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Messaggi del 10/04/2018

SAN FABRIZIO: AUREOLA PRONTA?

Post n°2836 pubblicato il 10 Aprile 2018 da monellaccio19
 
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Con tutto il rispetto che si deve alla nobile figura di Fabrizio, ora non esageriamo ed evitiamo uscite estemporanee che nuocciono gravemente alla figura di Frizzi. Sta circolando una balzana idea, tra web e comunicazione pressante: si parla di un avvio alla beatificazione del nostro caro estinto per un percorso che nel tempo, conduca alla santità. Il solito giornalino delle piattilografe, tanto per essere letto da qualcuno, racconta dell'iniziativa che il Carmelitano Scalzo, Don Romano Gambalunga sia pronto per avviare un iter teso alla beatificazione di Fabrizio. "Di sicuro questo consenso popolare così contagioso può essere interpretato come “fama di santità”, il termine con cui noi postulatori definiamo un primo segnale importante per aprire un processo di canonizzazione". Tutto è possibile caro don Romano detto il Postulatore, ma cerchiamo di tenere i piedi per terra e evitiamo di cadere in uno sciocchezzaio che potrebbe indurre persone credenti e facilmente emozionabili, a vedere il nostro buon Frizzi con un aureola a luce intermittente in attesa della santità definitiva. Fabrizio era buono, generoso, socievole, solidale, simpatico, bravo, pronto a soccorrere chiunque e decisamente meritevole di tutta la simpatia che lo abbia circondato negli ultimi giorni di vita. Inoltre, la costernazione e l'emozione che abbia preso tutti noi per giorni e giorni, non sono sufficienti per la candidatura; lei Don Gambalunga, è certamente persona molto preparata e professionalmente adatta a intraprendere questo percorso, ma il soggetto, con tutto il bene e il rispetto che gli dobbiamo, non è persona che possa meritare tutto questo interessamento  da parte sua e di tutti i suoi colleghi postulanti. C'è tanta gente che non ha avuto questo merito, c'è tanta gente che attende questa aureola, ma un comune mortale come Frizzi, con i suoi pregi e i suoi difetti, certamente non è da mettere in "concorso". Convenga con me Don Romano, una beatificazione non è un atto da concorso che nasce sull'ibrida spinta emozionale della gente. Non può maturare una scelta così importante solo perché la gente si sia appassionata e stretta intorno al bravo e buon presentatore, occorre bene altro e lei lo sa benissimo. Evitiamo quindi aperture di questo genere che spingono a vedere oltre, laddove non si possa vedere. Amen!

 

 

E come volevasi dimostrare, si tratta di cattiva intepretazione, una fake per dirla tutta. Aggiornamento su:


http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2018/4/10/-Fabrizio-Frizzi-santo-Una-fake-news-Parla-il-postulatore-Padre-Romano-Gambalunga-sono-stato-frainteso-/815775/

 


 
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QUANDO IL VUOTO NON E' A PERDERE

Post n°2835 pubblicato il 10 Aprile 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

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Adoro i paradossi, spesso concedono delle pause più o meno lunghe, durante le quali in attesa di eventi, il cervello si mobilita più del dovuto e prefigura scenari inimmaginabili e impossibili. Ecco, gli italiani per le loro stranezze, per le anime diverse per cultura, estrazione e posizione sociale, a volte riescono a far bene proprio quando non c'è alcun impegno concreto e fattivo da parte di chi dovrebbe essere preposto e/o deputato a fare. Pensate appunto, alla storia: torniamo, senza andare troppo a ritroso nel tempo, ad una situazione politica identica a quella che stiamo vivendo dalla fine delle elezioni ad oggi. Con onestà intellettuale, dobbiamo riconoscere che su un punto fondamentale non ci sia discussione: è vero, qualcosa in Italia è cambiato! Pensiamo, come dicevo, a qualche anno fa: i politici alle prese con la stessa situazione di stallo e paragonabile a quella odierna. I volponi della politica da destra a sinistra, pronti a tutto pur di governare, in due/tre giorni senza destare clamori, scoop giornalistici e eccedenza di comunicazione, avrebbero portato al Presidente della Repubblica, proposte di governo variegate e possibili. Destra e sinistra sempre coinvolte e il famoso centro politico, vero perno di questa paese, a far da mazziere per stare con gli uni o con gli altri indifferentemente. "A' Preside' che te serve' 'na maggioranza? Pronta e servita in tavola!". Ma come? E i programmi, le promesse, le cazzate sparate ai comizi nelle piazze alla gente che non ascolta e batte sempre le mani? Cosa diremo? Come si possono mettere insieme chi predica per il popolo e chi predica per la borghesia? In un modo o nell'altro si procedeva e affancucolo gli elettori. Il sogno di un posto al sole, di una poltrona, spazzava via le ideologie, le riserve, le promesse e le posizioni, uno aiutava l'altro, e insieme si facevano i caxxi loro. E il popolo? Il popolo si doveva arrangiare. Ora quanto meno, stiamo conoscendo (almeno fino a questo momento) cosa significhi il vocabolo "COERENZA". E' quella che oggi impedisca una formazione raffazzonata di un pseudo governo tanto per spartire ricchezza e dividere povertà.  Una bella novità: dopo anni e anni di buffonate, di inciuci e pastette tra "nemici giurati", oggi abbiamo sul terreno di gioco, gente che non è disposta a fare un passo  indietro e questo blocca la formazione di un governo che in altri tempi sospetti, avremmo avuto con buona pace degli italiani. I tempi cambiano, è un buon segno e chi è in campo per il momento, non può essere tacciato di incoerenza verso i suoi principi e verso gli elettori. Intanto, siamo al paradosso vero e proprio: siamo sempre in crisi, tuttavia, la situazione generale del paese va avanti, piccoli progressi ma segnati e rilevati dall'Istat. Quindi, senza un governo vantiamo miglioramento dei consumi e potere d'acquisto, il disagio sociale cala leggermente, la  disoccupazione scende, i prezzi delle case scendono, la cassa integrazione va meglio, insomma, non sono traguardi per esultare, ma sono piccoli e rilevanti avanzamenti che pesano sulla nostra economia. Il vuoto paga e non è a rendere; se si potesse andare avanti così, sarei disposto a mettere una bella firma. A questo punto prolungassero le trattative, facessero ancora balletti per le poltrone, ma  ci lasciassero scoperti perché un nuovo governo, appena si sarà insediato, farà vedere cose nuove....io comunque adoro il paradosso e sto "cogliuni" e "coglialtri". Basta che si faccia tardi!


 
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