Il 21 Luglio 1969 l’uomo metteva piede sulla luna, oppure no, fingeva solo di farlo. Non ricordo la diretta televisiva dopo una certa ora, non son stato sveglio tutta la notte per seguirla, ma anche l’avessi fatto non sarei certo stato in grado di capire se si trattasse di un colossale evento o di una colossale presa per la parte destinata all’introduzione delle supposte.
Quarant’anni non son stati sufficienti per dare risposte inequivocabili a tesi contrapposte che hanno pari dignità solo nella falsità.
Qualcuno ha barato e sta barando ancora, qualcuno ha mentito e non ci pensa nemmeno a confessare il misfatto, lasciando l’intera umanità nel dubbio che come sempre fa più male di una pur dolorosa ammissione.
Non starò qui a portare le prove dell’una e dell’altra teoria, basta girare per internet e troverete di tutto, ciò che mi preme è sottolineare il trattamento al quale siamo sottoposti noi che siam fuori dalla stanza dei bottoni.
In balia di pochi che decidono per noi, senza neppure interpellarci, che fanno e disfano a nostra insaputa e ci fanno credere qualunque cosa, pedine, burattini, servi, nelle loro mani poco pulite.
Confusi, smarriti, senza più nessuna certezza ormai, persi in un mondo costruito per noi e non creato da noi, messi lì per essere utilizzati, rassegnati ad avvalorare tesi preconfezionate con l’obbligo di non dubitarne.
In fondo che sia vero che l’uomo sia andato sulla luna oppure no, poco mi importa, in un caso o nell’altro, a mio parere, la menzogna è stata servita. Mancano registrazioni, mancano foto compromettenti, mancano testimonianze scomode, manca tutto ciò che non dobbiamo sapere, polveroni creati ad arte affinchè mai si venga a capo di qualcosa, muri di gomma cretti da facce di bronzo.
Andare sulla luna, in uno studio cinematografico, serviva, si doveva fare per forza? E a chi è servito? Andarci veramente e non dire ciò che si è veramente visto, ciò che è successo ed è sempre stato taciuto, a chi serve?
Non se ne esce, come da i mille misteri che son dietro a stragi, attentati, disastri, cala il silenzio su tutto, tutto si deve dimenticare e tutto viene ridicolizzato da una scienza tanto ignorante quanto asservita e complice.
Ma dev’essere così, un solo pensiero canalizzato per esser meglio gestito, un pensiero comune che porti approvazione e consenso.
E a questo punto chissenefrega se piedi umani hanno calpestata la superficie lunare oppure no, chissenefrega del loro voler dimostrare che noi sulla luna ci possiamo andare mentre nessun’altro no perché nessun altro esiste nonostante le milioni di galassie con milioni di stelle e pianeti. Ciò che mi dà più noia in tutto questo è farci passare per dei coglioni che tutto si bevono e tutto accettano solo perché i “grandi scienziati” hanno asserito così.
Che si tengano la loro luna io mi tengo la mia, una luna che mi fà sognare quando infuocata ed enorme si va a spegnare nel mare della notte.
Che mi fà fantasticare quando lontana, vestita di bianco gioca a nascondersi dietro nuvole dispettose, quando la vedo specchiata in due occhi che assorti e sognanti si perdono nei miei.
Ed io resto convinto che proprio il sogno sia più vero della realtà, il sogno non è addomesticato da una verità di comodo, il sogno non si presta a bugie è lì nella sua dimensione pulita che nessuno mai potrà riuscire a sporcare.
Si, meglio esser utopisti, ingenui sognatori che sprofondare nell’imperfetta perfezione scientifica che tutto crede di sapere e tutto vuole dimostrare, ……. anche che i sogni non esistono per cui non dovremmo neppure perder tempo a sognare.
Inviato da: Faitù
il 09/03/2024 alle 17:43
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il 23/01/2024 alle 09:24
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il 13/01/2024 alle 14:41