Creato da mustbelieve il 24/02/2006

Must Believe

Kiki...ogni cambiamento porta sempre con sé, oltre a possibili rischi, opportunità vantaggiose e di crescita

 

 

stolto e infido... nessuno dovrebbe subire violenza psicologica

Post n°80 pubblicato il 31 Maggio 2009 da mustbelieve

gli è mancato qualcuno,
qualcosa,
se no non si giustifica...

suo figlio è solo una concessione della sua infinita grandezza,
un continuo sbaglio e insuccesso in confronto a Lui,
alle sue gesta da Eroe, che l'ha sfamato,
e ha sfamato tutti col suo unico stipendio...

gli è mancato qualcuno,
qualcosa,
se no non si giustifica...

un figlio che ha lottato con perseveranza per avere la Sua approvazione,
sempre messo nella condizione di dover chiedere, tutto... anche a tavola;
sempre più rilegato a colui che non è degno di proseguire la generazione,
sempre in condizione di ringraziare colui che fa tutto per lui,
sempre meno in grado di affrontare la vita, il lavoro, come Lui, egregiamente, ha fatto;
iniettato di forti dosi di inferiorità, quando cercava di tirar su la sua piccola "cresta";
oramai annullato, stanco e rassegnato, ha capito che dopo tutti gli sforzi per vivere non c'era niente da fare,
da doversi aspettare,
da perdonare,
da chi gli ha "concesso" una vita per poi sentirsi in colpa di viverla.

a tutti quelli che non sono riusciti ad aprire gli occhi ad un padre

 
 
 

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 07 Novembre 2007 da mustbelieve

Sicilia da amare e da scoprire

 
 
 

QUANDO GLI AUGURI SONO IN RITARDO...

Post n°78 pubblicato il 05 Novembre 2007 da mustbelieve
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quando l’aria è fresca e profumata e il sole delle ore calde ricorda ancora la passata stagione, è il tempo di raccogliere dai loro alberi le perle dall’intenso e profondo nero;


quando un mare di pensieri travolge l’universo quotidiano ed è difficile tornare sulla giusta rotta, ti svegli una mattina e credi che sia il giorno giusto e invece no,


è perché è novembre


e a novembre ci sono pochi, ma grandi Amici da ricordare…


Lascia stare il ritardo... Ieiri o oggi, i miei Auguri sono di cuore!

 
 
 

Emi, dolce ricordo delle mie origini 

Post n°77 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
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"Entriamo in una stanza vuota con un letto al centro. Cos’è quel letto ci chiediamo: un riparo? Una pace pigra? Un termine?
C’è un viaggio nel tempo e nello spazio attorno a quel catafalco e ciò che muove tutto è qualcosa che non possiamo comprendere. La stanza dove entriamo è un buco sul nulla. È il posto dove l’anima per un attimo si sospende nell’aria prima di strapparsi dal corpo. Una madre guarda con occhi dolci e tristi i tre figli che ha di fronte e gli insegna che la vita è la cosa più preziosa, è qualcosa che fugge, passa. La vita è una corsa attorno a quel letto. Vita mia è il tentativo folle e disperato di ritardare fino allo stremo delle forze quest’ultimo giro prima della morte. Chi è il prescelto? A chi tocca? Al più grande o al più piccolo? Al più buono o al più cattivo? E soprattutto perché toccherà a chi ancora non è pronto, a chi non si è fermato, a chi mantiene fermi gli impulsi della vita, le idee, le scoperte, i progetti, le piccole cariche d’energia? Tra Gaspare, Uccio e Chicco c’è un morto che deve occupare quel letto, ma la madre non vuole saperne, vacilla, si mette a sedere, piega la testa di lato e se li guarda a uno a uno i suoi maschi di casa: il grande, il mezzano, il piccolo… Come fa a sentirlo “suo” quel figlio morto? Con quale coraggio lo porterà fra le braccia sul letto “conzato di lutto”, dopo averlo vestito e avergli bisbigliato nell’orecchio parole d’amore? Come faranno le sue gambe a non cederle inaspettatamente? Tutto è immobile: i gesti, i ricordi, le parole di conforto, i rimorsi, quell’ultimo ritmo di pulsazione del cuore che si ripete all’infinito.
Vita mia è una veglia.
Quel letto è una nave di pietra e quella stanza è il mare che ci risucchia e sparisce.

