Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

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Messaggi di Novembre 2014

PREVENZIONE E....SCAFFALI !

Post n°1226 pubblicato il 30 Novembre 2014 da monellaccio19
 
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Sarò breve:  nel tempo in cui tutti scendono in campo perchè si sappia che non si può vivere e fare a meno di chi decide in tal senso, anche la Coop lo fa! E lo fa alla grande scegliendo il modo più diretto e più arduo per una grande distribuzione: finalmente dimostra che è capace di tutto, che non si sottrae alle sfide del terzo millennio ed è pronta a scontrarsi con i colossi della prevenzione sessuale: il profilattico è nelle sue mani!!! Per la prima volta sugli scaffali del colosso italiano, saranno in vendita i preservativi a marchio Coop!!! Altro che Settebello, Matta, Primiera, Durex, Mollex e vattellapesca, oggi si passa dal banco e senza chiedere a nessuno, tra le mani si ha un bel "Fallo Protetto". Io vi ho dato la notizia e non aggiungo altro, sapete che la Coop siamo noi, la Coop sei tu....sei anche tu...sono io.....quindi, fidiamoci e contiamo pure su prodotti sicuri. Solo un dubbio: ma Fallo è sostantivo in questo caso o voce del verbo fare? Tempo imperativo o...semplice suggerimento? Chiedo, perchè con l'aggettivo protetto, sembra...calzante sia il sostantivo che il verbo!!! Mah, alle volte mi fisso e mi... infilo in un tunnel senza uscita, mi perdo in discorsi del...fallo!!!

 
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FATTI MANDARE.....

Post n°1225 pubblicato il 29 Novembre 2014 da monellaccio19
 
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Devo purtroppo  "strapazzare"  il cantante Gianni Morandi. Mi tocca farlo sempre per le stesse ragioni che caratterizzano il momento che attraversiamo: momento delicato, piuttosto sensibile ai contrasti che in politica e non solo, verifichiamo e notiamo giorno dopo giorno: un continuo confronto a muso duro! Sindacati contro governo, Renzi contro la minoranza del PD, il Nazzareno che oggi vale e domani no, insomma tutta una serie di circostanze per cui vale: "Se non ci rendiamo difficile la vita, non ci divertiamo". E' accaduto che sulla stampa, subito dopo le regionali in Calabria e in Emilia (terra natìa del nostro), il bravo ragazzo comunista ci ha tenuto a ribadire che lui, per la prima volta nella sua vita, non è andato a votare! Lo ha dichiarato a destra e a manca, non c'è mezzo di informazione che non abbia sotolineato la decisione storica del ragazzo anziano. Strano, mi sono detto, mai Gianni ha voluto esprimere una posizione  così netta, addirittura non verso il suo partito che  da sempre è il PD, ma verso la politica di Renzi. Una netta presa d'atto e di non condivisione verso il governo, e se fosse stato vivo il padre, avrebbero insieme manifestato con tanto di bandiera rossa come faceva da bambino quando catechizzato dal genitore, partecipava a tutti i cortei e le manifestazioni del partito di Peppone. Bene, che Morandi sia un vecchio comunista lo sapevamo tutti, che lo sia ancora gli rende stima sul piano della coerenza politica, ma questo insistere sull'astensionismo, questo porsi con insistenza  sui giornali e in TV...puzza di bruciato. Non ci è voluta la Sibilla cumana per capire che anche il mio preferito cantante del passato, il Gianni nazionale che ha fatto sognare tanti  di noi con i suoi indimenticabili successi, ha ceduto al malcostume, al malvezzo di cui anche ieri abbiamo parlato: LA RUFFIANATA! Per l'astensione in Emilia non mi sembra di aver letto sulle astensioni di molti nomi noti dello spettacolo e dello sport: nesuno ci ha tenuto a precisare la sua posizione di astensionista come nessuno ha ribadito che è andato a votare. E allora? Semplice, in questi giorni uscirà il suo nuovo CD con brani vecchi con i quali ci campa da una vita e due brani nuovi: quale migliore campagna pubblicitaria gratuita poteva avviare se non servirsi della ruffianata? Non discuto il Morandi comunista, discuto i ruffiani che sanno cogliere le occasioni. Oggi "Così fan tutti" e Mozart non me ne voglia se mi sono permesso di parafrase il titolo di una sua splendida opera. Così fan tutti ormai, perchè tutti hanno capito come si fa....meditate gente...meditate.....

