Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Febbraio 2017

SIAMO UOMINI O CAPORALI?

Post n°2096 pubblicato il 28 Febbraio 2017 da monellaccio19
 
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Saprete tutti dell'ingresso di un massiccio malvivente in casa del mitico Roby Facchinetti: un tentativo di furto domenica mattina, con gente in casa tra cui anche bambini. Un caso eclatante come ne accadono tanti in questo paese ormai alla deriva come un rottame di una vecchia carcassa.  Oltre il tentativo andato a vuoto, l'omaccione ha picchiato selvaggiamente il genero di Roby creando spavento, pianto e grida per l'efferatezza del suo gesto. Grazie a Dio è corso via subito, ed è rimasta grande desolazione e terrore, ma niente di più grave. Ho raccontato il fatto di cronaca ma mi interessa di più ciò che DJ Francesco, assente in quei momenti drammatici, sulla sua pagina Facebook: "Sto uscendo per andare a comprarmi un arsenale, il primo che scopro in casa, io sparo!". Sono parole forti, che espresse a caldo avrebbero anche una giustificazione: capisco il buon Francesco e il suo stato emotivo; ha raccontato la storia con tutti i dettagli sulla sua pagina e i toni erano ovviamente accesi e verbosi. Non ci sta, come non ci starebbe nessuno di noi a sopportare questo tipo di esperienza in casa, violato nella propria intimità. Ma nonostante la mia condivisone per la forte e dura esperienza emotiva vissuta nel raccontarla, richiamerei l'attenzione del giovane e sanguigno figlio di Roby, perché munirsi di un arsenale per vie legittime, non è poi così facile e anche se lo fosse, caro ragazzo, che faresti? Vuoi fare una strage? Sappiamo tutti e anche tu dovresti che da noi non funziona così, non abbiamo poi questa grande disponibilità di difenderci in casa nostra, nonostante sia...casa nostra. Certo, in linea generale, siamo gli aggrediti e il minimo che si possa fare, è difendersi avendone capacità e mezzi. Tu ti sei procurato i mezzi (le armi) ma sappi che non usciresti con le ossa sane. La legge, la nostra legge non vale come la legge dei malviventi: loro non hanno da perdere nulla a parte la vita, tu avresti da perdere tutto in dignità, in libertà, negli affetti e nel futuro. Rimarresti segnato dentro l'anima; certo, avresti ragioni da vendere, ma sai quanti abbiano passato brutti quarti d'ora, usando un arma in casa e per legittima difesa? Allora, purtroppo, devo invitarti alla calma, capisco che nel pieno della rabbia, tu abbia avuto l'istinto omicida per questa gentaglia, ma nessuno può vantare un poliziotto accanto per ogni situazione, lo stato come tu chiedi, non può proteggerci singolarmente come pretendi, siamo ostaggi della malagiustizia, del garantismo sfrenato che regola le nostre istituzioni e la nostra giustizia. E ' vero, facile per me parlare così di un grave attacco all'intimità della gente perché non ho vissuto personalmente la vicenda, però almeno in questo momento, io sono calmo per riflettere e spero tu ti sia calmato per rivedere le tue posizioni ed evitare di fare sciocchezze. Per ora funziona così in Italia e quando potremo godere di una giustizia  "giusta e certa", allora si potrà parlare di legittima difesa. Oggi non è possibile perché rischioso.

 
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RACCONTARE I FATTI PROPRI: CHE SPETTACOLO!

