Creato da Napoli_Mediterraneo il 02/12/2005
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Post N° 49

 

LA COOPERAZIONE DEI POPOLI DEL MONDO

Nasce a Palermo una grande iniziativa tra i Lions di tutto il mondo

con il contributo determinante del nostro club

 

 I partecipanti al Patto di Reciproca Intesa riuniti la sera del 29 novembre 2008 a Palermo. Da sinistra, Soumaya Smoun, Dorin Minea, Maria Schizzo, Tiberio Mantia, Jeannette Smoun e Titti Pignatelli Palladino.

 

Il service permanente “La Cooperazione dei Popoli del Mondo” nasce da una frase che dico spesso: “Finché ci sarà un solo bambino che ricorderà i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse (guerra, morte, carestia e pestilenza) non ci sarà mai pace nel mondo”. Quante volte in Tv vediamo immagini di guerra, di fame, di malattia. E quante volte abbiamo zittito la nostra coscienza dicendoci ”Ma cosa possiamo fare per quei poveretti?”. Da oggi si può fare qualcosa per evitare che tali immagini possano riempire i notiziari. Ovvio che nessuno di noi può sostituirsi ai capi di Stato, oppure ergersi a giudice supremo. Avendo avuto il piacere di partecipare, come relatrice, al 1° Festival dei Popoli, ho capito che i Lions possono fare qualcosa di concreto. I labari del Lions Clubs Napoli Mediterraneo e Palermo MediterraneaQualcuno potrebbe dirmi “Sei sicura di ciò che dici? Come possiamo?”. La risposta è semplice: unirci in una grande famiglia e aiutare anche l'ultimo degli ultimi. Come esempio posso farvi quello di una casa che si deve costruire. C'è l’architetto che disegna il progetto, c'è il capo cantiere che deve visionare la correttezza della messa in opera del progetto, ed infine i muratori che lo realizzano. L'architetto è il posto dove realizzare il service, il capo cantiere è la comunità per la quale si realizza il progetto, ed i muratori sono i Lions che con il loro impegno, con le loro energie e con i loro mezzi costruiscono il progetto. Tutti noi sappiamo che per il più delle volte la realizzazione di un service richiede notevoli risorse finanziarie che attraverso varie manifestazioni si cerca di reperire. Da qui nasce il “Patto d’Intesa di Reciproco Aiuto”. Con esso tutti i clubs saranno vincolati alla comune realizzazione di tutti quei progetti utili per le comunità in cui operano i diversi soci. Esempio: se per costruire un posto di pronto soccorso ad Algeri ospedale occorrono € 10.000,00, i clubs che firmano il patto d’intesa aiuteranno, attraverso una spesa minima di energia e di soldi, a costruire l’ospedale. Se il patto d’intesa viene firmato da dieci clubs, ogni club aiuterà con 1/10 la realizzazione dell’ospedale. Non a caso ho detto Algeri. Sì signori, perché il Patto d'Intesa ha investito, la sera del 29 novembre 2008 nella superba cornice di Palazzo Comitini a Palermo, il Lions Club Alger Zhira di Algeri, rappresentato da Jeannette Smoun, il Lions Club Bari Mediterraneo New Century, rappresentato da Decio Chiarito, il Lions Club Napoli Mediterraneo, rappresentato da Maria Schizzo, il Lions Club Palermo Mediterranea, rappresentato da Tiberio Mantia, il Lions Club Rucar Bran di Campulung (Romania), rappresentato da Dorin Minea, ed il Leo Club Carpediem di Algeri, rappresentato da Soumaya Smoun. Con esso, augurandoci che molti altri clubs entrino a far parte del Patto d’Intesa, potranno realizzasi services utili per le popolazioni in ogni parte del mondo,in ossequio alla nostra missione:“Creare e promuovere tra tutti i popoli uno spirito di comprensione per i bisogni umanitari attraverso un volontariato di servizio che coinvolge le comunità e la cooperazione internazionale”. Non posso nascondere, amici lettori, la mia soddisfazione per questa grande iniziativa, perché vede così la luce un sogno che è rimasto chiuso nel cassetto per cinque anni. Non potevo pretendere che potesse realizzarsi prima, non ho trovato tutti disposti a condividere queste mie idee. Ma se oggi vi sono popoli che da anni si odiano e combattono tra loro, popoli che hanno sofferto e soffrono la fame e la sete, popoli a cui è stato negato il diritto alla vita, per loro e per i nostri figli, affinché il mondo cominci ad essere un posto sicuro e bello, noi tutti dobbiamo fare qualcosa per le comunità più disagiate. Nulla è facile, ed i  lions devono andare oltre i confini naturali dello stato, devono oltrepassare le barriere politiche e religiose, non devono fermarsi all’incomprensione linguistica. I soci del Lions Club Napoli Mediterraneo hanno in comune tutto ciò. Non ci fermiamo alla facciata perché è ingannevole, non ci fermiamo