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Messaggi del 05/07/2016

METTI UNA SERA A CENA

Post n°1796 pubblicato il 05 Luglio 2016 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

La domanda è: "Ma cosa hanno mangiato quella sera a cena?". La splendida opera di Leonardo, capolavoro universale, da sempre è oggetto di studio e anche durante il suo restauro, durato circa vent'anni, in tanti si sono presi la briga di scoprire cosa ci fosse nei piatti sulla tavola bandita per l'ultima cena. Qualcuno addirittura ha sostenuto che sia la cena organizzata per le  nozze tra Gesù e la Maddalena, ma questa è un'altra storia. Torniamo invece alla cena e alla sua composizione: tre personaggi si sono confrontati sul mistero di questa cena che per i cristiani rappresenta un momento altissimo e definitivo: il sacrificio di Gesù e il precedente quanto significativo momento in cui procede con la prima eucarestia della storia. Il pane e il vino (corpo e sangue) che offre ai suoi "ospiti" al tavolo con Lui. Il professor Brambilla che ha diretto i lavori di restauro, ritiene che quella sera nei piatti ci fosse del pesce, mentre il professore Varriano  docente all'Università di "Mount Holyoke College", è più preciso sostenendo che abbiano mangiato anguille alla griglia guarnite da fettine di agrumi. Una bella scoperta se pensiamo che la supposizione più attendibile per l'epoca, fosse agnello alla brace, tipico e indicato nel caso dell'ultima cena del Signore (agnello di Dio). Allora, stante due prestigiose supposizioni di due professori, occorreva l'intervento di un terzo che mettesse o tentasse, di mettere d'accordo le presunte indicazioni. E chi avrebbe potuto se no un esperto culinario inglese il quale si è avvocato il compito di studiare attentamente l'opera e dire la sua? Intanto cominciamo ad eccepire sulla soluzione del Prof. Varriano: quanto lui sostiene non è un piatto dell'epoca di Gesù, bensì è un piatto dell'epoca di Leonardo: ossia il maestro, giusto per riempire i piatti e supponendo a modo suo, ha ritenuto fossero anguille con agrumi. Gates lo chef britannico invece, è per una analisi un po' più circostanziata: innanzi tutto il momento colto da Leonardo è quello notissimo dell'indicazione da parte del Cristo di colui che lo tradirà (Giuda), quindi nessuno mangia, tutto è fermo sulla tavola, le mani sono vuote e ascoltano attentamente il Maestro. Infine il maestro culinario Gates è certo anche lui che trattasi di pesce e per di più, servito a tranci. Non è una scoperta deludente, il pesce come da tradizione cristiana, è un simbolo netto e chiaro. Intanto Sgarbi, giusto per non farci mancare niente, è in viaggio verso la Francia per contrattare un favoloso cambio alla pari: la Gioconda contro alcune opere molto importanti italiane esposte nei nostri musei. Un cambio che crede sia possibile considerando che proporrà opere di rilievo e molto ambite. Ce la farà? E' giusto che si faccia? Mi sembra di rivivere la mia fanciullezza e le figurine in bianco e nero dei calciatori: si cercavano tra noi i pezzi mancanti e si procedeva ai cambi dei doppioni. "Ti do Mazzola e  Rivera, cosa mi da in cambio?". Una piccola e modesta differenza: tra le opere d'arte doppioni non ce ne sono!

 
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