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ASSUEFAZIONE

Post n°270 pubblicato il 26 Novembre 2010 da francy_62
 

Credo che la serenità della nostra vita dipenda dal grado di assuefazione che riusciamo ad ottenere nelle varie vicende che ci capitano e a quanto in fretta lo facciamo.

Ci si assuefa a tutto... che è un po' come dire che ci si rassegna.
Quando invece restiamo insoddisfatti, non ci arrendiamo, lottiamo contro gli eventi, ci disperiamo... allora le nostre esistenze sono molto difficili ed estremamente dolorose.

Ogni volta che qualcosa cambia nella nostra vita, rimaniamo un po' disorientati, ma poi, lentamente o velocemente che sia, ci assuefacciamo.

Pensiamo un po' anche a semplici cose come:
- al cambio dall'ora legale che lascia molti di noi un po' straniti, ma solo i primi giorni; 
-  al bel materasso nuovo e comodissimo, ma che  all'inizio ci fa rimpiangere il nostro vecchio e tutto infossato;
- al  cambio  di  lavoro  o  di  mansioni,  che dapprima ci mette in crisi;
- al passaggio di scuola per i nostri marmocchietti che li spaventa e li disorienta, ma poi ci sguazzano nella scuola nuova e non vorrebbero mai più tornare indietro:
- alla marca del caffè a cui siamo abituati: se cambiamo miscela, spesso di sembra di bere del veleno, ma dopo un po' ci piace da matti;
- idem per il gusto di un dentifricio diverso;
- a vivere in condominio o in campagna; 
- anche alla puzza o allo smog ci si abitua;
- alle sigarette, medicine o droghe....

Gli esempi potrebbero continuare per altre mille piccole cose che nel quotidiamo, cambiamo... Alla fine ci adeguiamo sempre. Ci si abitua a tutto.  Anche a star male...

Sì... la stessa cosa, capita anche nelle cose più serie e gravi.
L'uomo, come tutti gli altri esseri viventi, deve alla propria capità di adattarsi all'ambiente, la possibilità di sopravvivenza in questo nostro variegato mondo.
Ma se abituarsi ai piccoli e piacevoli cambiamenti è relativamente facile, lo è molto meno quando le condizioni di vita peggiorano.
Casi estremi possono essere considerati i clochard: nessuno di noi immagina di poter sostenere un simile tenore di vita. Probabilmente nemmeno loro lo avrebbero mai previsto, perchè magari hanno avuto alle spalle normalissime vite agiate. Poi, per mille cause diverse, la loro condizione di vita è mutata e dopo un certo periodo è subentrata l'assuefazione e la loro condizione, inizialmente così assuda, viene vissuta da loro stessi, come la normalità.

Pensate anche a chi, in seguito a malattie o incidenti, si trova a dover fronteggiare gravi situazioni invalidanti. Eppure, quasi tutti, dopo un seppur primo periodo difficilissimo, trovano  una forza incredibile e convivono con la loro condizione con gran grinta e spesso con più entusiasmo di chi non ha mai avuto problemi.
Proprio un paio di sere fa, in tv, ho sentito la storia di una ragazza che fa danza classica e sci nautico, sfidando tutti i problemi che ha dovuto affrontare, in quanto senza braccia dalla nascita. Ed il suo spirito e la sua voglia di vivere e di fare le sprizzava da tutti i pori...

Ma tornando alle mie considerazioni, tanto più e tanto più in fretta riusciamo ad assuefarci alle nostre condizioni, tanto più saremo sereni e soddisfatti della nostra vita.

Io, evidentemente non mi sono ancora assuefatta del tutto all'idea che la mia vita ha preso una piega che non avrei mai voluto... non riesco ad assuefarmi al fatto che ormai  in questo stagno le cose potranno solo peggiorare perchè quel che è andato in frantumi, non si riaggiusta più...

Spero di riuscire al più presto a trovare il modo di adeguarmi a tutto questo e di far buon viso a cattivo gioco.
In fondo, c'è chi sta peggio e lo spirito di adattamento degli animali (sono sempre una rospa...) dovrebbe consentirmi di accettare la situazione, trovando un po' di serenità.

