Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 23/07/2017

MAESTRO E VATE DEL CINEMA EROTICO

Post n°2387 pubblicato il 23 Luglio 2017 da monellaccio19
 
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Tinto Brass è pronto, all'onorevole età di 84 anni, per contrarre un nuovo matrimonio. Il 3 agosto sposerà Caterina Varzi una donna che lo accompagna nella sua vita privata e che si è legata profondamente al regista. Avvocato e attrice, scelta per uno dei suoi film, Caterina è stata ed è tuttora una delle tante muse di Tinto, un corpo con i dettagli che piacciono al vate del nostro cinema erotico e che da quando la conobbe in un studio di produzione per questioni legali, ha voluto che fosse sempre con sé. Non vi sono ragioni di interesse, Tinto non possiede beni e redditi cospicui, possiede un grande archivio composto di libri, foto, film, documentari dove c'è tutta la sua storia professionale:  un archivio che per il regista vale moltissimo, quindi valore inestimabile e affettivo, da proteggere anche post mortem. Già, questo feeling tra lui e la Varzi, a prescindere dal vero affetto che lega i due, comporta un patto fondamentale per Brass: sin dal 2010, anno in cui fu colto da un ictus, il sacerdote del sesso, ha cominciato a perdere la memoria e la sua donna, fedele e paziente, lo assiste in tutte le sue funzioni e gli consente di non perdere assolutamente il tenue filo che lo lega alla sua storia professionale. Inoltre e questo è un particolare molto importante che mi ha spinto a buttar giù questo post, la Caterina sarà la sua esecutrice testamentaria e non solo dopo la morte, ma anche per scegliere, al momento opportuno come "staccare la spina" a Tinto. Un patto chiaro, sottoscritto e ammesso dalle parti: Brass sa con piena coscienza che giungerà il momento di una sua totale "assenza" mentale e per evitare una vita vegetale e inutile, ha dato le sue istruzioni alla prossima moglie. Quindi lei, secondo i casi che si presenteranno in un prossimo o lontano futuro, saprà cosa fare e come procedere...magari anche in Svizzera per una dipartita accompagnata e indolore. Mi sembra una scelta cinica e fredda, distaccata ma studiata nei minimi dettagli. Nessuna intrusione, una sola persona che per comune accordo, si preoccuperà della vita del regista. Una scelta cosciente, non interessata e onesta, schietta e genuina. Rispetto per l'uomo, per la Varzi e per chi abbia il coraggio di fare patti in tempi non sospetti prevedendo le soluzioni occorrenti. Una ultima curiosità: Brass non esclude che lui possa tornare alla regia, ha nel cassetto un progetto che potrebbe portare avanti...se la salute lo conserva.

 
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SORRENTINO: DA CHE PARTE STAI?

Post n°2386 pubblicato il 23 Luglio 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

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Se qualcuno nutrisse dubbi sulla resurrezione dopo la morte, sappia che in senso pratico e realizzabile, essa esiste. Lo abbiamo visto vinto, afflitto, ridimensionato dalla salute, traballante per i problemi finanziari, economici e giudiziari. Ha avuto brutti momenti ma non hai mollato veramente e anche se posto in un angolo dalle varie vicissitudini, lui e nessuno per lui, ha mai lanciato il classico asciugamano sul ring; ha continuato imperterrito il suo incontro aspettando la fine dell'incontro, fosse stato anche l'ultimo. Ebbene, sarà stato il miracolo della fede, saranno stati gli eventi a lui favorevoli, sarà stato che qualche avversario gli abbia concesso troppo spazio, certo è che l'uomo, il politico specialmente, è tornato ad  essere il "Re Sole", il grande sacerdote, il "deus ex machina" dell'agone politico italiano. Oggi non c'è foglia che si muova senza che lui sappia, muove fili come se avesse tra le mani marionette inanimate e indica con chiara lucidità, le strade da percorrere e i traguardi da raggiungere. Tutto ciò non è frutto di fantasia, ma è verità assoluta e prova ne sia, che siano tutti alla sua porta, questuanti e postulanti, in attesa di udienza e di posti da occupare per vocazione divina. Purtroppo è così, non raccontiamo storie e prendiamone atto. Mi preme invece capire l'operazione del regista Paolo Sorrentino: fare un film sul clan familiare Berlusconi, incentrato sulla figura del vate Silvio e annunciarlo oggi, con un battage pubblicitario molto evidente, mi sembra molto stano. Non capisco da che  parte stia Sorrentino, riesce a cogliere come tutto questo possa essere un'arma a doppio taglio: o gli fa un grosso favore o, se raccontasse tutta la vera storia dell'uomo, dell'imprenditore e del politico sin dai suoi primi passi, potrebbe con le verità raccontate, dargli un bel colpo di grazia e azzerarlo definitivamente. Credo che si debba optare per la prima ipotesi, se Silvio è felice che il noto regista metta su un bel film su "Loro", la famiglia e il suo patriarca, evidentemente c'è sotto qualcosa. Tanto è vero che ha invitato con entusiasmo Sorrentino a girare il film ad Arcore fulcro essenziale della vita e della carriera di Silvio. Ho letto alcune critiche volte all'impresa del regista, molti non vedono questo grande "soggetto" da portare sugli schermi e alla fine, si otterrebbe solo acqua portata al mulino del cav. Altri invece, ritengono inutile la realizzazione del film perché la storia di Berlusconi la conoscono tutti e nulla più interessa al pubblico. Due giudizi contrastanti e non so quanto interessati: io vedo tutto ciò come un lavoro su commissione, anzi, aver invitato con molto piacere a girare il film a "casa sua" non vorrei che nascondesse il suo solito e capace modo di fare: essere alle spalle di Sorrentino e indirizzarlo nelle scelte. Insomma o sarà un capolavoro con grandi verità, i segreti non conosciuti e le storie più intriganti dell'uomo, del politico e dell'imprenditore, oppure sarà un secondo capitolo della "Grande Bruttezza".

 
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