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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 02/02/2018
"Scusi, che lavoro fa lei?". "Vendo aria...", "Aria???? Aria fritta vorrà dire, cioè, non fa un kakkio?". Potrei continuare ma mi fermo perché come spesso dico, il lavoro di questi tempi, uno se lo deve inventare! Mi ricordo molti anni fa, a Napoli vendevano l'aria partenopea con i suoi odori classici e unici: i turisti impazzivano per quei contenitori che anche lontano dalla città, in altri paesi, fornissero quell'aria particolare che solo a Napoli si poteva respirare. Bene, oggi hanno ideato la bomboletta spray piena di aria pura al 100%, garantita con tanto di certificato DOC. E come è possibile? In Canada hanno commercializzato su Ebay (per scherzo), questa bomboletta contenente aria "rubata" in luoghi molto selezionati e situati in alta montagna, presso laghi su altitudini piuttosto elevate dove l'aria è purissima, e hanno provato a venderle. Un successo inaspettato: ora in Cina questo prodotto è molto venduto e con la sua mascherina in dotazione, serve a fornire boccate d'aria pura a chi vive in situazioni drammatiche: città invase dallo smog perverso, polveri sottili che non danno tregua, insomma, un benessere a portata di mano che serva a chi veramente ne abbia bisogno. Una bomboletta contiene 4,5 litri di prodotto puro, garantito e con denominazione d'origine controllata. A sole 19,99 dollari, boccate d'aria pura. Sapete quanta gente muore ogni anno in quei posti altamente pericolosi per le cappe create dai veleni degli scarichi e delle industrie? Non ve lo dico, non voglio spaventarvi e vi invito a...cambiare aria se avete problemi!
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Che strana combinazione: per una maestra che fosse a digiuno delle più elementari regole della nostra grammatica, v'è una insegnante che si becca una coltellata in faccia per aver osato interrogare un suo alunno...esemplare! La prima signora dopo essere stata licenziata dal provveditorato per una giusta causa, ha intentato un ricorso per riottenere il posto perduto. Niente da fare, il tribunale le da torto e conferma il licenziamento per giusta causa: "didatticamente incapace". Sgarbi avrebbe inveito contro, gridandole: "Capra! Capra! Capra!". Andiamo su, dovevano accorgersi i genitori dei piccoli alunni che la signora scriveva "squola", "socquadro", saltava le doppie, le metteva quando non servivano ecc. ecc.? Direi abbastanza carente per essere mandata a fare un altro mestiere. Questo accadeva nella provincia di Venezia. L'altro caso, drammatico e squallido accade in una classe di ragazzi dell'Istituto Superiore "E. Majorana" nel casertano: lei lo interroga e lui (17 anni) per tutta risposta, estrae un coltello e le sfregia la guancia davanti a tutta la classe. La donna ne avrà per quindici giorni e lui, arrestato dai carabinieri, sostiene di averla accoltellata perché l'insegnante l'ha offeso. Ammettiamolo pure e a parte le testimonianze della classe, se fosse vero, che tipo di offesa le può aver rivolto l'insegnante tanto grave da provocare una reazione così veemente? Ma che scuole abbiamo in Italia? Ormai siamo alle pezze: da quelle che non sanno scrivere scuola correttamente a quelle dove se ti permetti di dire qualcosa (?) ad un alunno ti becchi una coltellata in pieno viso? Lasciamo perdere la prima maestra licenziata, magari è un caso limite, ma per le aggressioni a scuola non si può parlare più di casi rari e sporadici: la violenza praticata è "materia di studio", guai a non esercitarsi abbastanza, si rischia di non prendere un buon voto! Troppi casi spesso e volentieri, e quando non provvedono direttamente gli studenti, mandano i genitori: forse sono ...alunni ripetenti?
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