Creato da nobileateniese7 il 15/02/2013

nomizo

"....direbbero, io penso, che quell'uomo è fuori di sè, e che, per aver sentito qualcosa da qualche libro, o per aver usato casualmente dei modesti farmaci, ritiene di essere diventato medico, senza avere alcuna competenza dell'arte..." (PLATONE-"Fedro")

 

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la libertà

Post n°10 pubblicato il 26 Aprile 2013 da nobileateniese7

commentando il 25 aprile

&&&

" Oh Libertè, que de crimes on commet en ton nom!" 

 così esclamò Madame de la Platière, mentre era condotta al patibolo dai rivoluzionari del Terrore (1793), salutando la statua della Libertà, ai cui piedi era stata eretta la ghigliottina.

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Commenti al Post:
misiadiomedea
misiadiomedea il 26/04/13 alle 20:56 via WEB
La musa dei Girondini ebbe pienamente ragione. L'anelito di libertà, in ogni tempo e in ogni campo, ha le sue conseguenze. Per me è una scelta irrinunciabile, costi quel che costi, e non sono neppure viscontessa.
 
 
nobileateniese7
nobileateniese7 il 27/04/13 alle 00:01 via WEB
Grazie della visita! Penso sia vero l’assioma secondo cui: “la rivoluzione mangia i suoi figli”. Era accaduto all’epoca della rivoluzione francese, difatti. si è ripetuto con la rivoluzione russa. E nei nostri tempi , da noi, c'è pur stata la tragicomica vicenda delle due procure di Salerno e di Catanzaro l’un contro l’altra armata, con centinaia di carabinieri che circondano la procura di Catanzaro, la quale reagisce a suon di avvisi di reato per i magistrati inquirenti campani. La richiesta degli atti alle due procure da parte del Presidente Napolitano, fatto unico nella storia della Repubblica, è la dimostrazione di una crisi irreversibile che ha portato davvero la rivoluzione delle manette a mangiare gli stessi ammanettatori. Niente si conquista senza sangue o sudore di sangue!
Kostis
 
Marion20
Marion20 il 27/04/13 alle 16:17 via WEB
La libertà è un bene prezioso, e noi siamo fortunati ad averla trovata quando siamo nati. Ma va riconquistata e difesa dagli attacchi di chi crede che essa vada limitata "per il bene della nazione".. ne abbiamo visti di esempi del genere! Quanto alla frase famosa che tu riporti.. il Terrore è stato proprio la negazione della libertà di non essere d'accordo con chi comandava allora. Quando la difesa di un bene diventa "manichea" (o con me o contro di me) gli errori che si possono commettere sono innumerevoli. Ciao e grazie di questa riflessione, Marion
 
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 28/04/13 alle 15:51 via WEB
gentile Marion >br> ma ciò che affermi è proprio quello che sta succedendo da noi, con delle formazioni politiche che NON PERDONANO, anzi non ammettono deroghe ai loro diktat, ai loro intendimenti, ai principi che sono alla base di questi loro ideali. Discendono dai Giansenisti, non v'è dubbio. Allora molto meglio i Gesuiti, checchè se ne dica!Ma a volte, mene rendo conto, quando un nemico diventa pervicace e non si riesce a distruggere o qyuanto meno a vincere, subentra la teoria del " COLPO DI CLAVA" del buon von Clausewitz. E questo fanno le rivoluzioni. Occorre sempore sceglkiere la via di mezzo, ovvero il dialogo!! Ma a volte scappa la pazienzza, sì, la pazienza e proprio quando lo stomaco è vuoto e la libertà solo una debolissima fiammella. Occorre sempre essere guardinghi. Questo è il rimedio: essere guardinghi.
 
   
Marion20
Marion20 il 01/05/13 alle 09:03 via WEB
Infatti l'arma del dialogo, della conciliazione, della moderazione restano sempre le armi migliori e più civili. Ma noi ce ne siamo dimenticati... ciao Marion
 
     
nobileateniese7
nobileateniese7 il 01/05/13 alle 17:15 via WEB
Per Marion. Si dovrebbe tutti prendere completa visione dei Dialoghi di Platone per comprendere la forza della paroila sia scritta sia orale e quindi del Dialogo.
Kostis
 
   
nobileateniese7
nobileateniese7 il 01/05/13 alle 17:13 via WEB
Trampolino.Grazie del tuo intervento in rispoosta a Marion. Ottimo l'aver citato la differenza fondamentale fra Gesuiti e Giansenisti. Ma è stato proprio il credere e il voler liberare dell'anima dal maligno - così si credeva - a far compiere efferati delitti sui poveri corpi straziati delle donne nel periodo dell'Inquisizione della Chiesa. Quali e quanti delitti sono stati commessi nel nome della libertà dal maligno. L'Inquisizione: uno dei periodi più bui della storia della Chiesa.
Kostis
 
 
nobileateniese7
nobileateniese7 il 01/05/13 alle 17:07 via WEB
Per Marion.Sarebbe inutile ricordare o quanto meno fare riferimento alle "foibe". Ma l'esempio diventa necessario e indispensabile per comprendere la tragicità dell'urlo della Viscontessa.
Kostis
 
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