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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 17/04/2014
Oggi, proprio perchè sono giornate di passione, mi sembra opportuno cogliere l'occasione di una notizia drammatica e violenta che sta spopolando in rete. In Iran, dove vige la pena di morte per impiccagione, Balal, un giovane uomo che aveva ucciso un suo coetaneo, era pronto a morire sul patibolo. Inesorabile condanna, irrevocabile atto come la "qisas" iraniana prevede: la legge del taglione per intenderci! Brutto momento per l'uomo, è pronto, il boia procede al rituale come da copione ormai consunto. Cina e Iran sono i paesi con il più alto numero di esecuzioni capitali. Ferreo regime e dure pene, non ci sono dubbi e salvare la vita non è facile in quei posti, nonostante i continui appelli dei battaglieri amici di Amnesty International; purtroppo l'ora di Balal, colpevole di aver ucciso Abdollah sette anni fa, era giunta e nessuno avrebbe potuto più salvarlo da morte sicura. Nessuno, tranne la madre dell'ucciso. Infatti, sempre per la legge vigente, il colpevole di un delitto può essere graziato solo da un parente stretto della vittima. Ecco il grande colpo di scena, ecco la pietà umana che si fa carne grazie ad una madre, grazie al gesto misericordioso di una donna che ha atteso perchè il patibolo fosse pronto, per salicri su, avvicinarsi all'uomo con il nodo scorsoio già al collo e dopo avergli dato uno schiaffo, perdonarlo. Vita salva per il candidato all'obitorio e gesto umano oltre che sublime, per colei che avendo perduto un figlio ne ha ritrovato un altro, grato per aver ottenuto la salvezza. Riconoscenza eterna per lei da parte di Balal e noi, a prescindere dalle religioni, dalle professioni di fede, riconosciamo il gesto umanitario della povera donna, il suo tormentato atto di materna pietà. Le religioni potranno dividerci, ma la misericordia è unica per tutti: a prescindere se siamo nelle mani di Dio, di Allah, di Buddha e/o di qualunque altro Padre Eterno.
"Provo un intenso senso di rabbia immaginare un uomo che venga ucciso da una corda o da una sedia". (Monellaccio)
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O come godo, come godo, sapendo come soffrono, come soffrono!!! Proprio così: marchi internazionali come Puma, Timberland, Asics, Adidas, Reebok stanno patendo un brutto quarto d'ora in quel di Shangai in Cina. I lavoratori della Yue Yuen, una grande azienda che lavora per loro producendo scarpe, sono sin dal 5 aprile, in agitazione ricorrrendo anche allo sciopero. Sessantamila persone che bloccano una fabbrica in Cina, sono un primato, un "nuovo" modo per rivendicare trattamenti più consoni e oserei dire più umani, alla stregua degli operai occidentali. Sembra ieri, quando, sfruttando anche il lavoro minorile in nazioni mal messe economicamente, i colossi e le mutinazionali, invasero quelle zone socioeconomiche deboli, per mettere tutti nella condizione di lavorare: anche i bambini!! Con una manciatina di dollari, tutti schiavizzati e pronti a darsi oltre il dovuto "sindacale" dell'occidente. Certo, avere scarpe griffate a molto meno del loro solito prezzo di mercato, faceva piacere a tutto il mondo intero. E più sapevamo e vedevamo gente oppressa sul lavoro, mal pagata e sottostimata, e più compravamo gli oggetti del nostro desiderio!!! Bene, oggi applaudo perchè ci sono i presupposti, per iniziare una nuova era in quella Cina, troppo invadente e molto concorrenziale, visto che i lavoratori sono senza assicurazione e previdenza sociale giusta e comparabile alle pessime condizioni di lavoro. Infatti, la maggior rivendicazione riguarda la maggior parte dei lavoratori della Yue Yuen perchè vengono da altre provincie vicine e per la legge cinese, l'assicurazione non può essere trasferita in altre zone, pena l'aggravio di una tassa supplementare. Insomma, una bella battaglia sindacale: da una parte i grandi marchi che stanno perdendo molti soldini con il fermo del lavoro e con la preoccupazione di aumenti, dall'altra la Yue Yuen che non vuol cedere sulle richieste legittime e infine, i lavoratori che tengono duro imitati da altri colleghi di tante provincie della vasta Cina. Spero e mi auguro che sia un segno di civiltà e di rispetto per chi lavora sodo, un buon viatico per adeguare le politiche commerciali di tanti colossi mondiali, nel pieno rispetto del lavoro di tutti.In questo caso, consentitemi un replay: come godo, come godo!!!!
"Lavoratori di tutto il mondo unitevi! Ma durante le vacanze sparpaglietevi". (Marcello Marchesi )
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