CARICO A CHIACCHIERE

Chi non ha mai fatto almeno una volta nella vita,  il gesto dell'ombrello? Diffuso oggi come nel lontano passato e al pari dell'altro gesto noto a tutti, il famoso dito medio alzato in una mano chiusa a pugno (il "digitus impudicus" di cui troviamo riferimenti nei testi di Seneca e altri latini), quello dell'ombrello o della manichetta, non ha riferimenti precisi e a leggere il noto professor Zichichi, pare vi sia una correlazione con gli apostoli. Vabbè, il gesto non è poi un atto di eleganza e signorilità ma, con i tempi che ci sfuggono dalle mani, resta alla portata di tutti ormai. Uomini, donne, ragazzini, non trovano di meglio che ricorrere al famoso incontro delle due braccia per manifestare una bella fregatura e/o un siluro rifilato all'avversario, al nemico di turno. Insomma un bel tiè!...rafforzato e figurato da un segno articolato. Come sempre divago e quindi, passo a parlarvi dell'ombrello, indispensabile orpello che non avevamo quasi mai a portata di mano quando ci serviva. Normale che accadesse, spesso la pioggia era improvvisa, ci coglieva per strada e ci inzuppava immediatamente. Se fossimo stati più previdenti e avessimo portato con noi l'ombrello, non avrebbe mai piovuto e saremmo andati in giro quasi vergognandoci, di averlo con noi in una giornata senza pioggia. Questo accadeva molto tempo fa, perché oggi se ci fate caso, non esistono più gli ombrelli di una volta: innanzi tutto erano semplici, prevalentemente neri, costicchiavano e avevano misure abbastanza grandi per starci sotto almeno in due e senza bagnarsi più di tanto. Poi arrivarono quelli con il "bottone rosso" i famosi "Knirps": una rivoluzione, niente più aperture manuali ma una spinta al bottone e via bello che aperto!!! Oggi, invece, ci sono i cinesi che hanno introdotto l'ombrello per tutti: varietà infinite, grandezze tali da essere imbarazzati nelle scelte. Da borsa, da tasca, automatici, manuali, insomma, una kermesse da far girare la testa. Ekkisenefrega se la pioggia ci sorprende senza un ombrello? Basta entrare in un qualsiasi negozio e vedi in un angolino ombrelli in vendita. Ormai non si esce più di casa prevedendo se pioverà o meno, oggi si va e basta. Ora ditemi, quanti di voi almeno una volta nella vita non abbiano scordato un ombrello in un posto, un locale o altro? Una volta si correva per tentare di recuperarlo e se si era fortunati, lo si trovava in attesa (poverino) di essere ripreso, oggi....per 3/4 euro vai a ricordarti dove lo hai dimenticato e ci torni per riprenderlo? Ma per favore, oggi un ombrello costa poco, non pesa sul portafoglio e lo si può anche mollare. Avevo un amico che gestiva un grosso negozio a Bari, molto frequentato e molto noto nella mia città. Spesso, nei ritagli di tempo andavo a fargli visita: un caffè insieme e due chiacchiere giusto il tempo di una sigaretta. Quando pioveva prendevo l'ombrello e mi recavo da lui: ricordo che per il flusso considerevole di clienti che aveva, erano posti vicino all'ingresso, 3/4 portaombrelli. Io arrivavo e mentre lo salutavo, ponevo il mio insieme agli altri là dove era meno pieno. Beh ragà, ve lo confesso candidamente: quando andavo via, mi avvicinavo ai contenitori sempre stracolmi e sceglievo un ombrello migliore e più bello del mio! Salutavo l'amico e andavo via pensando tra me: "Il proprietario dell'ombrello, ha due opzioni: o ne sceglie un altro che gli piaccia così come ho fatto io, oppure se ne comprerà un altro!". Abbiamo voluto gli ombrelli a pochi euro? Beh...arrangiamoci col gestaccio impudico.