhAhAhAhAh!!!!! Non ti chiedo nemmeno come va, spero meglio! Buona serata mia cara.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 17/04/18 alle 17:22 via WEB
Bestemmiare non è cosa mia ma un liberatorio vaffanculo non manca alla mia terminologia.Se mettiamo anche i vari"auguri" i riti sono molti di più.Di certo se mi fanno incacchiare di brutto non mi risparmio...è anche un modo di liberarsi dalla rabbia o si rischia d'implodere.Buon pomeriggio caro Carlè e kiss and go da Divy.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 17:31 via WEB
Plaudo alla tua sincerità. Non le mandi a dire, se punta sul vivo. Ciao Divy, è meglio essere sempre prudenti con te, un vaffa tra capo e collo, non è piacevole!!!! AhAhAhAhAhAh!!! Smack!!!
(Rispondi)
 
aldogiorno
aldogiorno il 17/04/18 alle 18:05 via WEB
CIAO CARLO. COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA SERATA ED UN CARO SALUTO ALDO.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 18:31 via WEB
Grazie Aldo, buona serata.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 17/04/18 alle 20:19 via WEB
Di solito, sono una persona misurata nelle espressioni che possano ferire l'orecchio e l'altrui sensibilità. Questione, anche per me, di educazione ricevuta e che sempre ho cercato di imporre. Però, senza averne l'abitudine e perciò abusarne, quanto è liberatoria una bella parolaccia, sia pure espressa tra i denti, con la veemenza che la sollecitazione a pronunciarla spesso richiede!...In effetti, serve ad alleggerire la tensione nervosa, con evidenti benefici fisici.Buona serata,Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/04/18 alle 20:26 via WEB
La penso e mi comporto come te. Ecco togliere alla parolaccia quella sorta di demonizzazione, è importante, ti libera e ti spazza quel senso di malessere che spesso nasce tra spirito e fisico. Certo è che non siamo tipi da servirsi di volgarità espresse in libera uscita. Questo mai! Ciao Buona sera cara Mariateresa.
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