Creato da: lontano.lontano il 22/01/2008
la poesia, la musica ed il loro contrario.

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C'era una volta il west- Il mio sogno

 

Eravamo nel 1968 ed io
dodicenne mi guardavo intorno
per capire cosa stessi cercando,
cosa volessi ma soprattutto,
chi fossi.
Un adolescente che vedeva
intorno a sè un mondo
cambiare, forse in maniera
troppo rapida per capire, forse
in maniera troppo lenta per i
sogni che si hanno in mente a
quell'età.
Un mondo nuovo arrivato
addosso, che portava
con sè nuove parole, nuove
mode, nuova musica.
Ascoltavo come tutti in quegli
anni la prima radio "libera",
quella Radio Montecarlo che
si faceva preferire ai canali
Rai a cui per forza di cose
eravamo legati.
Ricordo tutte le canzonette
dell'epoca e non mi vergogno
nel dire che molte non mi
dispiacciono neppure ora.
Arrivavano i primi complessi
stranieri di una certa
importanza e i compagni
di scuola si buttavano a
comprare i loro dischi.
Io continuavo ad ascoltare
tutto ciò ma li ascoltavo solo,
non li sentivo, non mi
riconoscevo, nulla era ciò
che stavo cercando, ero solo
sballottato da sonorità che
non mi prendevano e poco
mi appassionavano.
Un giorno mi capita di
ascoltare questo tema, per
caso arrivato fino a me, una
musica che mi ha attirato a sè
o per meglio dire mi ha
attirato a me, una musica che
è stata lo specchio della mia
anima, una musica che è
diventata mia proprio come
io diventavo suo.
Non sapevo da dove venisse,
non immaginavo neppure fosse
una colonna sonora, non
sapevo dove andarla a ritrovare.
L'ho cercata, l'ho scovata ed è
con me da quarant'anni, non
potrei fare a meno di lei perchè
perderei la parte migliore di me,
sarebbe come specchiarsi e non
vedersi, sarebbe come mangiare
e non nutrirsi, sarebbe come
vivere senza pensare.
Io per mia natura non sono
geloso, perchè penso che la
gelosia, in fondo, non sia che
la nostra insicurezza che ci
fà credere di non esser
all'altezza di sostenere una
comparazione con qualcuno
che, diamo già per scontato,
esser meglio di noi.
Lo sono però verso questa
musica che sento mia e solo
mia e non mi fà molto piacere
se altri mi dicono di
riconoscersi in lei, sarebbe come
vedere all'improvviso spuntare
un nostro replicante mentre fino
ad oggi credevamo di essere unici.
La capisco e lei mi capisce, mi
prende per mano e mi porta in
posti tranquilli, mi asciuga
gli occhi dalle lacrime
dopo averli bagnati,
così senza neppure un perchè,
mi stringe forte la gola
togliendomi quasi il respiro,
facendomi male ma
riportandomi in vita.
Chi mi vede quando sto con lei
mi dice che cambio espressione,
che mi perdo in un mondo
lontano, che trattengo,
senza riuscirci, un'emozione che
raramente mi capita di avere.
E' vero, e non chiedetemi perchè,
non saprei rispondere,
non si motivano le sensazioni,
non si riescono a spiegare
i tumulti del cuore,
non si sà nulla degli
sconvolgimenti dell'anima,
non si razionalizza l'amore.
Una dolcezza infinita che
mi prende la mente e
se la porta con sè e non sono
più io, proprio quando sono
più io che mai,
mentre io divento lei e
lei diventa me, uniti in un sogno
che finirà solo quando
non avrò più la forza per sognare.

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

 

 

Io sono qua

Post n°454 pubblicato il 02 Luglio 2022 da lontano.lontano
 

Io sono qua e tutto è strano intorno a me
è una realtà
che un senso logico non ha più
Io sono qua coi miei 'perché'
mettendo in dubbio quello che
per tutti gli altri è il credo assoluto.
Io sono qua in questo mondo da me lontano
dove non c'è neppure un po' di verità ma solo falsità.
Io sono quae vedo ciò che altri non riescono a veder
per ideologia, interesse o paura.
Io sono qua con tutto contro ma con te
in un'altra realtà che presto un giorno
si vivrà e non tradirà.
Io sono qua e tu accanto a me
in questa vita o nell'altra se verrà
sarò con te.

