Post n°71 pubblicato il 16 Aprile 2008 da bmvideoproduction
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Post n°70 pubblicato il 29 Maggio 2007 da soloparolesparse
Il momento è arrivato, la partogenesi è stata complessa e articolata ma finalmente la mostra è pronta, le menti anche e lo spettacolo può avere inizio... Menù è esposta allo Zebra Cafè la mostra è visitabile liberamente dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 20,00 ed il sabato dalle 8,00 alle 14,00. ...se poi volete prendere un aperitivo con l'autore, lo trovate venerdì 8 giugno a partire dalle 19.30... ATTENZIONE! L'aperitivo di venerdì 8 è annullato. Al più presto sarà comunicata la data del nuovo incontro. |
Post n°69 pubblicato il 19 Maggio 2007 da lubely
Domenica 27, dalle 17, a Leinì. centro sportivo «Grande Torino» (il nome non l'abbiamo scelto noi...) c'è la presentazione ufficiale del libro Quando, di Guerrino Babbini. Tutti quelli che passano da questo blog sono invitati a partecipare.
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Post n°68 pubblicato il 14 Marzo 2007 da fabio.1971
"Il governo mi dia tre miliardi o lo faccio pignorare" «La Regione vanta un maxicredito In caso di risposta negativa al governo chiederò a Bankitalia di bloccare quei fondi e metterli a disposizione» Da lunedì sera l’assessore al Legale, Sergio Deorsola, ha messo al lavoro l’Avvocatura per preparare la diffida di adempimento che la Regione invierà al ministero del Tesoro per sollecitare la restituzione di 3 miliardi di crediti. «In caso di risposta negativa chiederemo alla banca d’Italia di bloccare quei fondi e di metterceli a disposizione», annuncia la presidente Mercedes Bresso. La scelta di fare causa allo Stato è maturata dopo «l’esplosione di richieste di contributi da parte dei comuni, soprattutto i più piccoli, che non sono in grado di far fronte ai pagamenti di forniture e servizi di soggetti privati». Presidente, che fa? Copia il sindaco di Milano, Letizia Moratti? «A dire il vero io non ho timore di alzare la voce con il Governo Prodi. L’ho fatto in passato e lo farò ancora. Quei soldi sono nostri e adesso li vogliamo. Con Roma possiamo trovare un’intesa sulla rateizzazione, ma non possiamo accettare di sopravvivere con 1 miliardo di anticipazioni da parte delle banche che poi dobbiamo restituire con gli interessi». Il governo Prodi ha lo stesso colore della sua maggioranza, perché rivolgersi agli avvocati? «Guardi io credo che i governi siano amici di chi sta loro vicino. Penso al sindaco di Roma o al presidente del Lazio che ha ottenuto 4 miliardi per risanare il suo debito sanitario. Stiamo valutando se impugnare quell’accordo perché va al di là di ogni gestione arbitraria delle risorse». Adesso siamo a Roma ladrona? «Non mi interessano gli slogan. Stiamo ai fatti. Noi siamo andati a cercare risorse economiche anche sui mercati internazionali ma è evidente che se i trasferimenti statali non arrivano con regolarità c’è il rischio di far saltare il sistema delle piccole e medie imprese, soprattutto in campo sanitario. Roma si è impegnata a restituire progressivamente il debito. Una prima tranche è stata pagata, poi tutti si è fermato lì. Il Governo adesso ha a disposizione più soldi? E allora, per prima, cosa paghi i debiti». Prodi ha annunciato di voler ridurre l’Ici. E’ d’accordo? «Io credo che il governo dovrebbe aprire un confronto con gli enti locali per decidere come investire le nuove risorse. E’ assurdo che prima si costringono i comuni ad aumentare l’Ici e poi annunciano la riduzione. E poi c’è quel balzello del ticket di 10 euro sulle prestazioni sanitarie, introdotto contro la volontà delle regioni e che non possiamo abolire autonomamente perché non c’è una legge che lo permette e perché non avremmo le risorse necessarie». Chiamparino dice che in queste condizioni non farebbe campagna elettorale per la sinistra. E lei? «Se il centrosinistra pensa in questo modo di riconquistare il Nord sbaglia strada, anzi c’è il rischio di perdere gli enti locali governati dall’Unione. Serve un salto di qualità. L’Unione si sta scordando che si governa, e si vince, con politiche attive in campo sanitario, di sostegno agli anziani non autosufficienti, aumentando le pensioni. Io sono per i Dico ma non ci sono solo i Dico». (La Stampa) |
Mercoledi 31 gennaio dalle 19.00 a "Le Ginestre Jazz Club" in via valprato 15 |
Post n°65 pubblicato il 31 Dicembre 2006 da fragolas
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Post n°63 pubblicato il 02 Dicembre 2006 da fabio.1971
Isabelle Huppert: La donna dei ritratti Unica tappa italiana della tournée, arriva a Torino Isabelle Huppert. La donna dei ritratti La mostra è incentrata sull’immagine dell’attrice francese Isabelle Huppert, apparsa in oltre 80 film realizzati da importanti cineasti quali Jean-Luc Godard, Claude Chabrol, Michael Haneke, Benoît Jacquot e Michael Cimino. Nel corso della sua carriera, Isabelle Huppert ha incontrato i più grandi fotografi del mondo, da Cartier-Bresson a Lartigue, da Helmut Newton a Richard Avedon, da Nan Goldin a Philip-Lorca diCorcia, ogni volta in un diverso contesto: il fotogiornalismo, la fotografia di moda, il reportage cinematografico e teatrale, il video. Una raccolta di 115 ritratti realizzati da 73 diversi fotografi fra il 1968 e oggi, nonché quattro video installazioni - ad opera di Robert Wilson, Gary Hill e Benoît Rossel - e un’ampia rassegna di film.