Post n°2095 pubblicato il 28 Febbraio 2017 da monellaccio19
 
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Voi donne ponetevi una domanda: "Andreste mai in tv per raccontare in una intervista, come una vostra sorella sia stata selvaggiamente e brutalmente menata da vostro padre in un recente passato?". Una ragazza non ancora maggiorenne che picchiata l'estate scorsa dal papà, abbia subito lesioni gravi tali da costringerla alla fuga lontano da casa, è una notizia che una sorella della malcapitata andrebbe mai a raccontare solo perché il padre in questione sia Cristiano D'Andrè? Allora, giusto per capirci, è la notizia in se che faccia sensazione oppure chi la riferisce abbia la necessità di raccontarla per motivi che non siano poi tanto peregrini? Sta diventando una moda sempre più diffusa tanto che la Barbara D'Urso che detiene l'imprimatur a tutti gli effetti, non ha più bisogno di andare a cercarsi i personaggi inclini al racconto becero e inutile. Ormai, si studiano tutti gli escamotage per porsi in assoluta evidenza. Francesca De Andrè, nipote del mitico Fabrizio e figlia distaccata da molti anni dalla famiglia di Cristiano suo papà, non ha trovato di meglio che andare a raccontare l'episodio della sorella Alice diciassettenne, in TV. Che il padre non sia un genitore esemplare credo si sappia proprio a causa di certe inopportune intemperanze, però denunciare in ritardo il cattivo e penoso episodio, mi è sembrato fine a se stesso. La Francesca, ha partecipato alla "Isola dei Famosi" nel 2011, una vita lontana da casa giovanissima per cercare fortuna e posizione a Milano. Modella e aspirante star, non ha ancora fatto il boom, insiste fino a quando non avrà avuto le sue occasioni. Evidentemente avvertendo l'inesorabile passar degli anni, sente che abbia bisogno di buone occasioni per mantenere vive le speranze ed entrare a pieno titolo nel mondo dello showbitz. La D'Urso le ha offerto una possibilità, alla sua nota mostra del dolore e  del piagnisteo, del racconto becero senza scopi e senza precise documentazioni, c'è sempre una grande esibizione per un pubblico appassionato.Un racconto che la stessa Barbara, ha voluto che fosse comprovato per non trovarsi in difficoltà un domani. Insomma, questa è ancora una prova indissolubile di quanto il livello sia sempre  più basso: una starlette senza pace, un posto al sole e una famiglia che a parte i nonni, Fabrizio e Dori Ghezzi, non ha mai trovato pace. Essere sulla cresta dell'onda è poi così importante?

 
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UNA MORTE ANNUNCIATA NELL'APATIA COMPLETA

Post n°2094 pubblicato il 27 Febbraio 2017 da monellaccio19
 
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DJ Fabo è morto in Svizzera. Si chiude così un lungo calvario tra l'indifferenza delle istituzioni e della cronaca, visto che non sia stata supportata adeguatamente la sua cosciente scelta. Il tetraplegico lascia così questo mondo e si libera della sua pesante croce; avrebbe voluto morire qua nel suo paese ma come sapete, non è stato possibile. L'Italia ancora una volta ci fa mancare qualcosa: a costoro che vivono in un limbo vegetale e fuori da ogni umana compassione, è proibito anche morire a casa!

 
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PERMETTE AVVOCATO?