 

 
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Non so perché

Post n°455 pubblicato il 01 Agosto 2022 da lontano.lontano
 

Sai ch'io non so perchè sto con te
un motivo non ce l'ho una logica non c'è
con te senza un perchè
ma qualcosa c'è che non so capir cos'è.
Strano, può anche sembrar
ma giusto è così
la razionalità un limite è già
tu sei tutto ciò che ho
e per star con te altre ragioni non ho.
Se c'è ch'invece lo sa
ben presto capirà che finito tutto è già
perché non si può
l'amore analizzare il bene calcolare
e la magia svelare
ciò, non accade a me
che mai saprò perchè io sto  con te.

 

 
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In questo giorno.

Post n°456 pubblicato il 28 Agosto 2022 da lontano.lontano
 

Qui, tu sei qui
ora qui, di fronte a me
io guardo te
e ancor non so se vero è.
Troppo tempo abbiamo aspettato
e nell'attesa immaginato
senza riuscire a immaginare
questo giorno, in cui sei qui
insieme a me
con la voce che non c'è,
con gli occhi che brillan di pioggia
sol perché sei qui, tu qui
Mano dentro la tua
labbra a un centimetro da te,
ho davanti a me quel sorriso che sognai,
un nodo stretto dentro la gola
fa del sorriso una parola
che restava li da sola senza te...
ma sei qui...

 

 

 
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Che senso ha.

Post n°457 pubblicato il 24 Settembre 2022 da lontano.lontano
 


Che senso ha questa realtà
inventata da schiavo ti fa
e condannato sei all'infelicità
credendo che, la tua, sia libertà.
Che senso ha il tuo rimandare
dir ch'è domani che, forse, vivrai
dimenticandoti che
il passato certo è ma, oltre l'ipotesi,
il futuro mai non va.
Che senso ha lasciare lei
per un'incomprensione o stupidità
e non sarà una lacrima su una fotografia
che, per magia, te la riporterà.
Dovessi perderti anche un solo attimo
questa mia vita
un senso non avrebbe più.

 

 
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Sopra le nuvole.

Post n°458 pubblicato il 30 Ottobre 2022 da lontano.lontano
 


Che cosa c'è oltre quello che posso veder
e neppure ho la certezza di quello che so.
tempo è che non debba crederci più
non accetto più menzogne ipocrite.
Se guardo su, oltre e più in là,
non so che c'è oltre quel blu,
forse, è là dove i sogni vanno a nascondersi
là dove un dì andrai a riprenderli,
là dove tutto sarà possibile.
La realtà lassù saranno le favole,
più non penserai all'incredibile
là nel mondo sopra le nuvole.

 
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Il tuo rimpianto.

Post n°459 pubblicato il 01 Dicembre 2022 da lontano.lontano
 

 

Passa il tempo sul tuo tormento, sul disincanto,
sei sgomento per quel momento di fatalità,
Ed è rimpianto.
Culla il vento quel desiderio,
quel tuo sogno infranto,
spazza il vento quella tua idea di felicità.
Non ti serve guardarti dentro
per non capire,
se fu paura o se il coraggio fu ancor di più.
Nella vita, certo, è importante
avere accanto la persona
ch'è quella giusta, quella per te
ma è vitale, per te essenziale,
che la sbagliata
mai non riesca ad incontrarti a imbattersi in te
sulla tua strada.

 
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Inconsciamente tu

Post n°460 pubblicato il 01 Gennaio 2023 da lontano.lontano
 


Ora che sei qui, qui accanto a me,
sembra che sia normalità.
Di incontrare te ormai non ci pensavo più,
ho cercata te per una vita, inconsciamente,
sapevo che saresti stata tu per me
ma non sapevo che tu fossi tu
tu che non eri solo un sogno della mente
ma di più, molto più, eri tu
Avermi li, li accanto a te
mai sarà per me normalità.
Ora che ho te non ho da chiedere di più,
hai dato un volto a quel mio sogno di una vita,
è tua la voce che silenzio era per me
All'improvviso tu senza un perché
prendi possesso di quel posto che la vita ha dato a te
senza mai  dirlo a te.
Ma ti aspettava lì da sempre

 
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Per non dimenticare.

