Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 24/11/2017

CARO TOTO': QUANTO AVEVI RAGIONE

Post n°2628 pubblicato il 24 Novembre 2017 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per totò


A volte, leggendo notizie un po' surreali per i loro contenuti, ci chiediamo come sia possibile che in una società, in un'azienda piccola o grande che sia, si possano prendere decisioni lunatiche, fuori da ogni realtà e sorprendenti. Presumendo la presenza di un titolare, di un direttore, di un dirigente responsabile dell'attività aziendale, ci chiediamo come sia possibile prendere decisioni piuttosto contestabili per la loro balordaggine. La Spv3 è la società che si preoccupa della manutenzione del cimitero di Montagnana (PD), tra i suoi compiti c'è quello di mantenere pulito il camposanto, evitare sciatterie nella manutenzione dei vari campi  dove si allocano i feretri e  provvedere a sistemare le varie bare nei luoghi predestinati. Ebbene, improvvisamente è comparsa una recinzione dove un vistoso cartello indica che in quello spazio saranno sepolti   i poveri morti, anzi no, precisiamo: i morti poveri! O poffarbacco, che significa?  Perché dare un senso diverso alla frase spostando l'aggettivo povero? Semplice: quando povero precede un sostantivo o un nome di persona, assume un valore metaforico: povero nonno, povero Francesco, povero ciclista, cioè, siamo di fronte alla morte di una persona e dar del povero in senso metaforico appunto, è gesto di assoluta pietà verso il defunto chiunque esso sia; ma dire morto povero significa che è un indigente, un poveraccio che sia morto senza possedere nulla a parte la sua vita...perduta! Quindi tornando al campo recintato di Montagnana, si tratta di una scelta scellerata della Spv3, ovvero, destinare i morti poveracci e senza beni, in un "campo comune", un settore che puzzi di povertà e che non si confonda con gli altri campi dove riposano persone di rango! Beh, viene facile pensare a Totò e alla sua sempre verde "A' Livella": una trovata geniale e magistrale per mettere di fronte alla morte due persone appartenenti a caste diverse: un nobile e uno spazzino che guarda caso, sono vicini di...fossa!!! Aveva visto giusto il Principe De Curits nel 1964, ricordando a tutti come la morte, quando coglie l'uomo, lo ponga in una condizione unica e irreversibile, non esiste più niente se no l'individuo, niente classe sociale, niente titoli, niente beni terrestri, nulla di questa terra appartiene più al deceduto. Resta solo lui, che terra era e alla terra ritorna. Che visione spietata e inesorabile quella della livella: tutti uguali, nessuno escluso e tutti sullo stesso piano senza deroghe e preferenze. Bene, se alla Spv3 non ci è arrivato nessuno subito, ci sono volute le proteste di chi abbia colto l'errore materiale e umano. L'azienda ha chiesto scusa e ha provveduto immediatamente a rimuovere il cartello anti... livellamento. Riposino tutti in pace.

 
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NON ALZATE IL PONTE ABBASSATE IL FIUME

Post n°2627 pubblicato il 24 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per sorelle parodi



I più importanti tg (TG1 e TG5) sono premurosi, in caso di supremazia delle loro reti, a fornire i dati dei programmi andati in onda il giorno prima, specie quelli del tardo pomeriggio e della prima serata. Sapete quindi che spesso e volentieri, la famosa "Domenica In" condotta dalle sorelle Parodi sia stata sconfitta in termini di ascolto, dalla Barbara D'Urso che asfalta le due povere sorelline come se bevesse un bicchiere d'acqua. Per la De Filippi poi, non c'è programma che possa contrastarla, la RAI può inventarsi di tutto e di più, ma battere la Maria nazionale, è impresa ardua.  Ma alla fine, entrare nel merito del confronto e cercare di capire come e perché vi siano  scontri tra i due gruppi (Rai e Mediaset) così forti lo si capisce: la pubblicità governa e comanda, se non si produce il minimo sindacale, per loro è fiasco! Quindi cosa manca alla RAI se in alcune giornate e contro il sistema Mediaset, non riesce a spuntarla?  Ciò che manca alla nostra televisione di regime è il vivaio e come per la nostra nazionale di calcio, non vi sono ricambi promettenti, giovani da coltivare in casa per condurli lentamente e progressivamente, a conquistare (se capaci e ben allenati) il pubblico. Manca molto questo tipo di investimento nella nostra tv e come per la nazionale, paghiamo un prezzo molto alto. Poi la gente, se fate caso, vuole e chiede novità, cambi, proposte nuove e intriganti, insomma, una televisione che si aggiorni e che si muova sul mercato con una certa velocità. Purtroppo, la gente chiede ma poi vede solo e sempre i soliti programmi, nulla che li distragga da quelli che poi preferiscono. Anche Mediaset non è poi così propositiva nelle novità, eppure con i due mostri "mangia share", non manca mai gli appuntamenti e vince alla grande. Allora, non occorre molto per capire che se ci si vuol misurare con Maria e Barbara, non si deve alzare il ponte, ma abbassare il fiume. La Rai a causa del suo ruolo pubblico, non può derogare da un certo comportamento, da un certo stile e  da una proposta che sia in linea con il suo compito istituzionale. Le brave Parodi sono troppo precisine, bravine e soprattutto educate, per  niente sguaiate nella conduzione della "Domenica IN", quindi se la gente preferisce l'altro tipo di conduzione, di ospitate, di argomenti e di personaggi, deve adattarsi a quel target. Sappiamo benissimo che fa gli ascolti e quindi adeguarsi non è peccato, non è facendosi sconfiggere e perdendo pubblico che si vincono le battaglie in tv. Questa televisione è vecchia, si può cambiare ma la gente è sempre quella del buco della serratura, vuole liti, vuole trasgressione, vuol personaggi come il dottor Lemme che si azzuffi con tutti,  gradisce gli schiamazzi, vuole una bella coscia e/o un seno ben esposti, casi triviali e pecorecci da trattare sguaiatamente, insomma vuole ciò che poi passa su Canale 5 tutti i giorni della settimana escluso il sabato.  Se non è possibile imitare la tv becera di Mediaset, bisognerà innovare e cambiare direzione intelligentemente. Sarebbe ciò che occorre oggi, farlo bene per attirare la gente e fare ascolti. Altrimenti e sarebbe veramente l'ottimale, la Rai non sia più dello stato, sia privatizzata e faccia la vera concorrenza. Soli così, noi saremo liberi di scegliere, non pagheremmo una tv detenuta dalla politica e otterremmo una televisione libera di di dire e fare tutte le cazzate che vuole senza piangersi addosso.

 
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