Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 18/12/2014

SE NON ORA QUANDO?

Post n°1244 pubblicato il 18 Dicembre 2014 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19





Se c'è una cosa che non capisco e che non "caprò" mai, è il "malpancismo" che a giusta ragione, prende tutti noi comuni italiani nella me...lma. Ne abbiamo diritto, ne abbiamo ben donde del resto: siamo circondati, assediati, ostaggi di cotanto sperpero che se fosse evitato, oggi saremmo una nazione felice, laboriosa e nemmeno Rocco Siffredi avrebbe da lamentarsi perché il porno in Italia non "tira" più! Fatto l'incipit, passiamo alle brutture insopportabili: tra il 2010 e il 2013, la Rai, sapete? Quella a cui noi siamo obbligati a pagare il canone per un utenza che un dio qualunque ci scampi e liberi, ha perso la modica cifra di 21,5 milioni di euro con una delle sue perline, quel classico fiore all'occhiello di cui uno si pavoneggerebbe davanti a tutti: il celeberrimo Festival di Sanremo!  Avete  letto bene,  una somma che francamente, un buon amministratore delegato serio, visti i precedenti e avendo notato (casualmente) che i soldini si perdono in rigagnoli incontrollabili (sic), avrebbe cercato di non disperderli in imprese negative e perdenti per la sua azienda. E invece no, poiché parliamo di Rai, di baraccone controllato dalla politica e dai sindacati, si reitera, si insiste e si continua a sperperare. Come? Trasferendo entro la fine di quest'anno (quindi in largo anticipo), la fetecchia di appena 5 milioni di euro, per saldare il costo dell'edizione 2015 e nel contempo, soccorrere il comune di Sanremo che è in grosse difficoltà finanziarie. Ancora un dettaglio: l'azienda Rai, resasi conto che le perdite degli anni precedenti erano sostanziose, ha deciso per il 2015 di scendere con il costo dai sette ai cinque milioni!!! Meglio feriti che morti!!! AhAhAhAhAhAhAh!!!! Ragà, sono stufo, stanco e incazzato nero. Se fossi una vecchia servetta del passato, sapete quelle poverine fedeli ai padroni che affidavano loro i soldi per gestire la spesa quotidiana e a loro volta, si dannavano l'anima per far quadrare i conticini per essere quindi precise e puntuali, dicevo che  se fossi una di loro, sarei in grado di amministrare molto meglio la nostra TV di stato! Azz!!!! E poi, diciamola tutta: "Ma a chi interessa più 'sto festival che da anni ormai si trascina stancamente senza specifico interesse, una piovra tentacolare che arraffa e che consente di mettere le mani dei soliti noti in un business da leccarsi golosamente le dita. I soliti produttori, i soliti fautori di programmi TV con gare canore e proposte ingannatrici che ben conosciamo, il solito presentatore e organizzatore che non solo fa campare la sua famiglia ma tutti gli amici a carico, il comune di Sanremo che sta in perdita (ma quanti anni sono che è in perdita?) e tutto il circo mediatico che gira attorno con nani e ballerine. Andiamo su, la sveglia al collo e l'anello al naso, una volta erano appannaggio degli italiani, oggi convenitene, non ci appartengono più: però siamo sempre coglioni che capiscono ciò che accade, ne parliamo e a voi, ricchi saltimbanchi, non ve ne fotte niente perché siete sempre a cavallo...quello della Rai naturalmente. 
 
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