Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Creato da: giu_1964 il 19/12/2008
Diario da compilare

 

 
« Giorno 4: 11 Gennaio 2009Giorno 6: 13 Gennaio 2009 »

Giorno 5: 12 Gennaio 2009

Post n°5 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da giu_1964

Secondo giorno di 'deprivazione'...

Come prosegue? Anche oggi dovresti aggiornarci sui momenti in cui hai pensato al tuo cellulare:

  • dove, quando e perchè hai pensato al cellulare
  • quali alternative hai usato (es. cabina telefonica, Internet, skype)
  • come ti sei sentito senza di lui?

Per favore inviaci via mail (quella che ti abbiamo indicato) foto, link, ecc. per spiegarci le tue sensazioni.

Dài che una volta si viveva bene anche senza!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/mymobile/trackback.php?msg=6143982

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
aPRESTIGIATOREa
aPRESTIGIATOREa il 12/01/09 alle 09:28 via WEB
Buongiorno a tutti. Sono le 9,20 e sono riuscito a non accendere il cellulare. Confesso che non mi sto muovendo dal posto di lavoro. Sono andato a predere il caffe' alle macchinette ed ho fatto velocemente per essere "reperibile" almeno al numero fisso. Venerdì e sabato ho avvertito un po' tutti quelli con cui mi sento di chiamarmi al numero dell'ufficio. Pero' che incubo vivere così. Non credo che il cell sia indispensabile, come non credo che lo sia la macchina ma e' una questione di organizzazione. Io non ho un orologio perche' uso quello del cellulare, non ho una sveglia perche' uso quella del cellulare, il mio numero di telefono dell'ufficio non l'ha quasi nessuno, quello di casa solo mia madre e mio fratello. Come si fa a vivere così? Se decidessi di privarmi del cellulare mi organizzerei in maniera diversa. Darei in giro i miei numeri di casa e ufficio, l'indirizzo e mail, cambierei la tariffa telefonica da casa, comprerei un orologio da polso e una sveglia per il mattino. Insomma per fare un paragone non e' che io eviterei di vivere in Scandinavia, ma andarci per un giorno in ciabatte in pieno inverno... non mi pare il caso. L'intervista mi propone di tenerlo spento per 2 gioni e faro' così ma alle 00,01 di martedì 13 gennaio lo riaccendero'. Sto aspettando una consegna di un elettrodomestico che m'e' costato 900 euro, una chiamata dalla banca per una surroga e nessuno ha il mio numero di rete fissa. Ecco perche' sono un po' in ansia. Arrivederci a domani.
(Rispondi)
 
ariluna82
ariluna82 il 12/01/09 alle 11:59 via WEB
Ciao a tutti, finalmente riesco ad accedere a questa benedetta pagina! La vita sarà difficile senza cellulare, ma quando ti si blocca la connessione internet chissà per quale motivo per me è ancora più snervante, visto che tutte le comunicazioni di lavoro arrivano tramite questo strumento... vabbè, ieri sera a mezzanotte ero riuscita a scrivere le mie impressioni della giornata, ma il blog non è stato registrato e quindi ne farò un riassunto oggi. La domenica è stata una giornata tranquilla, sveglia tardi, casa da sistemare, amici a cena... meno male che li avevo avvisati il giorno prima su ora e indirizzo, ovviamente via sms! Insomma non è stato per niente tragico, anzi, spesso le altre domeniche lasciavo il cellulare acceso abbandonato su un mobile tutto il giorno, e l'unica differenza è stata lasciarlo spento. Oggi la cosa mi preoccupa un po' di più... sto cercando lavoro, quindi qualcuno potrebbe chiamarmi sul cellulare per propormi qualcosa, e l'idea di lasciarmi sfuggire l'occasione mi mette un po' d'ansia. Comunque sul CV ho segnato anche e-mail e numero di casa, quindi chi mi vuole mi cerchi... speriamo che sta tortura finisca presto!!
(Rispondi)
 
 
aPRESTIGIATOREa
aPRESTIGIATOREa il 12/01/09 alle 12:54 via WEB
Gia'. E' drammatico cercare lavoro ed avere il cell spento. Ma io sono sicuro che chiunque cerchi qualcuno/a e' disposto a chiamare il giorno successivo.
(Rispondi)
 