Emma Dante
a mio fratello Dario

 
 
 

Call Center enterteinment

Post n°76 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
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il mio uomo non è normale! Grazie a Dio

Lei a lavoro, lui a lavoro da casa. Ore 11.30 squilla iltelefono

Pronto?
Buongiorno sono Vanesa della società telefonica----, cercavo la sig.ra...
Non c'è in questo  momento la può trovare nel pomeriggio, ma scusi che ore sono.
Sono le 11.30.
Mio Dio, ne è sicura?
Ma lei è il marito della sig.ra?
No sono l'amante e devo subito andare via, a momenti torna il marito...
Ah, ops mi scusi allora
E di cosa? anzi grazie a lei mi sono svegliato... grazie ancora ma ora la devo proprio salutare...

Eh i call center ... cosa farebbero senza di lui... ogni volta gliene racconta una...

 
 
 

James Brown non ancora seppellito ma già si litiga per eredità

Post n°73 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
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Il nostro mito... ancora fuori dalla bara per l'eredità
ATLANTA (Reuters) - A quasi tre settimane dal suo funerale James Brown, "il padrino del soul", deve ancora essere seppellito, mentre la sua ex compagna contesta il suo testamento e chiede che le venga assegnata metà del patrimonio del cantante.

Il corpo di Brown è conservato in una camera termica nella sua casa in South Carolina, all'interno della bara di bronzo placcata in oro utilizzata per il suo funerale tenutosi il 30 dicembre ad Augusta, nello stato della Georgia. Lo ha detto ieri a Reuters il direttore del funerale Charlie Reid.

La famiglia sta costruendo un mausoleo nella sua casa di Beech Island, che ospiterà la salma dell'artista non appena sarà completato, probabilmente il mese prossimo, ha detto Reid, aggiungendo che il corpo viene controllato ogni giorno.

La compagna di Brown, Tomi Rae Hynie Brown, non ha avuto niente in eredità dal marito e sta chiedendo il 50 per cento del suo patrimonio e in più un settimo del rimanente per il figlio che nato dalla loro unione, dicono i giornali riportando le dichiarazioni del suo avvocato.

Ma i legali di Brown sostengono che il matrimonio tra i due non è mai stato legale a causa del mancato annullamento del precedente matrimonio della donna con un altro uomo, Javed Ahmed.

"Sappiamo tutti che è una questione di soldi e fama, cose che il signor Brown aveva in abbondanza e lei no", ha detto l'agente di Brown Jim Huff, che ha seguito l'artista per 10 anni e che è stato coinvolto nel caso.

Hynie aveva sposato Brown nel 2001, ma nel 2003 il cantante aveva scoperto che il suo precedente matrimonio non era stato annullato. Mentre la donna cercava di risolvere la questione un tribunale aveva dichiarato che i due non erano legalmente sposati per la mancanza dell'annullamento.

Brown è morto di infarto in un ospedale di Atlanta il 25 dicembre.

 
 
 

Bimbo marocchino muore imitando l'impiccagione di Saddam

Post n°72 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da mustbelieve
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RABAT (Reuters) - Un marocchino ha trovato il proprio figlio undicenne morto impiccato al soffitto di casa sua, vittima del macabro gioco di imitare la morte di Saddam Hussein, scrive oggi un giornale locale.

Il bambino aveva deciso di imitare l'impiccagione dell'ex leader iracheno mentre giocava con sua sorella più piccola nella loro casa di Khemisset, 80 Km a est della capitale Rabat, ha scritto il giornale Al Ahdat al-Maghrebia.

"La bambina è andata a scuola, lasciando il fratello da solo con il suo gioco mortale", si legge sul quotidiano, che aggiunge che la polizia locale avrebbe aperto un'inchiesta sul caso.

 
 
 

Storia di una tradizione

Post n°71 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da mustbelieve
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Libro della Genesi (cap.25, versi 29-34)
- Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. Disse a Giacobbe: "Lasciami mangiare un pò di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Giacobbe disse: "Vendimi subito la tua primogenitura". Rispose Esaù: "Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?". Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe. Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò - .

La lenticchia, diminutivo derivato dai dialetti dell'Italia centro-meridionale del termine "lente", pare che sia il più antico legume coltivato, il cui "addomesticamento" risalirebbe al 7000 a.C.