 
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NON C'E' RIMEDIO AL PEGGIO?

Post n°1224 pubblicato il 28 Novembre 2014 da monellaccio19
 
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Che vespaio...ops...che vespasiano! E' vero, le fogne più le agiti e più il lezzo pervade le nari. Dico subito che non sopporto visceralmente Barbara D'Urso e mi servirò della "signora" (sic) di Mediaset per stigamatizzare la querelle e il bailamme verboso e insistente sul "dilettantismo naif" della bonona esuberante e burrosa. Ma Barbara è giornalista o no? Su questa fumosa domanda si è scatenato un contraddittorio di lana caprina: non è una giornalista, almeno non lo è nel mero senso del significato e pur tuttavia, L'Ordine dei Giornalisti per mano del suo presidente, sta criticando aspramente il modo di condurre interviste da parte di Barbara: "Basta con la tv del pianto!". Questo è l'imperioso comandamento espresso, salvo a comminare pene severe in seno all'ordine. Orbene, se è giornalista se ne può parlare, ma se non lo fosse (pare non sia iscritta), come può l'albo intervenire e provvedere? Su questo preciso tema è in corso una diatriba tra i "protettori" della D'Urso e i "comunisti" impiccioni e di stampo sovietico che vogliono soffocare le voci libere dei media! Raga', è vero: questa è L'Italia, questo ci meritiamo e francamente sono disgustato sino a ravvisare i soliti "cognati di vomito". Per una paracula di mestiere, formata e istruita alla scuola del berlusca, si muove l'ordine dei giornalisti che (può o non può) tende ad eliminare la nemica con la sua televisione del pianto e delle palle piene!!! Di contro, questo liso e becero albo, come tutti quelli che esistono in Italia, che incapace di esistere grazie all'inutilità della sua funzione, mette lingua dove non dovrebbe. Bella lotta di costume e di cultura, dove nessuno dei due ha colpe definite da norme e leggi vere, ma entrambi fagogitati dalla politica di basso spessore, sfociano nel vecchio consunto dualismo di sistema: fascista v/s comunista! Qua nessuno se ne è acccorto che le ideologie non s'attaccano più a niente, non sono più valori e non servono a fare politica. Qua conta solo il fare un certo tipo (squallidissimo) di televisione tipica di Mediaset (buon sangue non mente) e fare della libertà d'espressione e di opinione, un vero vessillo di civiltà e di progresso democratico. La televisione della D'Urso vale per il popolo bue, quello che rende profitti e voti, mentre la libertà vera, senza Albi e Ordini professionali, sono fuori da ogni contesto sociale e politico moderno. Le leggi fatte bene possono bastare per controllare tutto e il contrario di tutto. Basta volerlo, ma quante cose in Italia non si vogliono? Ditemi una sola "cosa" che appena espressa vada bene a tutti!!!! Quel giorno sarò felicissimo di scendere dal...pianeta terra!!!

 
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CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO

Post n°1223 pubblicato il 27 Novembre 2014 da monellaccio19
 
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Tornando al post di ieri, una domanda spontanea mi è stata rivolta da alcuni di voi: "Perchè ora? Perchè tutta 'sta fretta?". Legittima e oppurtuna domanda, oltre che pertinente, quindi, mi corre l'obbligo puntualizzare alcuni punti probabilmente sfuggiti al vostro acume e al vostro aguzzare la vista. Mi sembra evidente che l'incalzare del tempo, il battito inesorabile del metronomo, sia lì ad indicare che è "l'ora che volge al desìo...", urge pertanto un'analisi doviziosa e serrata della situazione, almeno per quel che mi riguarda. Io mi preoccupo, non mi nascondo niente e so riconoscere le mie condizioni di salute.Ma se l'altra sera, mentre eravamo a cena io e il mio 51%, soli come sempre e pronti a farci di TV per addormentarci, mi è capitato questo che vedete, allora io sono molto preoccupato:

Bari ai lov iu

Lui: "Amo' come se cànge u' canale dò?".

