Qualche giorno, fa avrete compiuta l'operazione che, ogni anno, in questo periodo, eseguite.
Avrete sostituito il calendario dei dodici mesi appena trascorsi con quello di questi appena iniziati.
Fino al Gennaio scorso, ho fatta esattamente la stessa cosa.
Quest'anno, invece, ho tolti, si, i dodici mesi vecchi, ma li ho sostituiti con un un'unica pagina, una sola scritta, senza numeri, senza colonne, senza nulla, se non una dicitura: “Oggi”.
E' un calendario anomalo ma ritengo che sia l'unico esatto.
Quello che, con tanta indifferenza usiamo, altro non è, che una delle tante prese in giro di questo strano mondo e di questa menzognera civiltà, un qualcosa che si usa per convenzione e non per assoluta convinzione.
Voi avrete attaccato al muro i dodici mesi dell'anno 2017 ma da dove è uscito questo calcolo?
L'esistenza umana risale a soli 2017 anni?
Cosa è finito e cosa è cominciato 2017 anni fa?
Se scrivessimo un altro numero, magari a 5 o 6 cifre, cambierebbe qualcosa?
Io ho appeso al muro il calendario esatto, non ci sono voluti calcoli a posteriori per determinarlo, non è frutto di aggiustamenti o improbabili teorie, “Oggi” è “Oggi”, è incontrovertibile ed incontestabile.
Lasciandolo appeso al muro, qualunque cosa accada, io lo guarderò e saprò con esattezza assoluta quando si è verificata ….. oggi.
“Oggi” nevicherà o ci sarà il sole più splendente, oggi uscirò di casa o non metterò il naso fuori, oggi sarà con me una gioia o una tristezza, è oggi che sarà il giorno del tutto o il giorno del nulla, non è stato ieri, non sarà domani, perché, se ci fosse un domani, nient'altro sarebbe che un “Oggi”
E' un calendario che rimarrà appeso li, immutabile nel tempo, mentre tutto intorno a lui potrà cambiare.
Già il tempo! Quella cosa indefinita e, probabilmente indefinibile, che scorre su tutto, tranne che su una pagina appesa ad un muro.
L'”Oggi” si contrappone al tempo, lo ignora e lo deride; prescinde da lui, anche se si fermasse, ciò avverrebbe, in quel ”Oggi” che resta immutabile.
Ogni mattina, guardando il calendario, saprò che è “Oggi” la data importante, è oggi che dovrò fare ciò che, per distrazione o incuria, ancora non ho fatto, oggi, non “domani” perché non esiste quella pagina li.
Un mio amico mi ha detto: “Io non vivo più alla giornata, vivo alle mezza giornata” ed ha ragione, perché persino l'imminente è fatto di precarietà.
Non esiste il domani nei fatti, è solo un'ipotesi fortunata, se si verificherà, è l'incertezza assoluta che si scontra con l'incerta certezza dell'attuale momento.
E' un calendario che sopravviverà a me e ad ognuno di voi; quando non potremo più guardarlo, qualcuno, certamente, lo farà.
In quella data, in quel'”Oggi”, qualcosa finirà e qualcosa inizierà, come sempre è stato e come, probabilmente, sempre sarà.
Dodici mesi passano in fretta e tra 358 giorni toglierete dal muro l'elenco vecchio per sostituirlo col nuovo, come avete sempre fatto.
Dandogli un'ultima occhiata, prima di metterlo nell'apposito contenitore, forse, penserete che, quei numerini e quelle scritte non hanno avuto molto significato per voi, beh, probabilmente, non vi siete resi conto che non stavate solo cancellanto dei numeretti ma, quell'”Oggi” che non avete vissuto credendo di avere tutto il tempo per viverlo domani.
Siete ancora in tempo affinché non si concretizzi tutto ciò; non concentratevi troppo su tutte quelle date, il giorno che conta, quello importante, guardatelo è scritto chiaro li sul calendario: “Oggi”.
Inviato da: Faitù
il 09/03/2024 alle 17:43
Inviato da: Faitù
il 09/03/2024 alle 13:22
Inviato da: lontano.lontano
il 23/01/2024 alle 11:36
Inviato da: cassetta2
il 23/01/2024 alle 09:24
Inviato da: Faitù
il 13/01/2024 alle 14:41