Originaria dell'aree asiatica corrispondente alla Siria, la lenticchia si diffuse presto in tutto il bacino del Mediterraneo, diventando uno dei cibi di base delle plebi greche e romane. Storicamente considerata di maggior pregio rispetto agli altri legumi, sembrerebbe che dal suo nome latino "lens" derivi quello di una delle più importanti famiglie di Roma: i Lentuli. E' certo che nel '600, per la sua forma, la lente diede il proprio nome anche ai pezzi di vetro a due facce convesse utilizzati negli occhiali.

 
 
 

Omni-bus turistico. holà

Post n°70 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da mustbelieve
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Nessun viaggio ti lascia di più di quello in cui decidi tu, quando vuoi tu.

Comincio, tanto per cambiare dalla fine.

 
Il ritorno da Barcellona è stato, diciamo apparentemente poco doloroso.

Io che credevo di tornare e “salvare” sul mio desktop mentale,

la storia del mio viaggio come nella cronologia di explorer.

Invece ora è depositata su quello del mio pc e sul compagno iMAC:

facilitatori e detentori di tutto il mio lavoro,

e adesso bagaglio di emozioni di sette giorni e notti di emozioni:
con ben 1379 foto, tre mini dvd, e tutto il materiale pubblicitario,

free press, business e restaurant card e altro che ho trovato in giro, potrei creare diversi reportage su Barcellona, la sua storia e le contraddizioni

tra la voglia di moderno e il rispetto della propria identitià catalana.

Invece ho realizzato solo una presentazione delle migliori fotografie che già lascia il mio pubblico a bocca aperta e, dentro di me, dentro di noi, tanta voglia di ripartire.

 

Il lavoro che mi attendeva mi tormentava già da quache

giorno prima di tornare a casa, tanto che comunicavo

con l’ufficio via mail, come se presagissi qualcosa di brutto.

Sono fatta così.

 

Il ritorno da Barcellona è stato, diciamo apparentemente poco doloroso.

Tutto calmo e piatto: l’unica su di giri e frenetica ero io,

come se dovessi restituire il tempo che “ho rubato”.

Ben sette giorni, di contemplazione,

di apertura mentale e spirituale,

verso una cultura a me sconosciuta

che ha richiesto estrema attenzione in ogni piazza, vicolo angolo della città.

Come nel bene, anche nel male.
Facce ispaniche poco simpatiche si aggirano dietro

al mercato de la boqueria, a el raval, oppure dietro placa reial.

Ma tutto è affascinante anche questa sensazione.

Scoprirti vivo è lo scopo di una vacanza.


Forse mi sentivo in colpa di essere “fuggita”  in un luogo mentale di completo contatto con me stessa e che avevo immaginato, volevo, desideravo capitolo dopo capitolo nell’ “ombra del vento”, una delle ragioni per cui alla fine senza pensarci su... Barcellona.

 

Romanzo a parte, e non ne voglio scrivere uno qui, quella di Barcellona non è stata una scelta casuale, anzi quasi indotta da coincidenze dipendenti l’una dall’altra di cui non potetevo non tenerne conto: un volo ad un prezzo imperdibile, un buon aggancio per una casa a Sarrià, 6 fermate di ferrocarril dal centro (naturalmente al bando gli alberghi), un quartiere storico che ci avrebbe accolto con patatas bravas e clara al ritorno dalle nostri notti brave.

 

Ma il dettaglio ci interessava poco in confronto alla caliente Barcellona che ci avrebbe stravolti; inoltre il periodo di fine settembre era perfetto anche per lasciare in stand by il lavoro: dopo appena 20 giorni dalle ferie estive sarei ripartita... avrei dovuto solo tenere sotto controllo un paio di progetti.

Ma naturalmente quei 20 giorni sono stati lunghissimi e sembrava come quando si mette la sveglia per fare la gita a scuola e ci si sveglia due ore prima...  non so se rendo l’idea.

 

Carlos Zafon ha meso il vero zampino.

Con l’Ombra del Vento, che mi avevano inaspettatamente regaralato per il mio 34° compleanno, ho assaporato una Barcellona di mistero, passioni e storie di libri dimenticati.

Daniel e le sue vicende alla ricerca della verità sullo scrittore Julian Carax e sulla famiglia Aldaya.

