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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 24/08/2015
Spulciando le notizie in rete, mi sono imbattuto in uno di quegli articoli che fanno rabbrividire per l'epilogo poco ortodosso e violento. Su un quotidiano americano ho letto che la CIA, la nota agenzia americana di spionaggio internazionale, ha proceduto alle solite prove e test attitudinali per l'assunzione di agenti da impiegare in particolare su territorio europeo. Da carteggi riservati e/o da una talpa loquace all'interno dell'agenzia, si apprendono i particolari di questa pagina poco rassicurante sull'operato della più grande e importante rete di spionaggio mondiale. Essendo ormai concentrata l'attenzione su tre uomini da scegliere, i capoccioni hanno voluto metterli alla prova per comprendere a quanto e a cosa fossero disposti a rinunciare per ottenere il lavoro: ovvero una prova molto dura e violenta. Il primo candidato è stato invitato a impugnare una pistola posta sul tavolo e ad entrare in una stanza attigua per uccidere la propria moglie che era stata nel frattempo invitata con una scusa. Beh, una prova di coraggio senz'altro, ma impossibile da eseguire dato il soggetto da sopprimere. L'uomo infatti non ci ha pensato più di tanto e senza remore e titubanze, si è decisamente rifiutato di compiere la "missione impossibile". Ovviamente era anche ben conscio di aver poche speranze per ottenere l'ambito posto. La stessa proposta è stata fatta al secondo candidato: costui non ha risposto subito all'invito, ha riflettuto e dopo alcuni minuti è entrato nella stanza dov'era ad attenderlo sua moglie: aveva l'arma in mano e sembrava determinato a compiere la pazzesca azione. Dopo cinque minuti di silenzio, dalla stanza esce l'uomo per niente sereno, sconvolto e impaurito, ammette di non avere avuto il coraggio di ammazzare la moglie: è stato più forte del desiderio di ottenere il posto e non ha voluto premere il grilletto. Vi confesso che leggevo la notizia e sbavavo per la rabbia: ma cosa diavolo credevano di ottenere questi soloni prepotenti e illusi, chi potrebbe mai uccidere la propria moglie per ottenere un posto di lavoro anche se ambito???? Il terzo e ultimo candidato tracotante e deciso, appena entrato chiede agli esaminandi cosa deve fare per ottenere il lavoro. Viene come i suoi due predecessori messo al corrente di quanto dovrà compiere e senza batter ciglio, con una freddezza unica e disinvolta, entra nella stanza dove l'aspetta la moglie: si odono ripetuti colpi di pistola, grida femminili, lui urla come un ossesso, trapela un pianto sofferto e disperato, rumori di suppellettili che vengono sfasciate e sbattute con violenza. Dopo dieci minuti infernali, il nostro ultimo uomo esce con il volto graffiato, i vestiti dimessi e i capelli scompigliati: "Porca vacca, potevate dirmelo che la pistola era caricata a salve! L'ho dovuto ammazzare di botte!". Capite cosa significhi oggi cercar un lavoro e fare di tutto per ottenerlo? Non è dato sapere altri dettagli su questa orrenda storia, solo un insignificante dato è trapelato: il terzo candidato era di origini italiane! Un caso o una maledetta premonizione?
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