Post n°2093 pubblicato il 27 Febbraio 2017 da monellaccio19
 
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Una scelta coraggiosa per un avvocato: vincere una battaglia femminista fuori da un'aula giudiziaria. Una scelta coraggiosa, soddisfacente per Claudia De Marchi, nome e cognome italiani ma brasiliana a tutti gli effetti. Avvocato sin dagli inizi del 2000, insegnante, giornalista, blogger dal 2007, il nostro legale ha compiuto una scelta speciale, libera, incondizionata, considerata e coscienziosa: dopo tante esperienze, tanti approcci e scontri frontali nell'ambito professionale, ha preso tante di quelle mazzate da porsi di fronte al pazzesco dilemma: mollo tutto? Mi batto come ho sempre fatto per poi aspettare il "momento" del rispetto, della stima? No, decisamente no, quindi la scelta spudorata ma unica, oltre ogni logica: fare la escort d'alto bordo! A 34 anni è duro dopo i percorsi fatti rimettersi in gioco, ma gli uomini sempre più bastardi specie sul lavoro, aumentavano le sue mortificazioni, la offendevano con eleganza, sospettavano di lei a causa della sua insindacabile bellezza: non le mancava e non le manca nulla alla De Marchi e men che mai, la determinazione. Sapete come sono, mi piace andare a fondo e capire le motivazioni per certe scelte quanto meno azzardate. Ho dato un'occhiata al suo blog, al suo curriculum, alla sua attività: oggi sono le foto osè che delineano la sua attività e le sue scelte di vita: un solo scopo, un solo traguardo vale per Claudia: avere a sua disposizione l'uomo, sottometterlo abusando delle sue debolezze. Ci riesce molto bene, non v'è discussione: a 180 euro l'ora organizza il suo lavoro e i suoi incontri, la pregano, la supplicano e per avere solo sesso, sappiamo come i maschietti cambino da così a così (ho fatto il gesto con la mano, ve lo giuro). Lei ora vive (bene) di queste soddisfazioni, le piace fare sesso, dare piacere e gestire il maschio a suo piacimento. Oggi la De Marchi è una nota e attiva femminista, si batte per i diritti delle donne e poiché parliamo di Brasile, di una grande metropoli, non è facile condurre certe battaglie. Lei quanto meno, si prende le sue soddisfazioni e le sue marchette rendono. Una sola domanda, fermo restando ideali, motivazioni e risultati: ma Claudia De Marchi, questa bomba sexy, ci fa o ci è...a prescindere?

 
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" 50 ANNI DI MAGNIFICI FALLIMENTI"

Post n°2091 pubblicato il 26 Febbraio 2017 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per oliviero toscani donna jordan

 

Nel 1973 chi fosse stato nell'età della ragione e vide questa pubblicità sicuramente ebbe un attimo, ma solo uno, di smarrimento. Un pazzo, un artista contro ogni sistema e omologazione, sferzava li bigottismo di quei tempi con un immagine che nessuno mai si sarebbe azzardato a mostrare all'Italia sotto forma di messaggio pubblicitario.Lo "squilibrato" era un certo Oliviero Toscani, un artista che compie 50 anni di onorata professione. Genio e sregolatezza, fuori da ogni canone creativo,  Toscani  oggi resta un grande comunicatore rivoluzionario mai venuto meno, nonostante le polemiche che nel tempo abbiano accompagnato il suo proficuo lavoro, al suo credo: "La vita ha senso solo se si vive contro. Il conformismo uccide la creatività e finisce per annientare l'uomo". E' la sintesi evidente delle sue scelte professionali per il milanese doc nato nel 1942: è fotografo di razza, giornalista famoso e in grado di immortalare arte e provocazione: la mente sceglie il soggetto, l'occhio approva e il click è solo la stura per quanto sia stato scelto dalla sua testa. Un susseguirsi di celebri spot o manifesti, inalbera successi mondiali, qualche fiasco probabilmente, ma niente in tutti questi anni, ha intaccato la sua radicale lucidità. Dalla metà degli anni sessanta le più note riviste internazionali, vantano le sue foto, tutti hanno bisogno della sua arte e molti i suoi servizi che lo portano all'apice della sua carriera. Apice che non è mai venuta meno. 

 Risultati immagini per oliviero toscani donna jordan

Provocando con giudizio e senza gratuità, Oliviero tocca tutti i campi e i problemi del nostro tempo: dalla pena di morte al razzismo, etnie e razze senza distinzione, femminicidio, omicidio, anoressia e tanti altri temi che sono a livello sociale, irrinunciabili per la discussione. Per celebrare i favolosi 50 anni di questo grande artista del nostro tempo, è stata allestita una mostra con i più significativi scatti del Maestro: a Milano presso la "Whitelight Art Gallery" via Copernico 38 e fino al 28/04/17, la prestigiosa mostra dal titolo appropriato: "50 anni di magnifici fallimenti". 

 
 
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