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Diario di Viaggio
 

 

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La fine arriṿ un venerd́ mattina di fine gennaio.

Post n°56 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da nonnobizzarro

Senza esplosioni o clamori. Così come arrivano le cose peggiori: silenziosamente. La Nation Wide Bank smise semplicemente di rispondere alle telefonate dei propri clienti. Poi verso le undici un messaggio pre registrato annunciò loro che a causa di un’emergenza le linee erano temporaneamente fuori uso. Nessuno si accorse veramente di nulla fino al lunedì successivo, quando ormai tutto era già cominciato.

La cosa si diffuse come la più virulenta delle epidemie. Prima la Nation Wide, poi la Chase, poi Citibank... E più la crisi trovava spazio sulle pagine dei quotidiani e più le file davanti agli istituti di credito, ai bancomat, alle poste si facevano lunghe. In tutto il mondo. L’Europa seguì l’esempio degli Stati Uniti con la solita prontezza e subito dopo seguì anche il mercato asiatico. I residui regimi pseudo comunisti furono gli ultimi a cadere. Ma anche loro caddero.
Gente che aveva risparmiato per una vita per comprare una casa, per far studiare i figli e solo per avere una vecchiaia più sicura, si ritrovò senza nulla. Nel giro di pochissimi giorni.

Di buono c’era che chi aveva poco e aveva perduto tutto si ritrovava ora in buona compagnia. E numerosissima. Anche chi pensava di poter cadere in piedi, scoprì che la cosa era più grave del previsto. Nel giro di appena un anno, la proprietà privata prese a valere solo quanto la capacità che si aveva di difenderla. I palazzi e le abitazioni delle grandi città furono prese d’assalto e occupate. Abitazioni da miliardi di dollari, uffici, ministeri divennero dormitori. I centri delle più grandi città si ripopolarono di colpo. Ma quest’euforia fu una cosa temporanea. Ben presto ci si accorse che la città non offriva nulla, a nessuno, che l’asfalto era impossibile da arare e coltivare e che senza la grande distribuzione le metropoli come New York, Londra, Bombay erano solo sterminati deserti. I prezzi degli immobili crollarono e quello fu l’atto finale, il colpo di grazia.

Milioni di persone che avevano fatto del loro ingegno la propria professione, si trovarono non solo senza lavoro, ma anche totalmente impreparati, visto che, di fatto, non sapevano fare nulla. L’energia elettrica fu razionata. Poche ore di erogazione al giorno. Ma i black out anche in quelle ore erano frequentissimi. Era impossibile persino fare un ciclo completo di lavaggio con una lavatrice. E questo cambiò radicalmente la vita di moltissima gente, soprattutto naturalmente delle donne.

Molti trovarono rifugio nelle campagne, ma la situazione lì non era di molto migliore. Le poche case che ancora conservavano una parvenza di normalità, erano quelle che erano state attrezzate con pannelli ad energia solare. Ma bisognava difenderle coi denti.

Le macchine, senza più carburante, furono ammucchiate ai lati delle strade e le lunghe petroliere che un tempo solcavano i mari rimasero nei porti ad arrugginire. Le biciclette cominciarono a diventare sempre più diffuse come mezzo di locomozione, ma gli anziani e gli invalidi si ritrovarono costretti a restare nelle loro case.

La maggior parte dei negozi fu chiusa. In tutto il mondo. Per prime le grandi catene e le boutique di lusso poi i piccoli esercizi. In qualche paese cominciarono a sorgere piccoli mercatini di quartiere dove non era utilizzata alcuna moneta. Si contrattavano prestazioni di lavoro, scambi di oggettistica e di favori.

L’aria diventò diversa. Più limpida. I cieli erano solcati solo occasionalmente da aeroplani che col tempo divennero sempre più rari. Certo le strade erano molto pericolose. Al buio poteva accadere di tutto e per lungo tempo si rispettarono coprifuochi e si organizzarono ronde di cittadini contro le bande che imperversavano ovunque, saccheggiando e violentando. Col tempo però ci si stancò anche della violenza anche perché i proiettili cominciarono a scarseggiare e dover uccidere qualcuno guardandolo negli occhi richiedeva un coraggio che quasi nessuno aveva più.

In poco più di 10 anni ogni cosa era cambiata. Le chiese si riempirono, ma cominciarono a predicare un dio che rapidamente andava assomigliando al prototipo di uomo che lo andava invocando: smarrito, aggressivo e con troppo tempo a disposizione.

Poi finalmente arrivò il buio, anche lui silenziosamente, e fu bellissimo e pieno di speranza benché gli esseri umani, i pochi rimasti, di quel sentimento non sapessero più che farsene.

 
 
 
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