La mostra sarà allestita all’interno della Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema. Isabelle Huppert sarà a Torino il 6 e il 7 dicembre per la vernice, prevista per il 6 dicembre 2006 alle ore 19.00. E’ in programma per il 7 dicembre 2006 alle ore 18.00 al Circolo dei Lettori (via Bogino 9, Torino) un incontro con Corrado Augias e Isabelle Huppert nel corso del quale l’attrice dialogherà con il famoso giornalista su temi attinenti ai suoi interessi e alla sua professione.
Parallelamente al Cinema Massimo, nei mesi di dicembre 2006 e gennaio 2007, verrà presentata una retrospettiva sempre intitolata Isabelle Huppert. La donna dei ritratti, che raccoglie 25 film che coprono l’intera carriera di Isabelle Huppert, dagli esordi fino al più recente Gabrielle (2005) di Patrice Chéreau. Nell’omaggio è anche compreso il film I cancelli del cielo (1980) di Michael Cimino, che testimonia l’internazionalità del lavoro della Huppert. I film sono in lingua originale sottotitolati in italiano. All’inaugurazione della retrospettiva sarà presente Isabelle Huppert, prevista per il 6 dicembre 2006 alle ore 21.00 con la proiezione de La merlettaia (1977) di Claude Goretta, film poco noto in Italia, il primo in cui lei si impone come protagonista e grazie al quale vinse il premio David di Donatello come migliore attrice straniera. La mostra è a cura di Ronald Chammah e Jeanne Fouchet. |
Post n°62 pubblicato il 24 Novembre 2006 da L_U_I_G_I_T_A_L_L
CIAUZZZ.... MI PIACE QUESTO BLOG....E MI PIACE ANKE TORINO.... VOLEVO CHIEDERVI....SARO' DAL 27/12/2006 AL 07/01/2007 A TORINO DA PARENTI ED HO INTENZIONE DI GIRARMELA TUTTA!!!... PREMETTO CHE VOGLIO VISITARE LA MOLE,SUPERGA E TANTE ALTRE COSE!!! MI SAPRESTE DARE CONSIGLI...VISTO CHE SIETE RESIDENTI!!!???? GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!! |
Post n°61 pubblicato il 10 Novembre 2006 da kiry7
Luci d'artista Vasco ARE - Vele di Natale
seconda parte! Mario AIRÓ - Cosmometrie Quarantadue disegni di Giordano Bruno, tratti dal libro “Articuli 160 adversus mathematicos”, sono proiettati sulla pavimentazione della piazza, coprendola quasi fossero dei tappeti in una Moschea. La produzione grafica di Giordano Bruno è qui ripresa dall’artista per sottolineare il valore conoscitivo delle immagini. Piazza Carignano. Le sue opere sono il più delle volte assemblaggi di materiali naturali e di recupero, quali tronchi d'albero, rocce e oggetti d'uso quotidiano. Per questo è vicino sia all'Arte Povera che al Nouveau Realisme francese degli anni Settanta. Una moltitudine di triangoli colorati ondeggia sopra le teste dei passanti, un semplice telaio di legno con appesi tanti frammenti di plexiglass colorati, rosso, giallo, verde, arancio, blu, rifrangenti la luce. Al centro della via, appesa ad un alto traliccio, brilla di notte anche una gigantesca rosa dei venti, una stella ad otto punte costruita assemblando otto vele multicolori. Largo Bertola. Daniel BUREN - Tappeto volante L’opera, un singolare “gazebo” che sorregge una fitta rete di cavi d'acciaio ai quali sono appesi tanti cubetti rossi e bianchi, o blu e bianchi, di notte, accesa, ci appare come un tappeto volante, sospeso a mezz'aria. Piazza Palazzo di città. Francesco CASORATI - Volo su... In Volo su… uno stormo di uccelli si libra in volo sopra la via. Raffigurati ad ali spiegate in forme stilizzate, i volatili sorreggono con il becco un lungo filo rosso fluorescente, un sottile tubo al neon che, dipanandosi, congiunge da un capo all’altro il tragitto. Via Pietro Micca e via Cernaia. Nicola DE MARIA - Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime Non ci si rende mai conto di quanto si voglia bene a un luogo, non si capisce mai abbastanza quanto esso sia ricco: riflettendo sull’opera di luce ho capito il mio amore per Torino. Io vedevo le cornucopie della piazza diventare fiori magici del cielo, lasciati sulla terra per consolare e rallegrare le donne e gli uomini che vivono in questa città. E immaginavo questi fiori, attraversati dal movimento della luce, diventare il nido cosmico di tutte le anime che vivono nell’universo e nel nostro cuore. Questi fiori magici sono le stelle della città.” Nicola De Maria Piazza Carlo Emanuele II. Piazza Carlina. Richi FERRERO - Lucedotto Collocata su una grande aiuola spartitraffico, l'enorme gru, opera permanente di Luci d'Artista dal 