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Messaggi di Maggio 2014

Il segreto della riuscita della professione docente

Post n°618 pubblicato il 18 Maggio 2014 da PROF.PIER

Quando sento dai colleghi l’ormai stereotipato ritornello che gli allievi di oggi "non sono più quelli di una volta", che "sono poco motivati e senza iniziativa" mi cadono le braccia. Tendiamo a ripetere gli stessi errori ormai dalla notte dei tempi.

Su una tavoletta d'argilla di 5000 anni fa un maestro della Mesopotamia scrisse in caratteri cuneiformi: " La gioventù di oggi è pigra, cattiva e senza scrupoli". Nell’antica Grecia secondo il parere di  Aristofane, gli allievi d'allora: " sono fiacchi e senza carattere, mancano sovente alle lezioni, la loro motivazione è debole e la disciplina durante l'insegnamento lascia a desiderare". Nel Medioevo un monaco domenicano descrisse i propri allievi come "ridicoli, pieni di problemi comportamentali e difficilmente motivabili".

Ai giorni nostri la scuola, plasmata ancora sui modelli economici dell’industrializzazione, costretta all’utilizzo di test e curricoli standard,  non può che continuare a sfornare solo due tipi di prodotti: ragazzi studiosi o svogliati, ragazzi che vanno bene o che vanno male.

Le conseguenze di questo ritardo minano fortemente lo sviluppo del rapporto tra discente e docente,  che è il segreto della riuscita  della professione docente, e molti ragazzi che potrebbero essere veramente brillanti penseranno di non esserlo affatto perché sono stati giudicati attraverso una visione ormai da tempo superata.

No, decisamente i responsabili politici della Scuola Pubblica non si meritano i nostri alunni e le nostre alunne e non si meritano neppure noi.

 
 
 

IL MANIFESTO DEGLI INSEGNANTI

Post n°617 pubblicato il 02 Maggio 2014 da PROF.PIER

Dal sito "La scuola che funziona"

 

1. Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante.

2. Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro.

3. Insegnerò mediante la dimostrazione e l'esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso.

4. Accompagnerò i miei alunni alla scoperta della realtà che li circonda, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione.

5. Non potendo trasmettere ai miei studenti la verità, mi adoprerò affinché vivano cercandola.

6. Incoraggerò nei miei studenti l’impegno e la volontà di migliorarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà. Io stesso provvederò a formarmi e aggiornarmi continuamente.

7. Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere.

8. Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per loro. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa.

9. Promuoverò lo studio per la vita e contrasterò lo studio per il voto.

10. Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno.

11. Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali. Farò in modo che i miei studenti mi scelgano e non mi subiscano.

12. Aiuterò i miei alunni a illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com'è, ma non a subirlo lasciandolo così com'è.

13. Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: PROF.PIER
Data di creazione: 02/01/2008
 
 

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