jessicacalasso71
jessicacalasso71 il 12/01/09 alle 12:54 via WEB
ciao a tutti,oggi e' il secondo giorno di privazione, ho trascors la mattina in casa per essere reperibile ma e' difficile io senza il mio cellulare mi sento persa,e' vero che una volta non esistevano i cellulari e si viveva ugualmente, ma per me e' indispensabile....aiuto come faro' a resistere anche domani!ora devo uscire il lavoro mi attende e fino a stanotte non tornero' a casa e se devo essere sncera la mia paura piu' grande e' proprio quella del rientro lavoro casa, perche' tornando a mezzanotte di solito faccio il tragitto con il mio fedele cellulare alla mano e quindi stasera mi sentiro' sola. il cellulare per me e' anche una guardia del corpo e quindi non e' vero che non e' indispensabile.ora vi lascio e domani vi raccontero' come e' andato il mio rientro a casa senza il mo nokia....speriamo bene.
(Rispondi)
 
giuseppeblog
giuseppeblog il 12/01/09 alle 13:21 via WEB
Eccomi qua; e’ il secondo giorno e mi sento nudo;mi manca qualcosa: Ieri e’ stato piu’ facile perche’ essendo festa nessuno mi ha chiamato dall’ufficio..ma oggi sembra che tutti mi cerchano. Il telefono fisso dell’ufficio fino a venerdi era quasi un soprammobile: E’ dura senza il mio nokia! Devo resistere; in questi momenti di privazione mi accorgo quanto il quotidiano e lo scontato venga a mancare senza il cellulare: ecco quindi che la vita diventa piu’ responsabile e programmata. Oggi sono uscito dall’ufficio avendo gia’ effettuato tutte le chiamate ai miei clienti (non era mai successo,solitamente venivano effettuate strada facendo), ho preso appunti sul block notes e non sul cellulare;infine ho consultato l’agenda di carta (sulla quale non c’era scritto niente!!) anziche’ l’organizer del nokia. E non vi dico che palle in coda in tangenziale senza poter fare una telefonata..il tempo non passava mai! Ho chiamato mia moglie sul cellulare e l’ho invidiata. Lei mi ha chiesto il numero del fisso e giuro,NON ME LO RICORDAVO! Una cosa di positivo pero’ ha la giornata di oggi, mi sento piu’ tranquillo e riposato perche fondamentalmente non sono rintracciabile e le persone che hanno bisogno di me devono attendere la mia presenza per risolvere i problemi. Senza il cellulare siamo piu’ umani?
(Rispondi)
 
oymazzu
oymazzu il 12/01/09 alle 13:39 via WEB
ciao a tutti, pensiero del giorno: oggi ho cercato il cellulare 15000 volte ....... di solito lo guardo 14000 volte quando è sulla scrivania, .... verifico la batteria 13000 volte, se ha chiamato qualcuno, altre 12000 volte, se ci sono sms, e se poi nn squilla dico ..... ma è acceso? funziona? prende? si è incantato? Se invece l'ho in tasca verifico altre 7000mila volte di essere sicuro di averlo dietro ..... OGGI questi pensieri non posso averli!!!! non posso ... ma tanto li ho ugualmente! bye G
(Rispondi)
 
riky331
riky331 il 12/01/09 alle 14:29 via WEB
Oggi pensavo di riprendere il cellulare dopo 4 giorni di deprivazione credevo di essere impossibilitato al collegamento con il mondo, poi ho optato per un altro giorno senza, e' vero anche che stando in ufficio tra mail telefono fisso e fax skype ho meno esigenza del mio telefonino, ma ancora adesso mi chiedo e se qualcuno che on ha altri miei recapti mi cerca..??? Ma il mio pensiero\ quesito oggi e' il seguente: a tutti amici del blog ci hanno chiesto di spegnere il telefonino per qualche giorno quindi come di tornare indietro di 10\ 20 anni ma nel frattempo di continuare a comunicare " Bloggare" tramite uno strumento altrettanto innovativo ...!!! :-)
(Rispondi)
 