Ancora prima di visitarla, o buttare l’occhio su guide turistiche conoscevo nomi di strade, carrer (avenida del tibidabo, diventato poi per noi il tormentone della prossima fermata in metro...) nomi di persona molto comuni a Barcellona, (Nuria), storie su librai e cappellai, i colori di Montjuic e il fermento che c’è su Placa de Catalunyia e lungo la Rambla.

 

Fermin Romero de Torres, autentito veneratore delle donne e amico di Daniel, a pagina 128 dice: le vere donne si conquistano a poco a poco come le mosse del torero... gli uomini si scaldano come le lampadine: bollenti in un attimo, fredde un istante dopo. Le donne invece ed è una verità scientifica, si scaldano come un ferro da stiro, a fuoco lento come una buona escudella, (zuppa di carne con cavolo e ceci). E poi una volta innamorato di Bernarda cita Ortega: mostratemi un dongiovanni e vi smaschererò il finocchio che è in lui. Ex clocharde di Barcellona, ironico uomo di cultura è stato il vero attore non protagonista del romanzo.

 

Alla partenza era molto eccitata all’idea di andare in Spagna: ma Barcellona è un altro mondo, universo: a parte. Unica e piena di contraddizioni. Terra mai visitata a cui non ho mai dedicato attenzioni, se non quando leggevo delle opere di Colombo sui libri di scuola.

Ma vista la mia drammatica situazione con la prof. di storia che mi ha rimandata per due anni di seguito, così dovevo andare a controllare .

 

A poco a poco nasceva dentro di me la motivazione di vedere, vivere una Barcellona tutta mia.

Zafon sarebbe soddisfatto sapere che il suo libro, la sua storia spinge le persone a prendere un aereo e visitare la sua città. Medito di inviargli una mail.

Voi che dite?

Un ringraziamento ad una persona speciale a Pina e per il suo coaching di espaypersona.com

mustbelieve°

 
 
 

WITH HER YOU CAN!

Post n°69 pubblicato il 23 Settembre 2006 da mustbelieve
Foto di mustbelieve

 
 
 

PROSSIME FERMATE

Post n°68 pubblicato il 22 Settembre 2006 da mustbelieve
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Barcellona per me e Parigi per te

Per me

Ti innamorerai e non vorrai più tornare.

Ecco cosa mi sento dire.

E non vedo l’ra che arrivi mercoledì. Quando prenderemo quell’aereo.

Dopo le vacanze estive e una ventina di giorni di interminabili ore al telefono al lavoro, abbiamo deciso senza pensarci: approfittiamo delle offerte, e si riparte.

E continuano a ripetermi “Ti innamorerai e non vorrai più tornare.”

Mi cataputlerò in un universo mai conosciuto: la Spagna, Barcellona. Una nuova lingua, il cibo e soprattutto l’arte e la cultura.

Ma tornerò e sarò ancora più carica di prima. Con nuove idee da realizzare.

Asta la vista.

 

Per te.

Sei innamorata, l’ho letto nei tuoi occhi.

Ecco cosa mi sento dirti.

E non vedi l’ora che arrivi mercoledì. Ti sei lasciata alle spalle una vita diversa, ma quella che volevi è finalmente oggi.

Dopo il tuo viaggio da sola e i sacrifici per i tuoi grandi progetti da seguire hai deciso senza pensarci: si riparte.

E continuo a ripeterti “Sei innamorata l’ho letto nei tuoi occhi.”

Volerai e conoscerai ancora meglio te stessa, quella nuova.

E qunado tornerai sarai pronta per la tua nuova vita

E se vorrai, ad attenderti, ci sarà la tua vecchia amica.

 

bon voyage
 
 
 

A chi non sa fare a meno di divertirsi... una volta tanto

Post n°67 pubblicato il 20 Settembre 2006 da mustbelieve
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Anche a 40 anni.

Inviatemi altre foto ve le pubblicherò. Ciao Marinai. Mustbelieve.

 
 
 

Spiaggia di Sabaudia

Post n°66 pubblicato il 28 Agosto 2006 da mustbelieve
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Totti e Valentino

 
 
 

Spiaggia di Sabaudia

Post n°65 pubblicato il 28 Agosto 2006 da mustbelieve
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Ilary

 
 
 

Spiaggia di Sabaudia...

Post n°64 pubblicato il 28 Agosto 2006 da mustbelieve
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totti e il nostro piccolo federico

 
 
 
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