Post n°461 pubblicato il 28 Gennaio 2023 da lontano.lontano
Foto di lontano.lontano

E' bello, comodo, rende bene e rende buoni fare i buonisti ipocriti e retorici.
Porta consensi dare del fascista a chi la pensa diversamente, attribuendo loro la colpa di esserlo.
Essere democratici e libertari quando si chiedono i diritti che ci convengono è cosa buona e giusta ma diventa cosa orrenda se tale richiesta è avanzata da coloro ai quali si vogliono negare anche quelli elementari che sono intrinsechi alla persona in quanto tale.
E' giustissimo ricordare la violenza, i soprusi e il procedere nazista, a patto che non si vogliano forzatamente dimenticare quelli che al regime fa comodo ignorare.

                                          *****

Campi di sterminio per chi non si vaccina 
Giuseppe Gigantino – cardiologo
Mi divertirei a vederli morire come mosche
Andrea Scanzi – giornalista
Se fosse per me costruirei anche due camere a gas
Marianna Rubino – medico
I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori
Sebastiano Messina – giornalista
Vagoni separati per non vaccinati  -Mauro Felicori – assessore
Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile
Stefano Feltri – giornalista
I no vax fuori dai luoghi pubblici -Eugenio Giani – Pres. Reg. Toscana
Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo
Angelo Giovannini – sindaco di Bomporto
Stiamo aspettando che i no vax si estinguano da soli
Paolo Guzzanti – giornalista
Verranno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci
Roberto Burioni – virologo.
Non chiamateli no vax, chiamateli col loro nome: delinquenti
Alessia Morani – deputato
Vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondoSelvaggia Lucarelli – giornalista
I rider devono sputare nel loro cibo.   -David Parenzo – giornalista
I loro inviti a non vaccinarsi sono inviti a morire.
Mario Draghi – Presidente del Consiglio
Gli metterò le sonde necessarie nei soliti posti, lo farò con un pizzico di piacere in più.    -Cesare Manzini – infermiere
Gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla   -Francesca Bertellotti – infermiera
Provo un pesante odio verso i no vax    -J-Ax – cantante
Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina
Carlotta Saporetti – infermiera
Non siete vaccinati? Toglietevi dal ca**o!
Stefano Bonaccini – Presidente Regione Emilia Romagna
Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il governo ruandese ha sterminato i tutsi -Alfredo Faieta – giornalista
Il greenpass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli                -Renato Brunetta – ministro
E’ giusto lasciarli morire per strada  -Umberto Tognolli – medico
Prego Dio affinché i non vaccinati si infettino tra loro e muoiano velocemente   -Giovanni Spano – vicesindaco
Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro   -Filippo Maioli – medico
Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo
Giuliano Cazzola – giornalista
Mandategli i Carabinieri a casa    -  Luca Telese – giornalista
Gli renderemo la vita difficile, sono pericolosi
Piepaolo Sileri – Viceministro
E’ possibile porre a loro carico una parte delle spese mediche, perché colpevoli di non essersi vaccinati -Sabino Cassese – costituzionalista
Non sarà bello augurare la morte, ma qualcuno sentirà la mancanza dei novax?    -Laura Cesaretti – giornalista
Se arrivi in ospedale positivo, il Covid ti sembrerà una spa rispetto a quello che ti farò io   -Vania Zavater – infermiera
I novax sono i nostri talebani - Giovanni Toti – pres regione Liguria
Sono dei criminali, vanno perseguitati come si fa con i mafiosi
Matteo Bassetti – infettivologo

 
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Qui nel cuore

Post n°462 pubblicato il 01 Febbraio 2023 da lontano.lontano
 

Se tu hai nel cuore
un po' di me
lo sai dire che cos'è?
Io qui nel cuore
da sempre ho te
e tu si, sai che cos'è

 

 
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Fermati.

Post n°463 pubblicato il 01 Marzo 2023 da lontano.lontano
 

Fermati,
ferma la fretta ch'è padrona ormai di te.
Ferma quell'ansia che ti schianta già,
ferma l'affanno che ti da
una corsa folle senza pietà.
Fermati,
consuma il tempo questa tua velocità,
consuma un giorno che non tornerà,
ti perdi il sole, al tramonto già,
e dentro il sonno la luna andrà.
Tu non puoi farti strozzare dal senso d'inutilità,
dai sensi di colpa che crea una società,
che accetta soltanto, se in grado sei,
di poter dare produttività.
Fermati,
stringimi più forte, abbracciami,
non possiamo perdere un attimo di più,
stringimi...

