Allora sì

Con tutto il rispetto per i comici milanesi e per tutti quelli che hanno calcato il palco del Derby o dello Zelig, ma la comicità come la intendono a Milano può far sorridere piuttosto che ridere. Sarà che vivono la vita in modo diverso, ma la maggior parte delle battute che ad un milanese possono far sbellicare dalle risate, al napoletano possono far suscitare solo una domanda: "ma che cazz si ride questo!?!?!".

Volete mettere la comicità di Totò? Massimo Troisi? Simone Schettino? Ma nu' pazziamm proprio!?!?!

Ecco perchè un napoletano medio inserito in un gruppo di milanesi, o presunti tali, diventa una specie di clown, un idolo da palcoscenico, che con una osservazione, non una battuta, riesce a scatenare ilarità e risate a crepapelle. Da un lato è sicuramente una bella soddisfazione, da un altro anche quando parli seriamente ti fanno sempre la stessa battuta idiota: "uè, ma questi napulè sono proprio uno spasso, figa!". E lì ti ritorna in mente la domanda di prima: "ma che cazz si ride questo!?!?!", con l'aggiunta però di "stu strunz......".

Mi capita spesso viaggiando in treno di ascoltare i discorsi soprattutto dei ragazzi che vanno all'università, e li vedi sbellicarsi dal ridere per delle battute veramente trucide. Un esempio? oggi tempo nuvoloso. uno del gruppo sentenzia:"oggi piove". E fin qui ci può stare. Ma quando un'altro del gruppo risponde:"e la gatta non si muove", mi spiegate cosa c'è da scompisciarsi dalle risate!?!?! E per infierire un terzo interviene con un secco: "Madonna come piove!". E lì un altro po' dovevo chiamare un'ambulanza perchè si stavano sentendo male tante le risate che si stavano facendo...
Ora, se fossi intervenuto e avessi aggiunto solo una piccola frase del tipo:" 'O fra', ma che tieni la guallera metereologica??" (trad.: caro amico, ma sei in grado di prevedere le variazioni di temperatura in base alle percezioni della tua ernia), l'avrei potuto tranquillamente ammazzare! E considerando che non era una battuta, ma solo un'osservazione... ma come interrompere quell'incredibile siparietto comico??

Per non parlare dei modi di dire o del dialetto. I ragazzi milanesi riescono a dire in una frase di 50 parole, 48 volte "figa", considerando che le altre due sono l'iniziale "Uè" e il finale "minghia", in modo tale che riescono ad essere anche multietnici.

Volete mettere una frase del tipo "Stai prendendo un granchio" tradotto in napoletano con "Hai pigliato o cazz pe' la bbanca dell'acqua"!?!? pura poesia!
O una frase fatta come "Hai fatto la scoperta dell'acqua calda", che in napoletano risulta "Se mio nonno teneva tre palle era nu' flipper"!??!
O un'offesa del tipo "sei proprio un rimbambito, figa!", che suona in partenopeo come:"tieni a capa pe spartere (dividere) 'e recchie!", o un più aulico "si nu strunz che cammina!". Non c'è paragone!
O un luogo comune come "Chi nasce tondo non può morire quadro" con la più esplicativa "E' inutile mettere o 'rumm, 'o strunz nun addiventa mai babà!" la cultura in una frase..

Onde per cui, amici milanesi, quando fate queste battute.. state attenti! Un partenopeo potrebbe ascoltarvi e pensare: "ma che cazz si ride questo!?!?!".