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Messaggi del 04/02/2018

GIUSTIZIERI DI STRADA: ALLARMI! ALLARMI!

Post n°2749 pubblicato il 04 Febbraio 2018 da monellaccio19
 
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E alla fine si è realizzato il grande progetto della destra: visto che non ci pensa nessuno, applichiamo la nostra giustizia diretta, quella della strada, modello "giustiziere della notte" e non ne parliamo più. Non possiamo rimandarli indietro? Non riusciamo  a toglierceli dalle scatole, pazienza, poco alla volta passeremo alle violenza di fatto e li elimineremo tutti. Colpevoli o innocenti non è importante, l'importante è che siano di colore. Luca Traini è un "borderline", però ha assunto come medicina fondamentale i principi che i boss della lega abbiano seminato in tutti questi anni: non ci voleva una sibilla per capire dove saremmo arrivati. Ancora peggio se pensiamo a quanta gente condivida questa misera opera appena iniziata: sono evidentemente della stessa risma di costui che spara all'impazzata solo perché vede...nero!!! Ci siamo, tempo ci è voluto e siam giunti  al limite: sembra che abbiano questo in comune leghisti e grillini: non ci interessa la democrazia, ci interessa procedere con qualunque mezzo e se i leghisti adiscono alle vie di fatto con una "giustizia di massa", i signorini del "Movimento 5 stelle", sono un tantino più eleganti. Questo è l'ordine partito in rete: scoprite tutto il peggio degli avversari e copriteli di merda. Beh se questa è la politica oggi, la democrazia che vogliamo al di là degli scontri dialettici, dei confronti e delle politiche da realizzare, i metodi non ci piacciono e se vogliono arrivare alla guerra civile dove chi mena per primo ha sempre ragione, temo che vinceranno portandoci in un abisso dal quale non ci tireremo più fuori. La destra sta tornando ci dissero tempo addietro e tutti a sorridere perché sembrava una notizia fuori da ogni logica. Ebbene ora ne abbiamo le prove: se lo fa Luca Traini, perché non potrebbero farlo altri che abbiano recepito, assimilato e somatizzato il pensiero della destra populista e giustizialista?

 
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E NIENTE: NON PASSA LO STRANIERO!

Post n°2748 pubblicato il 04 Febbraio 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

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Nel 2015, in un post riferito alle scelte del Ministero della Cultura e del Turismo, espressi un giudizio molto positivo sulle nomine dei venti nuovi direttori indicati per dirigere le nostre gallerie, i nostri musei e i nostri luoghi culturali e d'arte più visitati nel paese. Dieci uomini e dieci donne con una responsabilità enorme sulle spalle: gestire una buona percentuale delle nostre opere note in tutto il mondo. Ancora più felice fui quando appresi che su venti nominati, sette erano stranieri, gli altri tutti italiani.  Finalmente si abbatteva una barriera inutile: l'Europa doveva essere una "nazione" unica e con cittadini liberi di muoversi e di lavorare negli stati della comunità. Un colpo ben assestato quello degli stranieri: ancora oggi sono al lavoro e devo dire che trattasi di professionisti preparati e con curriculum molto prestigiosi. Una scelta che ha pagato non solo per la gestione dei pezzi pregiati a loro affidati, ma soprattutto per i risultati ottenuti sotto il profilo squisitamente turistico: da allora si sono registrati incrementi consistenti sia per il numero di visitatori che per gli incassi. Tutto ciò però, sin dalla loro nomina, portò alle polemiche, alle discussioni di lana caprina e alle solite liti per la provenienza degli otto direttori. Ma come?  I nostri possono andare a lavorare in Europa e gli "europei" non possono venire da noi? Ebbene, per sistemare definitivamente il problema sottoposto ai pareri delle varie commissioni e attenersi alle sentenze, sono occorse: 16 decisioni del Tar e 6 del Consiglio di Stato per definire la situazione e mantenere le scelte fatte;  ora si apprende che ancora una volta, il Consiglio di Stato cambia linea e rimette in gioco la decisione sui direttori stranieri dei musei all’adunanza plenaria. Pasticci all'italiana, tipici salti carpiati e goffi di istituzioni che ballano da sole, incapaci di emettere una sola e solida linea definitivamente. Il ministro Franceschini è molto incazzato e ne ha ben donde: "Molto difficile fare le riforme in Italia, cosa penseranno di noi nel mondo?". E non ha torto il ministro: ha conseguito buoni risultati con le decisioni e i cambi effettuati, i numeri gli danno ragione e la tarantella ballata fino al 2015 che si pensava fosse finita, oggi riparte con il ballo di S. Vito! "Lo stesso Consiglio di Stato, che nell’ultima disposizione si era espresso a favore della possibilità di nominare direttori stranieri, ora cambia posizione e rimette la decisione che riguarda la nomina di Peter Assman, direttore del Palazzo Ducale di Mantova, all’Adunanza plenaria". Insomma, se a suo tempo si è pensato di rimuovere qualche italiano, ci sarà stato un motivo? Azzardo: posto fisso, stipendio assicurato e kemmefrega del museo, della reggia e del bene affidatomi? Ma quando avverrà che 'sto paese non farà ridere alle nostre spalle tutti gli altri paesi che ci stanno davanti, lasciandoci a guidare i rimanenti, quelli del...terzo mondo?

 
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