Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 22/05/2017

ANCHE GLI INVENTORI PIANGONO

Post n°2250 pubblicato il 22 Maggio 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per evan williams

 

Lui è Evan Williams, creatore di Twitter e con una semplicità unica e indiscutibile, si è  appena scusato con tutti i fruitori del suo sistema social, di aver partorito una bestia, un oasi dove pensava che le persone avrebbero potuto sfruttare al massimo le ideali condizioni, in tempo reale, per socializzare e tenersi tutti per mano come fratelli! Azz!!! E lo vieni a dire adesso dopo che anni e anni trascorsi insieme come anime pie e fratellanza espresse al massimo delle dottrine, nessuno si sia accorto della infinita spazzatura in cui si navigava? Ma cosa ci sta capitando? Williams chiede scusa a tutti maledicendo il giorno in cui credeva che fosse amore e invece era un rimorchio bello grosso, I grillini sono passati tutti alla congrega francescana e sono in odore si santità (il Vaticano li ha già marchiati come fuffa), Berlusconi taglia trasversalmente lo schieramento costituzionale dalla destra alla sinistra, sponsorizzando i cari animalisti che già hanno le loro associazioni. Infatti adesso piangono la mossa astuta di Silvio dichiarando che avrebbero dovuto fare loro una lista "politica" per non disattendere le aspettative dei soci. Lo scrittore Pennacchi s'incazza e chiede a gran voce: "Animalisti? E dei lavoratori, degli operai, non si preoccupa più nessuno in Italia?". "Mala cigera cucurunt". Ceci amari cuociono un po' dappertutto e a questo punto tra salti mortali carpiati, tra funamboli, nani e ballerine, aspettiamoci che l'inventore di Facebook Zuckerberg ammetta anche lui di aver fatto una cazzata, così la smettiamo di praticare fake e bufale e ci dedichiamo a qualcosa di serio e più costruttivo. Avete voluto il villaggio globale? E mo' ve lo tenete!

 
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GIU' LE MANI DA POMPEI

Post n°2249 pubblicato il 22 Maggio 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

E' pratica ricorrente, in tutte le parti del mondo e ad uso di tutti i popoli della terra, visitare luoghi importanti per storia e cultura, musei, scavi, agglomerati di importanza storica e geologica, zone incontaminate e di rara bellezza, posti unici e rari e portare via a titolo di souvenir, un frammento, una pietra, un qualsiasi reperto che nel tempo possa ricordare a chi trafuga il "ricordino", dove sia stato preso e magari esibirlo come fosse un trofeo di caccia. C'è chi abbia rubato un pugno di sabbia particolare da una delle più belle incontaminate spiagge della Sardegna: ecco, non è per il modesto pugno di sabbia ma per il gesto che se fosse consentito, a lungo andare, la spiaggia più che erosa dalle mareggiate, scomparirebbe per la sottrazione illecita. Ripeto, vale per tutti, vale in tantissimi posti di interesse storico/culturale e non c'è da meravigliarsi, anzi, forse è preferibile la sottrazione illecita che no lo sfregio perpetrato sulle opere con firme, nomi, cuoricini e tutto ciò che rovini un monumento, una struttura antica. L'altro giorno a Pompei, uno dei luoghi più ricchi di reperti e uno dei posti dove si prelevi più "souvenirs" di altri luoghi, hanno sottratto una borchia del VI sec. A.C.: oggetto storicamente importante, ma di valore poco estimabile in soldoni, circa 300 euro. Eppure prenderlo è stato facile, poca protezione e aggirare guardiania e controlli, non è stato poi difficile. Non sapevo invece che per qunato riguardi Pompei, a partire dagli anni sessanta, tutto ciò che sia stato sottratto malignamente nel tempo, a partire dagli anni novnata in poi, sia stato man mano reso alla direzione del grande sito, accompagnato da biglietti e lettere firmate e/o anonime, con una spiegazione molto chiara e coincidente tra loro: chi si appropria di un qualsiasi reperto: tessere di mosaici, conchiglie, pietre vulcaniche, monete, intonaci, frammenti di muri ecc.ecc. subisce una sorta di maledizione e diventa un portatore sano di sfiga! Ossia, subisce la persecuzione della sfortuna che dopo attenta riflessione viene imputata, attribuita alla sottrazione indebita. Ecco quindi che alla snocciolata, tornano a casa tutti quei piccoli reperti con scuse e tanta voglia di restituire con essi la sfiga maledetta. Sono conservati tanti documenti scritti e ricevuti ogni qualvolta il povero disgraziato rendeva con piacere ciò che aveva indebitamente portato via! Ritengo quindi che la borchia sottratta l'altro giorno, prima o poi riprenderà la via del ritorno e sarà recuperata per essere ripsota nella sua bacheca con le altre borchie. Mito? Leggenda metropolitana? Ignoranza mista a false credenze? Non lo so, resta apprezzabile la soluzione: restituzione che faccia piacere alla direzione e al sito di Pompei. Mi permetterei invece suggerire scariche elettriche belle ssostanziose ma no mortali per coloro che invece di sottrarre imbrattano da villani ogni angolo disponibile. Magari qualcuno si spaventa e avverte gli altri. Non è un buon souvenir una scossa, ma sempre meglio delle sfiga a vita!

 
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