Non ditemi che non mi devo rassegnare ma continuare a lottare: questo significa essere ancora più insoddisfatti.

Meglio accontentarsi di una ciotola di riso in bianco, sapendo che c'è anche chi ce l'ha vuota e che lottare per avere delle lasagne, può solo toglierti anche la forza per mangiare il riso che hai a disposizione.

Buon fine settimana a tutti, sperando non sia solo di neve e gelo (fuori e nell'animo). Cra cra cra.

(posto idilliaco o prigione?)

 
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Commenti al Post:
dolceelfa75
dolceelfa75 il 26/11/10 alle 11:58 via WEB
non so bene cosa stai passando perchè ovviamente nel blog non manifestiti tutto quello che stai vivendo... io ho passato periodi molto brutti legati a malattie in famiglia con conseguenti problemi economici... ma mi guardo indietro e tiro un bel sospiro di sollievo... non è passato tutto, ma il peggio si .. ed ora cerco di vivere alla giornata e cerco di stare serena, nonostante sia consapevole che quei problemi torneranno, perchè la situazione attuale è purtroppo solo provvisoria. Non farti abbattere mai dai problemi, tu sei più forte di loro. un sincero abbraccio
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 26/11/10 alle 12:14 via WEB
Il segreto è appunto quello di non farsi abbattere e di adattarsi alle varie tegole che ti capitano sulla testa, che sia la malattia di un tuo caro, che gli orari di lavoro, che il matrimonio distrutto... Solo accettando ed adeguandosi a tutto quanto, si riesce a vivere alla giornata, come dici tu. Un grazie e un abbraccio sincero anche a te. Cra cra cra!
(Rispondi)
mpt2003
mpt2003 il 26/11/10 alle 12:26 via WEB
a olte ho come l'impressione di giocare a tennis e di dover rispondere a tutte le palle che mi vengfono inviate, alcune senza neanche il tempo di prendere fiato, sì è vero ci si aabitua a tutto, e questa è una forza, ma l'abituarsi non deve mai farci rassegnare ......perchè la storia dell'abituarsi è pericolosa: ci si può abituare a vivere in un ambiente con sempre meno aria...e alla fine senza accorgersene si muore soffocati!!...lo dico a te, ma lo dico anche a me...pretendere sempre un minimo vitale!!! bacio. mp
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 26/11/10 alle 15:15 via WEB
Mi hai fatto venire in mente la storia (che storia non è) delle rane (e su queste me ne intendo): se le getti vive nell'acqua bollente, saltano via... ma se le metti in una pentola fredda e accendi la fiamma molto bassa, l'acqua si scalda lentamente, le rane non se ne accorgono nemmeno e muoiono lessate. Tuttavia... sono convinta che senta più male la rana gettata nell'acqua bollente e che scappa di quelle che si sono cotte in pentola. Per concludere: meglio saltar via con le zampette che fan male e portare sempre i segni dell'ustione o lasciarci la pelle senza dolore? So cosa mi rispondereste tutti... io, per ora, il contrario. Cra cra cra.
(Rispondi)
formybz
formybz il 26/11/10 alle 13:34 via WEB
Non c'è nulla di sbagliato, credo, nel tuo discorso (a parte che meriti elogi per esserti data alla coniugazione di un verbo impossibile: assuefare!). Eppure... no. Ancora non ci sto. Non mi voglio assuefare. Voglio stare male, ma non mentirmi. Voglio rinunciare al riso in bianco, oppure voglio dire a chiare lettere che fa schifo ((cavoli...mi piace il riso in bianco..!)) e che lo mangio solo perchè sto aspettando la lasagna. No... non mi voglio assuefare a tutto. Al materasso e al caffè si, anche ai figli che crescono e al dentifricio, ma all'auto scassata, al freddo, al lavoro che non mi piace, allo smog, all'uomo che non amo... non mi ci voglio assuefare.. :-( Sarò eternamente insoddisfatta.
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 26/11/10 alle 15:27 via WEB
Hai terminato con l'inevitabile fine che fa chi non si assuefa (o assuefà? ahahahah... ora mi hai messo un dubbio e vado a controllare...): si resta insoddisfatti. Guarda, che alla fin fine se ti adegui e accetti la realtà, accetandola ti trovi bene. E' questo che vorrei riuscire a raggiungere: la capacità di assuefarmi e star bene comunque. Un abbraccio. Cra cra cra.
(Rispondi)
brazir
brazir il 26/11/10 alle 13:58 via WEB
Tutto vero... forse. Pero'...puoi sempre cambiare stagno...
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 26/11/10 alle 15:30 via WEB
Certo... cambio stagno... ma poi devo abituarmi anche a quello... perchè uno stagno a mia immagine e somiglianza, non esiste... :-((( Cra cra cra.
(Rispondi)
 
