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Un blog creato da manichiuse il 09/08/2008

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Volere e' veramente potere...non sempre ma...CHISSA!

 
 

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come passa il tempo...

Post n°53 pubblicato il 22 Agosto 2011 da manichiuse
Foto di manichiuse

Un anno é passato dal mio ultimo post...le mie mani sono state sempre chiuse ma la mia mente e i miei occhi sono stati sempre aperti ad imparare e vedere cose nuove per me...una vita da sola ma non solitaria perché di gente con le stesse domande sensa risposte ce ne sono tante troppe forse...imparare é essenziale per vivere meglio...mettere in atto ció che si impara é giá piú difficile!!!

 
 
 

visitando e osservando con occhi e prospettive diverse....

Post n°52 pubblicato il 06 Agosto 2010 da manichiuse
Foto di manichiuse

Oxford e le sue meraviglie...

L’università di Oxford è la più antica università anglosassone, nonché la più prestigiosa: lì si sono laureati 9 re, 47 premi Nobel e 25 primi ministri inglesi. Nonostante questi dati, la rivalità tra Oxford e Cambridge continua a sopravvivere e  sfocia ogni anno nella sfida di canottaggio più famosa al mondo. Cambridge, però, ne rimane l’indiscussa vincitrice.

Nel campo della moda invece, a noi più congeniale, Oxford viene premiata con la medaglia d’oro: lo stile dei suoi universitari supera i colleghi, rivali.

Trama tessutoTutti abbiamo sentito parlare del tessuto Oxford con il quale si confezionano le camice di cotone più eleganti: materiale compatto, morbido, creato con una trama di fili particolare che dona quel inconfondibile disegno quadrettato quasi invisibile. Negli anni ’20 gli studenti lanciarono, poi, un modello di pantaloni molto imitati ed amato: gli Oxford pants. Calzoni larghissimi, scampanati dal ginocchio in giù che “facevano trasformare i laureandi in elefanti” (Duca di Windsor) accompagnati rigorosamente dalle Kiltie, le scarpe stringate al bordo con le frange e i lacci in pelle.

I ragazzi delle altre università non poterono che copiare questo look che rimane ancora oggi il marchio di eleganza e raffinatezza degli atenei inglesi.

estratto da :http://www.modaemodi.org/rivista/?p=9869

 
 
 

Nei dintorni di casa mia...

Post n°51 pubblicato il 06 Agosto 2010 da manichiuse
Foto di manichiuse

Milton Keynes Grand Union canal locks

 
 
 

NIZZA

Post n°50 pubblicato il 27 Luglio 2010 da manichiuse

Estratto dal sito:http://www.costaazzurraonline.com/nizza1860.htm

La Contea di Nizza era quel territorio - di parlata italiana - che comprendeva quasi tutto il bacino del fiume Varo e parte della vallata del Roia e del Bevera. Il capoluogo era Nizza, denominata "Nizza Marittima" per distinguerla da Nizza Monferrato in Piemonte. La Contea appartenne al Regno di Sardegna fino al 1860, in seguito fu ceduta dal Cavour alla Francia; l'intensa opera di francesizzazione ha avuto effetto soprattutto nella città di Nizza Marittima, ma anche il restante territorio non ne è rimasto immune. Fu favorita una progressiva diffusione della lingua francese a danno di quella italiana: ad esempio vennero chiuse tutte le pubblicazioni dei giornali italiani (come "La voce di Nizza"); furono cambiati persino molti cognomi degli autoctoni ("Bianchi" => "Leblanc"; "Del Ponte" => "Dupont" ecc.). L'italianità di Nizza è andata scomparendo a mano a mano: negli anni trenta solo il centro storico era a maggioranza italiana, ora la città è totalmente a parlata francese. L'italiano è comunque la seconda lingua della città e il dialetto nizzardo è sostanzialmente di tipo ligure. Cultura autoctona è rimasta maggiormente nei paesi dell'interno oltre che a Mentone e nello stato di Monaco: la flessione dialettale - oltre che gli usi e le tradizioni - è di carattere ligure. Interessante inoltre è vedere che una buona fetta di cognomi dei residenti in tale regione è italiano: non ci si sorprenda quindi se troviamo "Giorgi" e "Delrivo" a Poggetto Tenieri, "Baldacci" e "Paolini" a Guglielmi, "Rosso", "Andreoli" e "Ceccarini" alla Turbia ecc. Limite occidentale della Contea di Nizza al di là del quale si entra nella francesissima Provenza era - come già affermato - il fiume Varo, fin dall'antichità designato come limite occidentale della regione italiana

Nel 1947, in seguito al Trattato di Parigi, furono ceduti alla Francia il comune di Tenda e parte dei comuni di Briga Marittima, Valdieri e Olivetta San Michele; anche queste zone furono immantinente soggette a francesizzazione. Una certa fetta della popolazione, per aver scelto di non diventare di cittadinanza francese, prese la via dell'esodo. Altri territori, di estensione limitata ma di grande importanza strategica, furono annessi alla Francia: il passo del Monginevro, la Valle Stretta del monte Tabor (ad ovest di Bardonecchia), il passo del Moncenisio ed una parte del territorio del Piccolo San Bernardo col celebre ospizio. In tale zona, va precisato che la cima del Monte Bianco, contrariamente a quanto taluni sostengono, non appartiene alla Francia ma su di essa corre la linea del confine politico attuale.

 

 
 
 

Il passato non ritorna...

Post n°49 pubblicato il 27 Luglio 2010 da manichiuse

18.7.10 Chieri

Ho voluto andare a vedere questo complesso in riminiscenza di quando ero giovane e poiche' e' uno dei pochi di cui mi ricordo di aver ascoltato...

Ero l'unica di una folla minima a ballare al suono della musica e sentire ancora dentro il messaggio umanitario di codesti cantanti di un'epoca in cui c'era tanta voglia di fare di agire di migliorare...

Purtroppo intorno a me non c'erano che persone abuliche ed inespressive...con bottiglie di birra e altro in mano...alcuni nuclei familiari statici ed inemotivi...

Che dolore...una societa' spenta alla vita...paurosa della realta'...oblivia nei suoi sogni...nella sua confortevole quotidianita'...

Molte delle canzoni non conscevo o ricordavo piu'... ma il messaggio di pace bene e amore vero cadde' nella response silenziosa che abbia visto...

Vuoti dentro...senza scopi se non quello di vivere in maniera narcisista e indifferente...

Quanta pena ho sentito...quanto male mi ha fatto...

In contrasto Torino centrale pullulava di gioventu' alle due e mezzo di notte...tanti ormai sbronzi...altri ancora sobrii...ma che futuro avranno mi sono chiesta ritarnado da questo temporaneo rally nel passato....

Soddisfatta della mia vita...soddisfatta delle mie esperinze...soddisfatta di saper amare per dare e non per solamente prendere...

 
 
 
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