Lei: "Cudde iè  u' microonde, rimbambite!".

 

Idioma incomprensibile per molti il "barese", quindi per evitarvi la pag. 777 del televideo, procedo con una traduzione opportuna. IO: "Amo' come si cambia il canale qua?". LEI, la perfida: "Quello è il microonde rimbambito". Spero adesso sia tutto più chiaro: la sua ansia, la mia preoccupazione e la...nostra fretta!


 



 
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IL PATTO...

Post n°1222 pubblicato il 26 Novembre 2014 da monellaccio19
 
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E' giunto il momento dei consuntivi, dei bilanci e delle previsioni per il futuro. Alla luce dei cambiamenti che avverranno  nel prossimo anno, è opportuno cominciare a capire che sorte subiremo. "Raga' ci vediamo al solito posto? Mi sembra una buona giornata per stare seduti attorno ad un tavolino all'aperto e chiacchierare davanti ad un buon caffè!". "Oh gorgione, non è che ti sei fatta venire in mente una delle tue solite cazzate spero?". E' stata la prima osservazione di Vitozzo, appena sono giunto all'appuntamento. Mancava solo Sugo ma sarebbe giunto a breve. Noi quattro: Gianci, Sugo, Vitozzo e io, come alcuni di voi sanno, siamo amici da oltre 50 anni: una vita intera, mai separati, siamesi dalla nascita...quasi. Abbiamo diviso tutto, persino le cicche (senza filtro) fumate con gli spilli. Insomma una vita fatta di zingarate e di puttanate a non finire. La strana combinazione è che ognuno di noi ha conservato, dopo aver sistemato tutti gli altri figli, solo le figlie femmine: quattro donne che per il momento diciamo che ci inibiscono moralmente anche se ognuna ormai ha la sua indipendenza. Solo la figlia di Vitozzo frequenta l'Università a Firenze, mentre le altre, esclusa la figlia di Sugo che lavora in città, sono fuori per lavoro. Orbene, previsti i matrimoni di due ragazze  per l'anno prossimo (mia figlia e la figlia di Sugo), ho esordito: "Dobbiamo preoccuparci del nostro futuro, cominciamo a pensare cosa fare nell'immediato, visto che ormai siamo a fine corsa...". Gianci subito replica tra un sorso e l'altro al suo caffè:  "Se volete aspettare che mia figlia si sposi, aspetterete una vita intera, da quel che capisco non ne ha intenzione, quindi vi eviterò il matrimonio, i regali di nozze e...andate affan'cucolo con i vostri!". "Vabbè, ma secondo te che dovremmo fare che già non facciamo? Siamo qua, siamo al sole, c'è un traffico di gnocche da paura, gli occhi urlano, la carne è debole e siamo qua a dire cheeee...glurp?". Vitozzo quasi si strozzava per il gigantesco cornetto che masticava con avidità mentre una "bambolona" attraversava il suo campo visivo. Sugo, invece, è quello tra noi che finirà il suo "giro" l'anno prossimo con me: "Raga', Carle' non ha poi torto, quando tutto questo sarà passato, dovremo pur trovare un posto, un luogo dove....". "...ecco appunto...". Prendo la palla al balzo come il miglior cacciatore australiano di canguri: "...è ciò che volevo dire: desidero che si faccia un accordo, un preciso "contratto" per decidere dove passare il tempo che ci resterà...". "Ovvero, cosa proponi rompipalle che non sei altro...". Gianci mi sembra piuttosto incazzato, tira al suo sigaro come non mai, brutto segno: "Propongo dopo Il Nazzareno, la Leopolda e tutti  i  posti citati recentemente, il "Patto dell'Arzilla", l'unico posto per non stare per strada e dove potremmo rompere gli zebedei a Berlusconi se continuasse ad occuparsi di ospizi compresa la nostra "Villa Arzilla"..." Oh, si sono alzati, mi hanno guardato fisso negli occhi e son scappati fulmineamente all'unisono, come facevamo da ragazzi: l'ultimo che rimaneva al bar, pagava il conto. Così, dal Patto dell'Arzilla è scaturito un ricco scontrino che ho provveduto a pagare prima che il cameriere s'incazzasse. 'Sti pirla...ma quando cresceranno? 

 
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