 

 
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Il terzo tempo.

Post n°464 pubblicato il 13 Marzo 2023 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

Se c'è qualcuno, anche se non appassionato di calcio, che abbia, almeno per una volta ascoltata una telecronaca di una partita, avrà sentito di certo la locuzione 'terzo tempo'.
E cos'è allora e cosa intendono dire quando abusano di questa, che potrebbe essere la figura retorica di qualcosa che non esiste?
Si sente citare a proposito di un calciatore che, in elevazione, colpisce il pallone con la testa.
Ma perché per descrivere un'azione tanto semplice, quasi automatica, elementare in questa pratica, si usa definirla 'terzo tempo'?
Non lo so e me lo posso spiegare soltanto con l'insipienza di pseudo intenditori di calcio che coniano neologismi
'ad minchiam' per apparire i nuovi depositari del calcistico verbo.
Nel calcio esistono due tempi di gioco, ognuno di 45 minuti, in certe occasioni la partita potrebbe pure allungarsi di eventuali altri minuti ma codeste estensioni temporali prendono il nome di tempi supplementari, e sono altri due da 15 minuti, di terzi tempi non si parla.
E non se ne parla neppure se l'arbitro prolunga la partita, sia nel primo che nel secondo tempo regolamentare, se ci sono state delle perdite di tempo oggettive.
Un pallone che arriva alto, quando viene colpito è un'unica azione, non è divisa in tempi perché se così fosse, si dovrebbe definire primo tempo il movimento del calciare, secondo tempo la traiettoria aerea della palla e terzo tempo il colpo ma, in assenza di tali precedenti definizioni non ha senso l'ultima.
Probabilmente, chi parla al microfono pensa di essere un fenomeno, contando sul fatto che chi ascolta crede davvero di avere a che fare con uno che ne sa e dal quale si possa imparare qualcosa.
Mi chiedo cosa si possa imparare, se non la cialtroneria, da chi non usa la logica quando crede di stupire degli ascoltatori che ritiene dei sempliciotti.
Un calciatore in una fase di gioco può 'prendere il tempo' ad un avversario ma questo significa anticiparlo, o sovrastarlo o essere più rapido nel movimento ma tali azioni mai possono essere sinonimi di 'terzo tempo'.
Io potrei essere più credibile se inventassi il neologismo: 'Domenedì' che potrebbe essere il lasso di tempo che intercorre tra la domenica ed il lunedì e non sarebbe illogico esistendo di fatto i due giorni, essendo loro bene identificabili mentre non sono identificabili i tempi antecedenti il terzo in questione.
E' di moda dire o fare qualcosa senza chiedersi cosa si sta concretamente dicendo o facendo.
Un esempio ci viene dalla parola 'locdaun' che tutti hanno usato con ilare civetteria, in realtà ha questa etimologia
dall'angloamericano 'lockdown' confinamento di prigionieri nelle loro celle per un periodo prolungato di tempo, solitamente come misura di sicurezza a seguito di disordini; il momento in cui tale confinamento inizia.
Le parole hanno un valore ed un ben preciso significato, altrimenti sarebbero inutili, per cui dovrebbero essere usate con precisione ed oculatezza e non buttate a caso in attesa di aver qualcosa da dire.

 

 
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E' tutto un sogno

Post n°465 pubblicato il 01 Aprile 2023 da lontano.lontano
 



So che c'è qualcosa di più,
so che c'è un mistero lassù.
Della luna tu vedi solo quel lato li
ma non sai, in quell'oscuro che c'è.
Son certo che un pezzo di mondo
sia nel bianco gelo nascosto a te.
Un sogno, forse, è questa realtà,
forse, ciò ch'è stato già è quel che sarà.
Fantascienza è oggi la realtà,
tu vivi la virtualità.
Ma tu non lo sai
e non lo hai mai saputo tu.
Un mistero è la vita per me,
solo un sogno, è vero
e sei tu.

 
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La colpa di un errore.