 
brazir
brazir il 26/11/10 alle 17:35 via WEB
e se te lo costruisci?
(Rispondi)
 
 
 
francy_62
francy_62 il 26/11/10 alle 21:19 via WEB
Beh, sinceramente... dopo i risultati ottenuti con questo stagno, che avevo costruito con massima cura ed attenzione, senza trascurare alcun particolare e nel quale mi rispecchiavo completamente, proprio non ci penso nemmeno lontanamente di costruirne un altro. Al massimo mi trasferisco in una grotta sull'Himalaya... già fatta e da non spartire con nessuno. Buona serata. Cra cra cra.
(Rispondi)
studiocari
studiocari il 27/11/10 alle 16:27 via WEB
Viaggiavo in un vagone affollato di guai.Mi ero "assuefatto" e forse mi stava bene anche così.La mia compagna di viaggio mi spronava per cacciarli fuori,ma, nonostante i miei sforzi....Sono sceso da quel vagone portandomi dietro un capiente fardello zeppo di guai. La stazione era deserta e si avvicinava la notte,buia,cupa,fredda.....tempestosa. Inutilmente,chiedevo un passaggio menando per aria le mani. Non so quanto sia durato quel triste sogno,denso di incubi e di angosce.... Una notte di capodanno passò un treno, senza pensarci,presi il primo vagone. Il fardello dei miei guai debbo averlo........dimenticato a terra. Bacio.....a tutte.
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 27/11/10 alle 18:44 via WEB
Bellissima la tua metafora... e mi rallegra il tuo finale. Vi leggo molto tra le righe, che riguarda te e che interpreto come un tuo augurio affinchè riguardasse anche me. Ti ringrazio Pippo. Un bacio... tutto tuo. Cra cra cra.
(Rispondi)
solic1
solic1 il 27/11/10 alle 20:58 via WEB
L'uomo è l'animale più adattabile che esista, verità incontestabile. Comunque percepisco la tua amarezza ed il tuo desiderio di cambiare, sai non sempre bisogna per forza assuefarsi e dopotutto l'umanità ha progredito proprio perchè non lo ha fatto ma ha lottato per migliorare le condizioni di vita. Non sempre purtroppo possiamo farlo ma si può vivere in maniera accettabile cogliendo ciò che la vita può offrirci aspettando che le cose cambino, non è detto che tutto rimanga uguale e non mi sembra giusto che tu debba vivere nel gelo, accendi un fuocherello dentro di te e vedi di farlo diventare un falò che ti aiuti a riscaldarti e magari trovare una soluzione, tutto è risolvibile quando non ci sono malattie gravi. Buona domenica cara.
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 27/11/10 alle 21:12 via WEB
So che hai ragione... ma............. Cra cra cra.
(Rispondi)
gattoficcanaso
gattoficcanaso il 28/11/10 alle 09:09 via WEB
Quasi impossibile dare consigli in questo caso. Personalmente non sono incline ad adattarmi a quello che non mi piace , costi quel che costi. Adattarsi "sempre" per sopravvivere puo' andar bene a qualcuno , ad altri no. Adattarsi "qualche volta" per il quieto vivere... certo. Situazioni tutte diverse, personaggi tutti diversi , conseguenze tutte diverse: non credo proprio esistano suggerimenti validi per tutti. A volte ci si adatta per il "bene" altrui per poi magari scoprire a distanza di anni che quello non era proprio il suo bene.. La capacità (se cosi' vogliamo chiamarla) d'adattamento alle mazzate della vita ha comunque un limite personale ben preciso per ognuno di noi : superatolo c'è solo sopravvivenza fisica che mi sembra ben poca cosa. Una pentola a pressione: anni fa in me è scattata la valvola di sicurezza (ma il fischio durava da tempo...) ed ho cambiato fornello, pentola, contenuto e condimento. Fatto bene ? Fatto male ? Fatto quello che mi sentivo con serenità e riflessione . Quando le pentole scoppiano perchè la valvola di sicurezza non è stata ascoltata... sono danni drammatici per tutti ! A proposito a me le rane piacciono fritte !
