CARICO A CHIACCHIERE

Ecco una di quelle patate bollenti che nessuno vorrebbe avere tra le mani! Sapete quei "campi scuola" che si organizzano d'estate per i giovanissimi? Le parrocchie generalmente si fanno carico di organizzarle raccogliendo ragazzi intorno ai 10/12 anni per offrire svago e divertimento e magari, nel contempo, liberare i genitori dalla loro presenza visto che la scuola è finita. A Padova una parrocchia ha provveduto a chiamare a raccolta un bella e numerosa banda di questi piccoli e adorabili ragazzini i quali non vedono l'ora per aggregarsi e trascorrere intere giornate con un unico scopo: distrarsi e divertirsi. Gli operatori volontari preposti alla guida e sorveglianza del gruppone, dopo i primi giorni di comunione e convivenza sociale, hanno evidenziato la presenza di una bambina un po' particolare: a loro dire "difficile e viziata". Orbene, la piccola ha già per i due anni precedenti fatto parte della comitiva e anche quest'anno si è ripresentata perché "soddisfatta" di come siano andati i due anni precedenti. Non è stato così per gli assistenti e curatori della compagine, perché hanno provveduto, d'accordo con il parroco, a rifiutare l'ammissione al campo base! Bella rogna per il Don e i ragazzi sulle cui spalle grava responsabilità e accudimento dei giovanissimi. Cosa fa di tanto terribile questa bambina vivace e definita viziata e capricciosa? Per farla breve, rompe  e strarompe: non mangia perché non le piace niente che passi il...convento, però la notte frigna perché vuole un bel piatto di pasta. Se qualcuno la richiama urla come un ossessa e piange, denuncia e coinvolge altri, disubbidisce agli ordini e se non fa quel che le va, apriti cielo: pretende che si faccia! I genitori sono allibiti per il rifiuto: "Sì magari la bambina è un po' vivace, bisogna saperla prendere, in fondo è come tutti i bambini; era così felice di tornare per il terzo anno consecutivo a far parte del campo scuola...". Il problema per me è proprio questo: i giovani animatori dopo due anni di sopportazione e di santa pazienza, per il terzo anno consecutivo hanno detto no, grazie! Certo che la bambina era stata bene i precedenti anni ed era felice di tornarci: ha fatto il comodo suo come sono soliti fare i "viziati e capricciosi". Adesso i genitori vogliono giustizia e hanno scritto dappertutto perfino in Diocesi. Per loro e una questione di principio: da una parte c'è una leggera ammissione sul carattere e la personalità della bambina ma di contro, per loro sono così tutti i bambini ed è normale "scontrarsi" con qualcuno che ponga problemi facilmente sormontabili dagli addetti ai lavori! Beh, evidentemente, i così detti...addetti, per il terzo anno consecutivo non sono stati disponibili a sopportare ancora e hanno declinato la partecipazione. Ah, dimenticavo, per il parroco e il gruppo dirigente, la non ammissione dovrebbe servire ad impartire una bella lezione alla bimba affinché capisca cosa significhi essere escluse per vivacità, capricci e...vizi in genere!