ariluna82
ariluna82 il 12/01/09 alle 17:18 via WEB
Infatti credo che di strumenti moderni per rimanere continuamente in contatto ce ne siano un sacco... skype, facebook, messenger... il fatto è che io non ne utilizzo manco uno! Ormai mi sento un pesce fuor d'acqua, ma ho sempre dato un alto valore alla mia privacy e mi sono sempre rifiutata di entrare in quei vortici che ti creano una dipendenza sia mentale che pratica, visto che poi la gente si aspetta da te che sia sempre reperibile. Invece no... sono figlia degli anni '90 quindi volente o nolente il telefonino me lo sono cuccato e mi ci sono anche abituata, ma apprezzo molto il fatto che basti spegnerlo per non farsi disturbare. Probabilmente questo mio distacco dipenderà anche dal fatto che non sono una lavoratrice super-impegnata (almeno non ancora!), ma sono contenta che il mio umore non abbia subito bruschi cambiamenti a causa di questa separazione forzata dal nostro fedele amichetto rumoroso...
(Rispondi)
 
MartineRosae
MartineRosae il 12/01/09 alle 19:32 via WEB
Ebbene sì! stamattina alle 5.35 ero già sveglia e senza l'aiuto di nessuno, ma grazie al solo potere della mente. Forse, sarà xchè sono andata a dormire con il pensiero di come avrei fatto a svegliarmi, che, magicamente, alle 5. 35 ero già con gli occhi a palla a fissare il soffitto. Per il resto devo dire che non ho avuto dei grossi problemi a stare senza il mio cellulare. Infatti, ho contattato amiche e fidanzato con le e-amil e ho dato loro il numero di telefono dell'ufficio da usare in questi giorni, qualora avessero avuto necessità di contattarmi. Tutto è filato liscio! Di certo c'è la curiosità di sapere chi mi ha chiamato sul cellulare, se sono arrivati messaggi, considerato che ho amici sparsi un pò per tutta Italia, e non solo, che sento solo tramite cellulare. La notizia è che er domani mattina mi sono attrezzata. Tornando a casa dall'ufficio, infatti, mi sono fermata in un centro commerciale ed ho acquistato un orologino-sveglia a pochi soldi da puntare per il risveglio mattutino. Devo ancora inserire le pile e provare se funziona ed è puntuale. Difatti, visto il prezzo potrebbe anche risultare una "sola"!
(Rispondi)
 
intervista1967
intervista1967 il 12/01/09 alle 21:50 via WEB
I-N-G-E-S-T-I-B-I-L-E! La mia vita senza cellulare non e' piu gestibile. Ieri e' stato uno scherzo; oggi una tortura ed un'incredibile complicazione sia nella vita privata che professionale. Ore 8.00: l'ho comunque acceso (o meglio si e' acceso) ed ho ricevuto un paio di "buongiorno" (in fondo e' una cosa carina no?!). Ore 8.40 in macchina avevo una guida un po' piu' brillante del solito perche' volevo arrivare subito in ufficio La mattinata e' trascorsa bene (occhhiate continue e qualche verifica se avevo messaggi in segreteria; la prioma volta ascoltando dal fisso, la seconda, in completa "astinenza" alle 12.00, chiamandola dal cellulare). Devo dire che il lunedi e' una giornata che passo in ufficio, tra riunione della mattina ed un paio di conference call nel pomeriggio. Alle 16.15 avevo una conference call ed essendo in ritardo, dove mi hanno cercato tutti? Sul cellulare.... Risultavo disperso; naturalmente non ci ho fatto una bellissima figura. Mea culpa naturalmente, ma se mi avessere tyrovato avrei detto "arrivo fra dieci minuti, voi iniziate". Alle 18.40 e' passata (inaspettatamente) una collega da un'altra sede, e' passata a salutarmi e dove mi ha cercato? Sul cellulare.... Altra figuraccia perche' mi ha trovato bellamente seduto davanti al mio PC noncurante del telefono.
(Rispondi)
 
intervista1967
intervista1967 il 12/01/09 alle 21:52 via WEB
Morale: non e' necessario avere sempre in mano il telefono cellulare, ma nemmeno si puo' dimenticare d'averlo oppure cambiare abitudini in due giorni! E' come fare a meno della mail....e' vero che qualche anno fa' si comunicava lo stesso, ma provate a ricominciare a mandare lettere, raccomandate, fax....
(Rispondi)
 
intervista1967
intervista1967 il 12/01/09 alle 22:27 via WEB
Ore 22.26, DEVO accendere il telefono e verificare i messaggi. 4 sms! A domani...
(Rispondi)
 