2000, da quest’anno si è arricchita della presenza di un nuovo segno. Al gancio della gru è appesa, con il vertice rivolto verso il basso, una piramide a base tringolare. Il solido a tre facce, sollecitato dalla luce collocata al suo interno, al calar della sera s’illumina cambiando colore a seconda delle indicazioni ricevute da un barometro posto sulla gru. “In questo modo il grande pendolo, quasi magicamente, comunicherà alla città, la sera prima, come sarà il tempo all’indomani. La colorazione blu/azzura del solido anticiperà una giornata di bel tempo, mentre in caso di mal tempo si colorerà di rosso intenso. Una colorazione melange ci comunicherà il tempo incerto. Resta intatta la definizione Lucedotto intesa, nel gioco di parole, come “luce dotta”, intelligente nella sua capacità di prevedere e comunicare il tempo meteorologico”. Corso Regina Margherita ang. Corso Lecce Carmelo GIAMMELLO - Planetario Una rete invisibile sovrasta via Roma, sorreggendo tante, diverse costellazioni: l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, Orione … In questo insolito firmamento metropolitano, altre luci più piccole rappresentano le migliaia di astri che affollano il nostro Universo, qui raffigurato a portata di mano. Via Roma. Jeppe HEIN - Illuminate benches I suoi lavori sospendono le leggi di causa ed effetto e creano situazioni in cui gli oggetti sembrano prendere vita e reagire alla presenza dei passanti. Le panche che si illuminano diventano parte integrante di un sistema modulare scultoreo e architettonico attraverso il quale Hein articola un dialogo con il pubblico. Le sue opere esistono e si attivano solo in relazione allo spettatore, suscitando contemporaneamente un rapporto di gioco e di disturbo, di dialogo e di fastidio. L’intervento dell’artista sviluppa quindi dei segni scultorei in grado di mettere in discussione la normale percezione del luogo. Illuminate Benches instaura un rapporto diretto con le strutture preesistenti e trasforma i movimenti del pubblico creando uno spazio per attivare delle nuove interazioni sociali. Piazza Vittorio Veneto (isola tra Via della Rocca e Via Bonafous) Rebecca HORN - Piccoli spiriti blu Nella notte la chiesa di Santa Maria al Monte dei Cappuccini si staglia sulla cima del colle che sovrasta il Po, proprio di fronte ai Murazzi, come fosse sospesa a mezz’aria. Illuminata da potenti fari blu, la chiesa perde il consueto aspetto di edificio conventuale e si trasforma in una presenza surreale, quasi un’astronave in volo. Tutt’intorno alla chiesa del Monte dei Cappuccini, sono collocati dei tubi al neon, cerchi di luce che da lontano, complici le nuvole basse e le nebbie che d’inverno salgono dal Po, diventano piccoli spiriti blu. Monte dei Cappuccini L’artista ha scelto per la sua installazione, vicino al ponte Vittorio Emanuele I ai Murazzi, due scritte al neon che riproducono frasi di Italo Calvino e di Friedrich Nietzsche, tratte rispettivamente da “Le città invisibili” e “Così parlò Zarathustra”. Nelle frasi, i due scrittori, che amarono Torino e che s'identificarono con la città, fanno considerazioni filosofiche attraverso metafore sul ponte. Murazzi del Po Qingyun MA - NeongraphyQingyun Ma ha realizzato Neongraphy, un’installazione collocata sul portone d’ingresso della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. E’ una grande insegna al neon giocata sul rosso, il blu e il verde, i colori primari del digitale. Di giorno, quando i neon sono spenti, sono visibili le sagome degli ideogrammi che significano ming, cioè luce. Col buio, si accendono i caratteri che rappresentano gli ideogrammi cinesi delle parole Cina, Giappone e Corea. Qingyun Ma ha lavorato sul design dei diversi ideogrammi interpolandoli, fino a far raggiungere un insieme armonioso di forme e colori che, metaforicamente, riconduce al titolo della mostra “Alllooksame?/Tutttuguale?” allestita negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con opere di artisti cinesi, giapponesi e coreani. Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Via Modane) continua.... |
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 07:48
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 07:27
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 07:22
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 07:18
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 06:48