Post n°466 pubblicato il 13 Luglio 2023 da lontano.lontano
 


So che non servirà buttarsi nei 'perché?'
farsi del male inutilmente
sapendo che all'errore non si rimedia più.
Aver trovata lei,
comodo dire che solo sfortuna è,
tanto da avere un alibi.
Vorrei trovare chi di questo colpa ha,
una stregoneria,
un sortilegio o un diavolo.
Vorrei capire se dietro un progetto c'è,
chi ha architettato questa missione
che non ho scelta
ma, finchè son vivo, compiere dovrò.
Ho cercati tutti i 'se'
e ne ho aggiunto poi, qualcun altro in più
ma nella vita, aggrapparsi ai 'se'
è aver rimorsi inutili.
L'amara verità è che, escluso me,
nessuno colpa ha
se sono stato ingenuo e stupido.
L'errore è stato solo mio e caro lo pago già,
troppo ho sbagliato, ne son cosciente
e posso solo rimpiangere
e avercela con me,
solo con me.


 
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Io vorrei esserci-

Post n°467 pubblicato il 04 Settembre 2023 da lontano.lontano
 


Io vorrei esserci
quando il mio numero muto sarà,
vederti attendere quel poco che
basta per chiederti:
'Dove sarà'?
Io vorrei esserci
quando più tardi tu riproverai
e oltre il ragionevole il silenzio andrà
e lui qualcosa in più dirti saprà.
Io vorrei esser li
e sorridere con te e con dolce crudeltà
la tua mente indietro va
al tempo che hai vissuto con me,
e in gola non va giù il tuo caffè.
Io vorrei esserci
come con te così non stetti mai
e anche se tu da li non mi vedrai
tu di sorridermi, non smetter mai.

 

 

 
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Ninna nanna per te

Post n°468 pubblicato il 13 Ottobre 2023 da lontano.lontano
 


Canta stanotte la luna,
una ninna nanna per te,
a te che hai gli occhi socchiusi
e pensi a chi è lontana da te.

In questa notte di stelle,
vedi il suo sorriso lassù,
è con te in ogni tuo istante
e ti manca ogni giorno di più.

Sai che saresti felice,
se avessi lei accanto a te,
basta guardarla negli occhi
e tutto il resto non c'è.

Ora con lei ti addormenti
sognando di averla con te,
la sogni come ogni notte,
fino a che si avvererà.

 
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Improvvisamente

Post n°469 pubblicato il 20 Ottobre 2023 da lontano.lontano
 


In tutto ciò che mi circonda
c'è qualcosa di te,
forse è un gioco della mente
o perché il cuore è da te,
quella parte che mi manca
sono certo che sei tu,
so che non potrò più stare solo senza di te.
Improvvisamente,
ti sei inciampata, casualmente, nella mia vita.
Improvvisamente,
tu l'hai stravolta
e non mi sono accorto di niente.
Improvvisamente,
se non ti ho accanto tutto diventa meno di niente.
E non basta il soleper riscaldare un cuore
solo freddo e dolente.
Inesorabilmente,
sei diventata, fatalmente, la sola importante
e rimpiango solamente
il passato che non ti fece il mio presente.
Il tuo sguardo, dolcemente,
si perde nei miei occhi, costantemente,
e ringrazio questa vita
di un amore nato, improvvisamente.

 

 
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Post n°470 pubblicato il 27 Dicembre 2023 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

