..e se il mio volontario esilio fosse uno sbaglio? se stessi perdendo occasioni preziose?
io però ho paura di rimettermi in gioco.
è banale ma è così.
almeno finchè non mi sarò data una risposta: ne è valsa davvero la pena? perchè di vera pena si tratta e si è trattato negli ultimi mesi..
oggi vorrei dei no che rispondessero alle mie domande.
vorrei sapere quando si guarisce da certe ferite senza dover passare per il rancore o la disistima, non riesco a provarli, farebbero più male a me che alla persona cui sono rivolti.
vorrei sorridere come faccio sempre ma senza quel velo che attraversa il mio sguardo e i miei pensieri.
vorrei che uscisse il sole.
"le parole sono esseri viventi" vanno rispettate ma soprattutto amate.
è bello usarle con creatività, ma non è necessario, a pensarci bene, altrimenti, solo chi possiede il "dono" potrebbe scrivere, no?
No è un bellissimo libro di Diego Cugia.
No è l'unica parola che sapeva dire una persona che ho conosciuto qualche anno fa e mi ha insegnato i 101 modi per dire No ed esprimere 101 emozioni diverse.
No è una parola che dovrei dire più spesso.
No è quello che mi ha detto A.
No è il manifesto della disobbedienza.
No è imperativo e definitivo.
stasera avevo voglia di dire no....