CARICO A CHIACCHIERE

E se come sostiene Di Maio, Salvini sembra il cane Dudù al guinzaglio di Silvio, cosa si nasconde dietro il rapporto tra i due? All'uscita dal colloquio con il Presidente, la vergognosa sceneggiata messa in atto da un Berlusconi nervoso, scontroso e ingrugnito, sarebbe stata un'occasione per i due soci Giorgia e Matteo: una ghiotta palla al balzo per giungere allo scopo principale che i due più votati in promozione Gigino e Matteo, abbiano in serbo: governare il paese da soli senza il cav. Invece, abbiamo notato tutti come la protervia del presidente di Forza Italia sia stata invadente, perniciosa e convinta di avere più di un asso nella manica con cui tenere per le palle Matteo. Salvini insiste a conservare l'unità del centrodestra, o tutti o nessuno, ma in cuor suo non è in grado di rompere un idillio che lo porterebbe ad associarsi con Gigino e ancor più, ad  evitare  una remota eventualità di tirare in ballo il PD alleato del M5S. Ingarbugliata sensazione e resta il "segreto" del leader leghista: perché non reagisce in modo determinato e definitivo? Perché non cogliere quella grande occasione fornita su un piatto d'argento dal cav senza cavallo? Sia lui che la Meloni hanno litigato all'uscita, non hanno mandato giù lo show del maestro. Molto strano, si parla di fidejussioni in mano a Silvio per aiuti dati alla lega, si vocifera di sudditanza obbligata e coercitiva tra lui e Berlusconi. Posso solo pensare che non si sarebbe mai comportato come abbia fatto ieri: protagonista per forza, animatore a...latere, tenuto in un angolo con un discorso letto da Salvini ma scritto da lui! A sapere cosa ci sia sotto o dietro, non faremmo congetture a caso, andremmo diretti al problema. Ma se così fosse, allora Berlusconi non sarà più destinato ad essere chimera ma falco: rapace e predatore come sia sempre stato. Poveri noi!