Quanto fa tre per zero o, per meglio dire, un qualsiasi numero moltiplicato per zero?
Risposta banale?
Si, pare una risposta banale perché ci hanno insegnato che la risposta è sempre zero.
Ma quando ce lo hanno insegnato, ci hanno avvertito che si tratta di una convenzione e non il frutto di un ragionamento?
Cos'è allora una convenzione?
Diamo un'occhiata al vocabolario che recita: 'R
egola di comportamento in società generalmente accettata in un determinato contesto storico, sociale o geografico.
Contratto, accordi tra due o più persone o enti'.
Diciamo quindi che si da per buona una tesi per rendere più facili le cose, imponendo una regola per motivi di comodità,
Il problema consiste nel fatto che, se non ci dicono le cose come stanno, noi non sappiamo la verità ma, quel che è anche peggio è che crediamo verità una bugia.
E' evidente, pertanto, che una convenzione sia la copertura di una bugia, il risultato esatto di un problema non risolto, una decisione presa colà dove si puote ed osservata colà dove si deve.
Se ci riflettiamo, ci accorgiamo che ricorrere a tale Machiavellico sistema non è cosa per nulla inconsueta, pensate, infatti, alle problematiche legate alla concezione del tempo.
Cosa sia il tempo, se esista oppure no, se sia lineare o circolare, se sia soggettivo o oggettivo, nessuno lo sa.
Eppure è stato ingabbiato in regole inesistenti ma convenzionalmente accettate.
Pertanto, un anno conta trecentosessantacinque giorni che però diventano trecentosessantasei ogni quattro e i dodici mesi sono un po' di ventotto, di trenta, di trentuno e, come detto sopra, a volte di ventinove.
Non parliamo dei calendari, dell'ora solare o legale e di altre storture legate al tema.
E tutto questo casino perché?
Perché è tutto creato artificialmente per dare una regola ad un qualcosa che regole non ha.
Tre per zero uguale a zero è la stessa cosa per cui, se diamo una risposta diversa da questa, saremo considerati ignoranti nel migliore dei casi e fuori di testa in tutti gli altri.
Forse, sarebbe meglio allora rispondere che per convenzione e per facilità di calcolo fa zero ma non per la logica.
Sarebbe buona cosa non dimenticare e non negare quella logica che, a mio parere, dovrebbe essere elemento primario della vita umana, fatti salvi i sentimenti.
Di quelli però è meglio non far cenno ora per non confondere la mente in più considerazioni.
Torniamo, quindi, alla logica numerica dandole la dignità che merita.
Se io ho tre cose di qualsivoglia natura e le moltiplico per zero, ovvero non le moltiplico, le sopracitate, mi restano o spariscono nel nulla?
Non possono certo svanire in una dimensione parallela se non compio nessuna azione su di esse, motivo per il quale ogni cosa che ho resterà tale, come tale resta ogni numero che per zero deve essere moltiplicato.
Esattamente come se dicessi tre più zero o tre meno zero, non esistono cose che detratte di niente o, aggiunte di niente, potranno mai diventare niente.
So perfettamente che ognuno di voi dirà che non ha nessuna importanza il mio ragionamento se alla prova di un calcolo non ha valore.
Forse sarà così ma, provate a pensare con la mente un po' più aperta a cosa comporta l'accettazione di una metodica utilitaristica.
Cosa c'è dietro a quella 'convenzione' non citata che, nel silenzio, fa passare una cosa illogicamente falsa per vera?
Per convenzione, quindi, si possono attribuire dei marchi di infamia o di santità a chiunque, siano esse persone, istituzioni, associazioni di vario genere o di un qualsiasi fatto della vita.
Per convenzione, pertanto, la legge è uguale per tutti, la magistratura è infallibile quanto la chiesa e la scienza, la stampa e l'informazione incarnano la verità informando con deontologica correttezza e, sempre convenzionalmente, chi ci governa lo fa sempre per il nostro bene.
Volete altri esempi?
Osservate con spirito critico la società in cui viviamo, disinnescando la manipolazione ideologica a cui siete stati, per convenzione, sottoposti e traeteli da soli, non vi sarà difficile, in fondo, basta non dare nulla per scontato e coltivare qualche dubbio in più.
Per tutto ciò è importante pensare che tre per zero non faccia zero, e chissenefrega se la calcolatrice col suo uso lo impone.
La calcolatrice è una macchina, è intelligenza artificiale per cui, accetta di buon grado una convenzione che si scontra con la logica.
Voi non dovreste accettare e dare tutto per scontato perchè in questo mondo, e forse neppure negli altri, nulla può darsi per scontato perchè nulla è come appare e tutto potrebbe esser sempre il contrario di tutto.

 

 
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Influenzabili, influenzati.

