Creato da napoli.cult il 28/05/2008
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vuitton0
vuitton0 il 19/06/10 alle 00:25 via WEB
Since the 19th century, manufacture ofLouis Vuitton replica goods have not changed: Luggage is still made by hand. Contemporary Fashion gives a preview of the creation of the vuitton trunks: the craftsmen line up the leather and canvas, tapping in the tiny nails one by one and securing the five-letter solid pick-proof brass locks with an individual handmade key, designed to allow the traveler to have only one key for all of his or her luggage. The woven frames of each trunk are made of 30-year-old poplar that has been allowed to dry for at least four years. Each trunk has a serial number and can take up to 60 hours to make, and a suitcase as many as 15 hours.Many of the company's products utilize the signature brown Damier and Monogram Canvas materials, both of which were first used in the late 19th century. All of the company's products exhibit the eponymous lv. The company markets its product through its own stores located throughout the world, which allows it to control product quality and pricing. It also allows LV to prevent counterfeit products entering its distribution channels. louis vuitton has no discount sales nor does it have any duty-free stores. In addition, the company distributes its products exclusively through replica handbags

 
lesfleur
lesfleur il 29/12/09 alle 16:18 via WEB
Ingredienti per una ricettina per l'arrivo dell'anno nuovo: un po' di strette di mano - alcuni abbracci - molti baci - 1 bicchiere d'allegria - 3 cucchiai di magia - 1 sacchetto d'amore - mezzo litro di gioia. Mescolare con abbondanza di sorrisi, legare il tutto con un filo di bontà e qualche goccia di stupore. Cuocere col calore del cuore. Servire a grandi porzioni con abbondante buonumore, spolverando con affetto. Costo: 0. Calorie: 0. Tempo di preparazione: 0. Controindicazioni: nessuna. AUGURI!

 
nonsolonero
nonsolonero il 11/11/08 alle 07:01 via WEB
Grazie Marquez. Hai detto bene, il mondo è così triste in molte sue espressioni che, se qualcuno o qualcosa riesce a regalare una speranza, questa, è sempre ben accetta. Anche se le esagerazioni mi danno fastidio e, la chiesa che spesso approfitta della bontà e dell'ingenuità delle persone, fà appoggio su questi argomenti e ne trae forza e, soprattutto, economia. Un saluto. Claudio.

 
Marquez36
Marquez36 il 09/11/08 alle 22:57 via WEB
Beh come te anche io mi reputo ateo, però come tutti i napoletani a Gennarino ci tengo e tengo che il miracolo avvenga..sarà proprio forse perchè so quanto la mia gente tiene a questa cosa, a quanto ci si aggrappi per sperare in una vita migliore. tempo fa anche io ci dedicai un post nel mio blog e tengo Gennarino anche nelle foto del profilo...:)))...Ottimo post..Grande nonsolonero...:)

 
bimbadepoca
bimbadepoca il 20/10/08 alle 22:42 via WEB
Infatti Claudio, ascoltando le parole di questa canzone... ma è limitativo definirla così, perché è, a tutti gli effetti, una critica pungente verso chi ha ridotto la nostra stupenda città nello stato attuale che tutti, purtroppo, conosciamo. Dicevo che ascoltando le parole e guardando le immagini, sapientemente montate, non ho potuto fare a meno di provare rabbia. Rabbia per tutto quello che eravamo, per essere stati capitale di cultura e centro del bel mondo. Rabbia perché oggi siamo famosi soltanto per la camorra, la spazzatura e l'inciviltà. Eppure esistono tantissimi napoletani perbene, che continuano ad essere ignorati, come Federico Salvatore, un artista che forse meriterebbe un po' più di visibilità.

 
nonsolonero
nonsolonero il 20/10/08 alle 19:54 via WEB
E come non dare ragione a Federico? I napoletani per bene, numerosi, orgogliosi della propria città, ancora riconosciuta come grande capitale europea, quei napoletani hanno le stesse convinzioni di Federico Salvatore, nutrono le stesse speranze, condividono le stesse sofferenze, consapevoli come sono di far parte a quella schiera non numerosissima di popoli appartenuti e che appartengono a quelle città, che in un modo do nell'altro, hanno "fatto" la storia. In Europa, il novero include ovviamente la nostra capitale Roma, Londra, Parigi, Vienna, Madrid, Atene e questa grande ex capitale che è Napoli, con tutto il grande e importante bagaglio culturale che porta con sé. Piaccia o no, la nostra città è ancora una magnifica capitale! Ecco perché Federico Salvatore - e con lui altre svariate centinaia di migliaia di individui - si rode il fegato. Un abbraccio. Claudio.

 
bimbadepoca
bimbadepoca il 20/10/08 alle 12:24 via WEB
Sul principe di SanSevero si potrebbe parlare per ore, è uno dei personaggi più affascinanti della storia napoletana. Purtroppo le sue intuizioni geniali, spesso sono state associate ad un folclore di quartiere, e la storia ufficiale ha un po' snobbato questo scienziato. Eppure sembra che quella rete artificiale di vasi sangiugni, oltre ad essere la dimostrazione delle grandi conoscenze anatomiche del principe; sono fatte di materiale sconosciuto. Si mormorava che fossero di un materiale simile alla plastica... pensate che meraviglia, la plastica nel settecento.

 
nonsolonero
nonsolonero il 13/10/08 alle 17:12 via WEB
Sulle opere conservate in questa cappella sconsacrata, credo che chiunque abbia un minimo di sensibilità nei confronti delle opere d'arte, non possa evitare lo stupore e l'incredulità non appena al cospetto di esse. Quello che hai provato tu è la stessa sensazione provata da me ed anche io uso fare il confronto con la "Pietà" che ritenevo la più grande opera scultorea che avessi mai visto, prima di imbattermi nel magnifico Gesù del Sammartino. Un abbraccio. Claudio.

 
Marquez36
Marquez36 il 12/10/08 alle 22:42 via WEB
Il Cristo velato, credo sia una scultura che possa stare al pari della Pietà di Michelangelo. Ricordo la prima volta che lo vidi, non riuscivo a capire come fosse possibile una cosa del genere, restai per minuti interi a fissarlo, per non parlare poi della statua con la rete....:-)...Beh, credo che ci viene a Napoli e non fa una puntatina alla cappella San Severo, commette proprio un errore madornale. Baci m31

 
nonsolonero
nonsolonero il 07/10/08 alle 17:13 via WEB
E meno male "nonsologigidalessio"!!! Ho visto tanti anni fa, durante uno spettacolo televisivo girato alla "Bussola" di Viareggio, Renato Carosone esibirsi in "Pianofortissimo". Ancora oggi rimane vivo in me il ricordo di quelle dita che, velocissime, passeggiavano sulla tastiera che sembrava sorridere al loro tocco. Davvero magico Renato. La canzone più bella, però, a mio avviso che Carosone ci ha lasciato è stata "Lettera da Milano" che racconta di un napoletano trapiantato nel capoluogo lombardo che descrive la sua vita laggiù in una lettera ad un amico e trova il modo di descrivere Milano molto più "umana" e finanche la nebbia, definita "acqua e annese", si trasforma in un momento di poesia. Anche io concludo con un malinconico e forte "Grazie Renato". Un abbraccio. Claudio.
 
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