davanti ai muri perché la nostra testardaggine ci porta a frantumare i muri di paura che si creano in ogni essere umano, non ci fermiamo davanti alle porte sbattute sul muso perché continuiamo a bussare finché ci aprano. Quando cinque anni nacque questo club, il suo nome non è stato un caso, né la navicella che è raffigurata sul guidoncino. Mediterraneo, un mare bellissimo, dove si affacciano tanti stati, da dove si parte per nuovi porti, dove c’è una cultura millenaria che è sempre viva, dove ci sono stati e ci sono pionieri che affrontano ogni giorni le incognite della vita. Dal porto di Napoli, quella navicella ha spiegato cinque anni fa le sue vele per poter portare a tutti amicizia e aiuto concreto, trascinata dal vento lionistico che è vivo in noi. Ci sono stati e ci saranno anche momenti di sconforto, ma proprio da questi noi attingiamo la nostra forza per poter portare avanti le nostre idee. Il Napoli Mediterraneo è orientato verso due fasce di età che sono meno protette rispetto alle altre: i bambini e gli anziani. I bambini sono il nostro futuro, sono la vita del mondo stesso; gli anziani sono quelli che possono aiutarci a capire gli sbagli per la loro saggezza. Da questo che noi abbiamo dentro e che desideriamo dare agli altri nasce la cooperazione. La cooperazione non è supremazia di un club o di un popolo verso altri, la cooperazione è lavorare tutti insieme, gomito a gomito, senza vedere il colore della pelle o il ceto sociale. Grazie allora a tutti i Lions Clubs che hanno manifestato vivo interesse per questa iniziativa, a Tiberio Mantia ed tutti gli amici del Lions Club Palermo Mediterranea, per gli enormi sforzi sostenuti per l'organizzazione e l'allestimento delle manifestazioni del 29 novembre, alla mia Presidente Maria Schizzo, per la cura posta nella realizzazione di un opuscolo sulla manifestazione e per il suo amorevole impegno a trasmettere a tutti la passione per il lionismo. Grazie ancora all’amico Aron Bengio, che con la sua esperienza e con la sua spiegazione semplice del service che sta portando avanti in Marocco ha dato un tocco in più di internazionalità alla manifestazione, a Jeannette, Soumaya, a Titti, Decio, ed infine Dorin che ha capitanato la nutrita rappresentanza degli amici Del L.C. Rucar Bran. Vorrei ancora ringraziare Touvia Goldstein, che da Israele ci ha dato consigli utili per poter realizzare il sogno, Norberto Baygorria che dall’Uruguay ci ha spronato a dare il meglio di noi, e Lofti Badreddine che dall'Algeria ha subito creduto in questo progetto, inviando la sua rappresentante Jeannette alla firma del Patto. dato una carica in più. La sera del 29 novembre, nell'incantevole cornice del Palazzo della Provincia Regionale, la conferenza ha presentato il progetto al mondo con testimoni i due Past Governatori Aron Bengio e Amedeo Tullio che hanno apposto le loro firme per ufficializzare il tutto. Si è trattato di un'esperienza unica, perché sentivo che quel stavamo costruendo nasceva dal bisogno di ascoltare ed aiutare gli altri, sicura che domani dietro le tue spalle troverai tanti amici pronti a tenderti una mano nel momento del bisogno. Questa danza di emozioni rafforzavano dentro me il mio essere lion, perché credi negli altri, perché hai ritrovato gli amici. Mi aspettavo un gran bel lavoro a cura degli amici palermitani, ma non mi aspettavo celebrazione così piena di emozioni per un service. Le emozioni trasparivano dalle parole, dai gesti, da occhi umidi, da voce tremante. Certo che abbiamo avuto una bella dose di adrenalina quando ci siamo ritrovati tutti insieme. Cosa ci aspetta ora? Non lo so. Non so dove andremo ad operare; non so dove faremo la prossima riunione, non so quali clubs aderiranno. Ho solo una certezza per questo progetto: esso sarà portato avanti come service permanente, non chiudiamo nessuna porta, anzi spalancheremo le porte per far entrare tante energie, collaboreremo fianco a fianco con chi ha bisogno del nostro aiuto e del nostro lavoro, non metteremo mai la parola fine a questo progetto. Dimenticavo, c’è ancora un ringraziamento da fare che non è meno importante degli altri, ma è più forte degli altri. Devo ringraziare mio marito Francesco, socio fondatore del Lions Club Napoli Mediterraneo, e mio figlio Alfredo, per l’aiuto e la pazienza che hanno avuto in questi mesi per poter realizzare “La Cooperazione dei Popoli del Mondo”. Grazie a Tutti

 

 

Patrizia Di Giovanni

Segretario, Tesoriere, ITC e Responsabile dei Soci

del Lions Club Napoli Mediterraneo

 

 

 
 
 
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