Creato da nodisdetta il 10/10/2010

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movimento di cittadini contro le discriminazioni assicurative

 

 

« Basta discriminazioni as...8 aprile 2011 »

Istituzioni e fuga dal SUD

Post n°46 pubblicato il 27 Marzo 2011 da nodisdetta
 

L'Europa ci ha imposto di non fare differenze tra uomini e donne nelle tariffe assicurative. La differenziazione tra sessi è stata giudicata fonte di discriminazione.

Chiediamo dunque all'Europa cosa ne pensa della discriminazione tra cittadini di uno stesso Stato obbligati ad assicurarsi per poter circolare con il proprio mezzo di trasporto.

Un cittadino del SUD che non fa incidenti ( in una realtà in cui gli incidenti sono più frequenti ) dovrebbe essere premiato, anziché esser costretto a pagare il triplo ( quando gli va bene ) di quanto paga lo stesso cittadino di una città del nord che semmai di incidenti ne ha anche fatto qualcuno.

Ci è piaciuto tanto il messaggio del gruppo di COGITO ERGO SUD su questo tema ( Snack: Pernacchio assicurato ): con un messaggio chiaro si mette in evidenza l'assurdità del comportamento delle compagnie di assicurazione nei confronti dei cittadini del SUD.

E' vero che le tariffe al SUD non sono tutte alte, ma i centri del SUD, con maggior numero di residenti, sono i pù penalizzati.

Abbiamo lottato contro le disdette massive, e l'Isvap ci sta dando ragione ( quante riattivazioni hanno dovuto fare le compagnie, in ottemperanza alle disposizioni dell'Organo di vigilanza), tra poco entrerà in vigore l'Agenzia Antifrode ( cadrebbe un bell'alibi...), rimanendo in attesa della caduta di qualche testa gloriosa che ha progettato la FUGA DAL SUD, non resta che invitare i cittadini a chiedere a gran voce che finisca la discriminazione geografica in Italia.

La FUGA sta provocando perdita di posti di lavoro, che se presi per singola realtà aziendale, non fanno rumore, ma se viste nella loro totalità, diventano un numero assai più rilevante. Al problema dell'occupazione che già è forte e drammatico nel SUD, si aggiunge anche un altro allarme sociale: i costi proibitivi delle polizze auto stanno spingendo verso l'illegalità molti cittadini che decidono di non assicurarsi o che cadono nelle grinfie di compagnie fantasma.

La convivenza civile è messa in pericolo da quest'ultimo fenomeno, avere un incidente causato da un veicolo non assicurato è un pericolo che corrono molti cittadini onesti.

La discriminazione geografica, per una polizza obbligatoria è una mostruosità giuridica: lo Stato non può impormi la stipula del contratto, tollerando che mi si chieda il triplo solo perché abito al SUD! I cittadini sono uguali, sia che abitino in Val D'Aosta che in Puglia.

Le istituzioni regionali se ne sono strafregate del problema, nessun Governatore ha risposto all'appello che le Associazioni dei Consumatori contro le discriminazioni. E' un brutto segno.

Chi ha a cuore questo tema dovrebbe fare pressioni per spingere chi rappresenta le Istituzioni locali a farsi carico di questa battaglia di civiltà.

Lo scrivemmo tempo fa, se tutto ciò fosse accaduto in un paese " Padano", non sarebbe passato giorno senza un intervento di qualche politico col fazzoletto verde al collo, e sicuramente qualche leggina stile "Quote Latte" sarebbe stata approvata per risolvere il tutto.

Muoviamoci tutti affinché finiscano le discriminazioni tariffarie, facciamolo come quando abbiamo denunciato le disdette massive, qualcosa cambierà...NOI CI CREDIAMO! 

 

 

 
 
 
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