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Messaggi del 10/12/2017

E PERCHE NO?

Post n°2658 pubblicato il 10 Dicembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Immagine articolo: Il salemitano Don Alessandro Palermo è il nuovo Parroco della Chiesa di San Matteo. Ecco il suo percorso



Don Alessandro Palermo, 33 anni parroco della Chiesa San Matteo a Marsala, non ha bisogno di perifrasi e retorica spocchiosa per lanciare una sfida ai suoi amati parrocchiani: "I cellulari sono degli oggetti, dei dispositivi tecnologici, con cui gli esseri umani entrano in comunicazione tra di loro. Aiutano l'uomo a comunicare". Bella scoperta caro Don Alessandro, sappiamo bene come gli orpelli del terzo millennio siano milioni e milioni su tutto il pianeta e nella loro profonda utilità, siano macchine pericolose e non solo per l'uso spropositato che si faccia, ma anche per la salute di chi passi molto, troppo tempo fissando lo schermo dell' IPhone. "Pochissimi conoscono veramente i limiti e i rischi di questo dispositivo e del suo uso. Sono in pochi oggi (soprattutto gli adulti) ad avere una competenza digitale, a fare di un buon uso del proprio cellulare". Insiste il sacerdote e nella sua missione ecclesiastica, ritiene giusto invitare tutti i suoi fedeli parrocchiani a recarsi in chiesa martedì 12 dicembre, vigilia di Santa Lucia, munti dei loro cellulari. Mai sentita una cosa simile: ci sono cartelli su tutti gli ingressi delle chiese, si invita a spegnere i telefonini proprio per non essere disturbati durante le funzioni e i riti sacri, invece come molti possono constatare, capita sempre lo squillo durante la messa e le teste cominciano a girare per lanciare sguardi assassini all'incauto possessore! La domanda rivolta da tutti al parroco è scontata: "Ma perché?". "La società è 'drogata' dal cellulare e allo stesso tempo non è interessata a capire come bisogna usarlo. Ecco perché una benedizione può fare bene, no al cellulare ma a chi lo usa". Ecco spiegato l'arcano, Don Palermo vuole benedire tutti i cellulari e i loro proprietari. Ma che c'entra S. Lucia? "Lucia, già invocata per la protezione della vista e degli occhi, può diventare una speciale guida per un uso corretto dei media digitali. Occorre, infatti, assumere uno sguardo educato che ci permette di fare un uso corretto e positivo dei nostri smartphone e tablet. Ecco perché io li voglio benedire". Beh, lasciatemelo dire: perché non dovrebbero farlo i fedeli della Chiesa di San Matteo? Unica iniziativa del genere, mi sembra una scelta ineccepibile e affidarsi alla grazia della patrona dei non vedenti e/o dei deboli di vista, è un modo come un altro per rendere meno pericoloso uso e abuso della telefonia mobile. Bravo Don Alessandro, ci sono santi protettori per ogni categoria, per ogni attività e un santo della telefonia e della comunicazione digitale, non mi risulta sia stato nominato. Una proposta utile sarebbe indicare il nostro bravo parroco alla santità quando tra un secolo, entrato nelle grazie del Signore, sarà posto come protettore degli smartphone e dei loro fruitori incauti e arrembanti.

 
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