Post n°471 pubblicato il 11 Gennaio 2024 da lontano.lontano
Foto di lontano.lontano

Non tragga in inganno il titolo; non voglio trattare di chi è affetto dalla malattia stagionale ma, di chi soffre di una sindrome ben peggiore, ovvero, quella di farsi influenzare dagli influenzer.
A proposito, vi sarete già accorti che io la lingua inglese la scrivo come la pronuncio, per due motivi.
Il primo è in spregio di un idioma imposto con la forza delle armi ed, in secondo luogo perché la gran parte di voi, usa le parole anglofone per moda o per pigrizia ma senza avere la minima conoscenza della materia.
Per dirla in maniera pratica, buttate qua e la un 'uicchend' o un 'allouin' ma non sapete certo tradurre mezza pagina di Scecspir.
Già che ci siamo, qualche riga di spiegazione di ciò che ho scritto sopra, nonostante sia cosciente che la lunghezza della lettura vada oltre la soglia di attenzione del lettore.
L'Italia, penso sia giusto dirlo e ammetterlo, ha persa la seconda guerra mondiale, motivo per il quale, essendo un Paese sconfitto è sottomessa ai Paesi vincitori.
In pratica è una colonia Anglo Americana, per cui ha un'autonomia politica e decisionale inesistente.
Ne consegue che la lingua, le usanze, il modo di vivere e di pensare diverrà quello imposto dal 'padrone'.
Erroneamente, pensiamo di essere emancipati se parliamo straniero, crediamo di essere moderni e cittadini del mondo, pensiamo di mostrare il nostro marchio di superiorità mentre, facendo così, mostriamo solamente un provincialismo da schiavi.
Il secondo motivo è che abbiamo una lingua straordinaria con la quale poter spiegare tutto e tradurre persino le emozioni, mi chiedo perché parlarne un'altra che non spiega ma, come la sineddoche, utilizza una parola ad minchiam per descrivere il tutto.
Se vi dico 'maus' avete compreso il mio ragionamento.
Fatta questa precisazione-sfogo, torniamo a quel lavoro dorato che la nostra gioventù vorrebbe svolgere: L''influenzer.
Fare i soldi in maniera facile, facendo la bella vita, senza sforzi e sacrifici a chi non piacerebbe?
Posso comprendere questo modo di pensare e chi vorrebbe metterlo in pratica, capisco molto di meno coloro che cedono la loro vita a chi trae profitto nell'influenzarla.
Il mondo è duale per cui non esisterebbero i furbi se non ci fossero i fessi, ed entrambi, nella fattispecie, sono la parte malata della società.
E' mai possibile essere indotti a vivere come ci mostrano dei personaggi di dubbio valore e di scarse capacità?
Ho il dubbio che nella mente delle persone sia stato modificato qualcosa che ha azzerato la capacità della gestione del libero arbitrio mortificandolo nella spersonalizzazione.
Riflettete un attimo, è normale che possa esistere un ruolo, una professione specifica, un affare economico che abbia come fine quello di influenzare la massa?
Potrebbe avvenire in maniera spontanea, quello è ammissibile, si pensi ad una corrente filosofica, ad una scuola di pensiero o artistica ma non è razionalmente ipotizzabile, invece, che sia codificato in una mansione.
E' automatico, pertanto, pensare che l'attrazione mentale umana sia rivolta ad individui dotati di pregi e virtù difficilmente eguagliabili, e da qui il desiderio di prender da loro spunto, in mancanza di possibilità di imitazione.
Non è logico pensare, invece, che siano divinizzati personaggi senza capacità, senza eccellenze, culturalmente inadeguati e messi così male da proporsi soltanto come modello negativo.
La manipolazione mentale è un metodo politico; chi condiziona e inquadra la massa si garantisce il potere ed esiste da sempre ma è più colpevole cadere in questo tranello che metterlo in opera.
Non possiamo pensare che i dominanti siano onesti e puliti al punto di garantirci moralità ed etica, siamo noi che dobbiamo avere per noi stessi un rispetto tale da non cedere ai loro raggiri.
In chiusura, un invito che non vuole influenzarvi, diffidate di parole straniere che mistificano la realtà addolcendola nascondendo la parte negativa intrinseca.
'Influenzer' traducetelo in italiano con: 'Personaggio che manipola la vostra mente inibendo la vostra capacità raziocinante'.
In ultima analisi: Ascoltate il pensiero di tutti ma non fatevi portare via il vostro da nessuno.

 

 
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La scimmia e il sorcio.