aPRESTIGIATOREa
aPRESTIGIATOREa il 12/01/09 alle 23:18 via WEB
Sono le 23:18. Questo significa che esattamente tra 42 minuti finisce il 2° giorno di tortura. Finalmente potro' verificare chi mi ha chiamato e chi mi ha scritto. E V V I V A.
(Rispondi)
 
fiorellanuzzo1976
fiorellanuzzo1976 il 13/01/09 alle 02:17 via WEB
Ciao a tutti non mi sembra vero anche questa giornata è trascorsa senza adoperare il mio amato paperino. Una giornata sconnessa. Senza cellulare, lo ammetto,mi sono sentita ridicola. Ne parlai di questo esperimento ad un amico venerdì e mentre diceva, sì, bella idea, chiusi gli occhi e accarezzai il cellulare (da vera drogata lo portai di nascosto in riunione, bloccato su “silenzioso”), come una cioccolata-dipendente che accarezza la stagnola dell’ultimo cioccolatino. Questa è la storia delle mie 24 ore off line. Ore 9: l’essenziale frivolezza degli sms. Prima sosta: bancomat. O meglio: mi fermerei al bancomat se mi ricordassi il pin. Ma il numerino magico è, come altre cifre che mi servono per navigare nella vita, memorizzato dentro il telefonino. (Sì, lo so, non bisognerebbe, ma è così comodo!)… Provo a digitare, possibile che non me lo ricordi? Numero errato. Provo ancora: niente da fare. Me ne vado senza soldi: sarà una giornata non solo sconnessa, ma con appena 15 euro nel portafoglio. Speriamo di farcela. Attraverso la piazza del mercato. Che oltre a frutta e verdura vende – come ormai tutti i mercati italiani che si rispettino – borse tutto-logo, rigorosamente taroccate. Ma quella, guardala, non è la Coco Bag, la borsa-tormentone di Chanel che l’anno scorso tutte volevano e nessuna aveva, tranne il direttore? Infilo la mano in tasca: adesso scatto una foto, penso, e la mando alla mia collega fashionista. Anzi no, non scatto nessuna foto, perché il cellulare è a casa. (E questa è solo la prima delle innumerevoli volte in cui cercherò automaticamente il telefonino, per mandare una foto o un messaggino. Ma di quanti sms futilmente essenziali è fatta la giornata?). Ore 10: appuntamenti approssimati. Primo appuntamento. Al bar, per un caffè. Questo è il classico appuntamento non-appuntamento: nella mia vita wi-fi (e immagino anche la vostra), gli appuntamenti ormai sono sempre approssimativi, “tanto poi ci risentiamo”. Forse in quel bar, forse in un altro; alle dieci, ma forse dieci minuti più tardi; forse persino un altro giorno, tanto ci si può sempre telefonare, rinviare, riprogrammare. Io invece ho dovuto pianificare con cura la mia giornata-slalom: ieri ho telefonato per confermare tutti i miei impegni di lavoro e non, chiedendo luogo e ora precisa. Sembrava più che altro un dispaccio di guerra, un piano d’attacco prima della battaglia. E con mia grande sorpresa, mi sono sorpresa a giustificarmi. “Ho il telefonino rotto” (figurati); “Lascio il cellulare a casa” (e perché mai?); “Sto scrivendo un articolo su una giornata sconnessa” (Questo sì, ha suscitato molto interesse: e come ti trovi?, chiedono tutti con aria compassionevole, tenendo ben stretto in mano il loro fidato cellulare). Ore 13: la memoria del cellulare. Aspetto un’amica per pranzo. E’ in ritardo di cinque minuti, e io sono già agitata. Ecco, mettiamo che lei non possa venire: come faccio a saperlo, se non sono raggiungibile? E se tra un quarto d’ora non arriva, sarà vietato fare una chiamata dalla cabina? Già, la cabina. Peccato che – me ne rendo conto solo adesso – io sappia a memoria solo due numeri di telefono. Il mio, e quello di casa. Tutti gli altri sono custoditi nel prezioso cellulare che oggi è rimasto a casa. Fortunatamente l’amica arriva mentre da un quarto d’ora tento di ricordare – invano – almeno un terzo numero di telefonino. o, oggi, ad esempio,
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

papillomazioprolocointervista1967oymazzuariluna82jessicacalasso71MartineRosae
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963