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la sindrome dei cattiviLa notizia del ragazzo down picchiato, umiliato e filmato dai compagni di scuola di per sè potrebbe rientrare tra i tanti esempi di stupidità giovanile e niente più. i ragazzi artefici della bravata, con tanto di richiami al nazismo, purtoppo sono anche loro delle vittime. Vittime di questa società che esalta e porta quasi ad esempio i forti, i potenti, gli arroganti ed i cattivi. Che non sia maturato dentro quei ragazzi il naturale stimolo di amare il prossimo stupisce poco. Il consumismo ci spinge ad avere, ad esempio, macchine sempre più grosse e più potenti tanto da poter replicare a quei cretini che in autostrada si mettono a mezzo metro da noi lampeggiando furiosamente per avere strada. Vediamo sovente le auto blu di politici e magistrati tagliare il traffico con violenza e prepotenza come anche “l’amico degli amici” entrare nel locale senza fare la fila. E poi i tanti esempi di quelli che la fanno sempre franca seppur sputtanati e condannati...(non è necessario fare nomi)... La storia ci ha consegnato alla memoria genocidi, carneficine e quant’altro di efferato che, seppur nella condanna collettiva, velano un retrogusto di ammirazione per la violenza, la forza e la potenza dei malvagi. Il messaggio è biunivoco e se nella moltitudine, per fortuna, l’effetto è ripugnante c’è una parte di popolazione che ne rimane affascinato con l’ovvia conseguenza nell’emulazione. Subiamo violenze sociali continuamente e per certuni lo sfogo è anche il pensiero antisociale e quell’atto d’inciviltà compiuto ai danni del ragazzo down come in genere verso i deboli e gli indifesi. Si spera che la vita dia loro una lezione ma non è detto, il campo è abbastanza fertile perché diventi la classe dirigente di domani. «La felicità umana non sembra fosse inclusa nel disegno della creazione. Siamo solo noi con la nostra capacità di amare che diamo significato all'universo indifferente. Eppure, la maggior parte degli esseri umani sembra avere la forza di insistere e perfino di trovare gioia nelle cose semplici, nel loro lavoro, nella loro famiglia, e nella speranza che le generazioni future possano capire di più»( Woody Allen – Crimini e misfatti)
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Inviato da: Romans inédits
il 24/08/2013 alle 09:39
Inviato da: tattoosupplies888
il 08/09/2010 alle 04:20
Inviato da: libero
il 06/06/2010 alle 19:38
Inviato da: ringtone
il 29/04/2009 alle 19:49
Inviato da: NORMAN
il 29/04/2009 alle 18:54