Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19DoNnA.Shesse_fcassetta2Vince198elyravSono44gattinfilax6.2Dott.FiccagliaOgniGiornoRingraziog1b9surfinia60QuartoProvvisoriofedechiaraspalmieros
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Messaggi del 17/10/2017

GIOVANI RAMPANTI E...DEMAGOGHI

Post n°2552 pubblicato il 17 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per catalogna

 

Ammettiamolo: siamo circondati! Allegoria pertinente che con la vittoria di Kurz in Austria, ci fa sentire a disagio per le situazioni politiche che vanno conformandosi in Europa. Una destra che è intransigente, specie sulle invasioni  degli  extracomunitari, un nazionalismo esasperato richiesto dalla gente che si sente tradita dai soliti partiti  politici che da anni assumono posizioni ormai insopportabili, induce a scegliere il populismo facile e accattivante. Ora l'est Europa, il più restio e il meno propenso a prendersi la "rogna" dei rifugiati, respira perché un giovani rampante abbia preso il potere in Austria. Sono questi giovani o relativamente tali, che destano preoccupazione: partono favoriti, sono attivissimi e volenterosi, parlano come parla la gente comune. Il segreto del populismo è proprio questo. Solo che poi, quando sono al traguardo e vincono la gara, devono sedere sulla poltrona di comando e devono dimostrare la loro capacità di saper conciliare le parole dette in libertà mentre correvano e la responsabilità nell'attuazione pratica delle promesse fatte. Puigdemont in Catalogna, per esempio, è un cattivo esempio di come non si dovrebbe agire: da capopopolo ha messo insieme i sui fidati accoliti e con le promesse demagogiche ha mosso la gente che crede ciecamente nella divisione della loro regione dal potere centrale spagnolo. La vedono come l'Eldorado, sognano ad occhi aperti credendo in chissà quale sostanziale mutamento. Non andrà così e sono già in difficoltà per la loro improvvida sortita in avanti. Come altri da noi, improvvisano sperando di riuscirci ma non funziona quasi mai. Adesso deve dare risposte certe il caporione e i due mesi richiesti per riflettere non servono alla Spagna: poco tempo per ammettere di aver sbagliato altrimenti scatterà la legge nr.155 e saranno problemi grossi. Tra l'altro la maggioranza dei catalani non è per la divisione. Alla luce di questi avvenimenti, il 22 p.v. ci sarà un referendum per Lombardia e Veneto che chiedono più indipendenza da Roma. Anche questo un buon motivo per meditare: pochi comprendono che le divisioni non portano a nulla, è il momento di stare uniti, tutti insieme e lavorare per un continente europeo forte, saldo e con una politica unitaria. Solo così si vince tutti. Improvvisatori, demagoghi, populisti, giovani rampanti, siano più ragionevoli nelle loro pretese: il mondo non ruota attorno a loro!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

BOTTE E CEFFONI CHE SI...VEDONO!

Post n°2551 pubblicato il 17 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per rai mediaset


Non v'è dubbio: le sberle per la RAI piovono da tutte le parti, ceffoni sonori che fanno male per la tv di stato. Dopo un altalenante cambio di direttori di rete, di testate, la montagna ha partorito il topolino! Fazio arranca, Vespa si accontenta, il pomeriggio di RAI 1, partito abbastanza bene, ha perso la sua etichetta innovativa, cambiando la conduttrice Parodi  che affiancava Liorni, con la Fialdini (molto brava) ma non va oltre  con lo share contro la vorace D'Urso che ne fa un solo boccone puntualmente, ogni pomeriggio. La vanitosa e protetta Berlinguer non sfonda e prende botte da Floris, "Domenica in" con l'esordio, ha fatto un fiasco incredibile con le sorelle Parodi, il sabato è dominio della De Filippi e delle sue demoniache creature, lo spettacolo con la Rossi e Marcorè stecca, l'ispettore Coliandro pure, insomma, l'unico che abbia preso le distanze dalla capitolazione generale pare sia Conti con il suo "Tale e Quale show". Tutto il resto è crollato paurosamente nel giro di poche settimane. Perché? Perché è accaduto tutto ciò? Tento e azzardo una spiegazione: la RAI come sia nel suo DNA, deve puntare al servizio pubblico, non ha confermato quasi nulla del vecchio, anzi ha perso due nomi importanti sulla scena delle programmazioni: Giletti e Gabanelli sono andati via e le offerte, le promesse  sono state mantenute sborsando bei soldoni, ma con le persone sbagliate. Due pedine non facilmente sostituibili nei palinsesti della RAI e le programmazioni anche se vi sono novità, non sono in grado di far fronte alla classica programmazione di Mediaset, la quale spende poco, mantiene i vecchi programmi, si limita a spolverarli senza scossoni e i nomi della scuderia sono sempre gli stessi. Non faccio l'elenco dei programmi di Canale 5, la  D'Urso e la De Filippi sono i cardini, le pietre d'angolo che reggono tutto il canale: bastano loro due per far fronte alla concorrenza sterile. Perché in fondo la battaglia importante è proprio tra le due reti ammiraglie: RAI 1 e Canale 5. Oggi non v'è discussione, Canale 5 vince e alla grande pure. La gente non accetta cambi poco incisivi e attraenti: prima si eccitava alle facce nuove che sapevano farsi apprezzare, ora se quelle facce non sanno rinnovarsi con produzioni all'altezza della concorrenza, non vi sono presupposti che tengano, la Rai soccomberà. Cosa ama il pubblico?  Il trash, le grani menate delle due "perfette gemelle". Lo so, costa dirlo ma sono i fatti che indicano la verità. Mi pesa ammetterlo, ma la RAI potrà fronteggiarsi con le due donne (sic) solo se saprà mettere su programmi come i loro, ma con una spinta trash più...light. Magari non becera come quella della D'Urso, la quale ieri pomeriggio ancora una volta ha dato ampia dimostrazione di come siano confezionati e preparati i suoi show: litigi verbosi e stracci che volavano, pensate che ad un certo punto ha dovuto far togliere l'audio per ciò che si scambiavano gli ospiti. Quindi e concludo: la Rai faccia altrettanto, si inventi qualche intrattenimento alla pari e tenti disperatamente di essere un  solo gradino più su sul piano dell'eleganza e dello stile. Terribile questa mia conclusione, ma come sosteneva Winston Churchill: "Se in un lungo isolato vige un divieto di sosta  dall'inizio  alla fine e puntualmente tutte le macchine continuano a parcheggiare nonostante i cartelli siano ben visibili, è assolutamente inutile multare le auto, basta togliere i cartelli del divieto di sosta!".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963