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 28/11/10 alle 11:51 via WEB
Grazie del saggio commento... Vorrei sapermi adeguarmi, ma temo che reagirò come la pentola a pressione. Avere la palla di cristallo e capire quale possa essere la cosa migliore per tutti non è possibile... per cui si procede con le nostre limitatezze, nell'unico modo sbagliato che riusciamo a fare... Un abbraccio. Cra cra cra.
(Rispondi)
chiraima
chiraima il 28/11/10 alle 12:18 via WEB
Alla fine lo dici anche tu, non abbiamo la palla di cristallo per sapere cosa accadrà e ti senti una pentola a pressione, quindi in fondo in fondo nemmeno tu vuoi adeguarti all'infelicità. Credo che gli esseri umani si adeguino al momento ma inconsciamente si lavora, anche pianissimo, per creare situazioni più congeniali in cui vivere. Credo che da persona intelligente quale sei anche tu ti creerai la situazione migliore perchè vivere nell'infelicità o nell'assuefazione porta ad una fine molto più dolorosa. Buona domenica. Claudia
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 28/11/10 alle 12:39 via WEB
Grazie per la fiducia, ma credo che se fossi stata davvero intelligente, non mi sarei ritrovata nella situazione in cui sono. Io non sono riscita ancora ad adeguarmi e a rassegnarmi, infatti. Ed è per questo che vorrei già essermi assuefatta, come le rane nella pentola dell'acqua che bolle lentamente... arriverei a morte certa, come loro, ma una morte indolore... e ora come ora, vorrei solo riuscire a non sentire più nulla. Perchè se c'è assuefazione totale, non c'è nemmeno dolore. Per ora la penso così... magari domani tutto il contrario. Di sicuro è che, indipendentemente da come si veda lasituazione, io sono fermain uno stallo che non mi fa star bene... Grazie anche a te del tuo commento. Un abbraccio. Buona domenica. Cra cra cra.
(Rispondi)
mangiosempre
mangiosempre il 28/11/10 alle 19:21 via WEB
Purtroppo per me, la penso esattamente come te, cara ranocchia compagna di "sventura".... Siamo delle perdenti o delle vincenti?Non lo so ancora.... dipende da che punto di vista si guarda......^_^Buona settimana!
(Rispondi)
 
francy_62
francy_62 il 28/11/10 alle 20:36 via WEB
Mah... io mi sento molto perdente... :-(( Una buona settimana anche a te. Cra cra cra.
(Rispondi)
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DA PARTE DI UN ROSPO SPECIALE...

"Ho fatto una prova improvvisando un pezzetto di un minuto e mezzo, sinceramente non so se è roba mia o una riminiscenza di qualche pezzo che facevo ai tempi che furono. 
Il risultato mi sembra soddisfacente tanto che vorrei dedicarlo a Francy, un po' perchè è tra le poche che mi apprezza come mariachi de noialtri, un po' perchè è probabilmente la persona a cui sono più legato qui dentro, nonostante affettuosamente la tratto sempre male."

 

FRANCY CRA CRA

Un regalo prezioso di un amico prezioso (post 296 del 7 gennaio 2011) (pubblicato da francy cra cra su youtube il 27 gennaio 2012: cra cra )

GRAZIE!!!

 

 

BACHATA

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