Post n°472 pubblicato il 23 Gennaio 2024 da lontano.lontano
Foto di lontano.lontano

Non vi avranno certamente risparmiati dal notiziarvi della nuova levata di scudi contro le offese rivolte a personaggi di primo piano.
Vi risparmio la cronaca dell'avvenimento perché non è un fatto nuovo; è uno dei tanti che sono già avvenuti e uno dei tanti che, fatalmente, continueranno ad avvenire.
Mi preme soltanto farvi riflettere circa la prospettiva dalla quale si vedono le cose che accadono, e parlo delle stesse cose e non diversa specie e diversa tipologia.
E' un insulto imperdonabile, un affronto che lede la dignità, un'offesa che non può passare inosservata e, con la massima severità punita se una persona è qualificata come 'scimmia' ma è del tutto lecito se, invece, altre persone sono qualificate 'sorci'
, 'maiali' o indicate quali sostanze di varia natura, diciamo, non propriamente pregiata.
Un maiale è meglio di una scimmia e una scimmia è peggio di un sorcio o di una poltiglia verde?
Non trovate che qualcosa non vada nell'interpretazione delle vicende che hanno dato luogo a quell'elenco di parole in libertà?
A me pare che se ad uno che sta giocando e, per giocare a quel gioco che erroneamente è definito lavoro è pagato con tanti bei soldini, viene apostrofato 'scimmia' non sia una cosa di gravità tale da farne una vittima e, cerchiamo di capire perché.
Per essere al posto di quel signore ognuno di noi farebbe qualsiasi cosa, prima di tutto perché siamo spinti da un'innata passione ed in secondo luogo perché, diciamo che, ci siano mestieri molto più duri ed infinitamente meno retribuiti.
In quelle somme che noi, facenti parte di un mondo diverso, non riusciremmo neppure ad immaginare, sono comprese anche delle piccole contrarietà legate al comportamento degli spettatori.
Nelle arene sportive le parole colorite hanno la loro sede naturale e, chi le frequenta dagli spalti le dice, mentre chi calca il terreno dello scontro le ascolta, da sempre.
E' inutile fare del moralismo e del perbenismo che mira a designare il soggetto quale persona illuminata e di classe superiore, affermando che non sia lecito che ciò possa e debba accadere.
Costoro non vogliono che accada ed, in ragione di questo intraprendono crociate, organizzano manifestazioni in ogni ambito affinché tale fenomeno non debba ripetersi.
Inutile, perché esiste l'emulazione che reitera le cose negative in maniera direttamente proporzionale a quanto viene divulgata.
Però, c'è un però..... quelle stesse persone non fiatano, se non per plaudire, coloro i quali si scagliano verbalmente contro categorie umane diversamente baciate dalla sorte.
Per cui non si può dire 'scimmia' a dei miliardari ma si possono insultare, minacciare, odiare dei poveri cristi per i quali il lavoro è cosa che nulla ha a che fare col gioco.
Chi non ha aderito alla campagna del suicidio assistito, pertanto, è diventato un sorcio e peggio, se si può ma, nessuno ha ritenuto offensivo il paragone con tale animale.
Andava bene tutto, tre anni fa, le offese peggiori, le maledizioni scagliate in diretta e il disprezzo via satellite, tutto si poteva dire e tutto si poteva fare.
Nessuno, pertanto, si è dato una ditata di colore sul viso, nessuno si è inginocchiato sul prato verde, nessuno ha scritto uno striscione e nessuno ha acceso una candela in segno di protesta.
Non era il caso perché, un popolo di schiavi doveva obbedire e chi ha avuto l'ardire di non prostrarsi al divin potere era da insultare pesantemente prima e da, severamente punire dopo.
Non era prevista una situazione diversa, per cui, 'maiale', 'lurido sorcio' e 'untore bastardo' era solo un modo per indicare chi causa dell'imprevisto è stato e non un offesa.
'Scimmia' ad un miliardario, invece, non si può dire, nonostante sia cosa prevista dalla logica della competizione, ed è un insulto perchè essere una scimmia, pare sia peggio che essere un sorcio ma, non ditelo alle scimmie perchè potreste essere mandati affanculo voi, il sorcio e pure il miliardario.

 

 
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8 Marzo

Post n°473 pubblicato il 09 Marzo 2024 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

In un mondo capovolto, in questa società malata
dove un uomo è costretto a vergognarsi di esserlo,
dove solo chi è fluido, transgender o LGBTCVGVFC
ha diritto di cittadinanza ed approvazione,
dove la mamma è il compagno del papà;
non è anacronistico o del tutto fuoriluogo,
parlare ancora di Festa della Donna?

 
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