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Ruby, nuove testimoni Difesa premier: 'Falsita''

Post n°15 pubblicato il 13 Aprile 2011 da nuovomezzogiorno
Foto di nuovomezzogiorno

In articoli apparsi su Corriere e Repubblica, due ragazze dai pm: 'Un incubo le notti ad Arcore'

ROMA  - "Le nuove dichiarazioni apparse anche quest'oggi su alcuni giornali in relazione alle serate in Arcore, sono destituite di ogni fondamento e contrastano con numerosissime indicazioni di segno completamente opposto. La genesi delle dichiarazioni e i tempi appaiono davvero indicativi e ne dimostrano l'assoluta inconsistenza". E' quanto dichiarano l'avvocato Piero Longo e l'avvocato Niccolò Ghedini.

'AD ARCORE NOTTI DA INCUBO' - Ci sono due nuove testimoni nell' inchiesta sulle feste di Arcore. Sono due giovani diciottenni piemontesi, Ambra Battilana e Chiara Danese, che, secondo quanto riferiscono Corriere della Sera e Repubblica, si sono spontaneamente presentate ai magistrati di Milano il 4 aprile scorso con una memoria difensiva in cui raccontano la loro partecipazione a una serata con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Villa San Martino ad Arcore risalente al 22 agosto del 2010 dove, affermano, sono state portate da Emilio Fede, conosciuto dopo alcuni concorsi di bellezza. Le giovani sono state poi ascoltate dai pm in un interrogatorio lunedì scorso.

I due quotidiani pubblicano ampi stralci dei verbali. Chiara Danese spiega di aver deciso di parlare anche perché "Silvio Berlusconi in più occasioni ha definito 'cene eleganti' le sue. Beh, per quanto mi risulta avevano tutt'altra natura". Ambra Battilana così descrive l'inizio della serata: "Entriamo in casa. E' evidente l'attrazione che Berlusconi ha per me e per Chiara. Tanto che Fede gli dice "Tu mangia nel piatto tuo che io mangio nel mio". Chiara descrive quindi gli altri ospiti, "circa quindici" quasi tutte donne. Ci sono anche Roberta Bonasia, Nicole Minetti, Marysthell Polanco, le gemelle Imma e Eleonora De Vivo. "Emilio Fede - afferma Battilana - mi spiega che le due gemelline napoletane per partecipare alla cena avrebbero ricevuto tremila euro ciascuna".

E continua: "Dopo quindici minuti che siamo seduti a tavola, alcune delle ragazze scoprono i seni, li offrono al bacio di Berlusconi. Toccano il presidente nelle parti intime. Si fanno toccare". "Mentre accade questo le ragazze cantano 'Meno male che Silvio c'é, chiamano il presidente 'Papi' e lui chiama tutte noi 'le mie bambine, le mie bimbe' ". Spiega Chiara Danese: "A un certo punto il presidente chiede: "Siete pronte per il bunga bunga?", le ragazze in coro urlano: "Siii". Io e Ambra non sappiamo che cosa sia questo bunga bunga. Sono agitata, mi sento male..". Scendono quindi, continua Chiara, "nella piccola discoteca con il palo al centro e i divanetti tutto intorno. Le ragazze iniziano a ballare in modo volgare. Si tirano su la gonna. Mostrano il sedere". "Ballando - aggiunge - si avvicinano a Berlusconi, lo toccano, si fanno toccare, è il gioco che il presidente definisce bunga bunga". A questo punto, prosegue Chiara, "Fede e Berlusconi incitano le ragazze a coinvolgerci nel gioco, dicono: "Dai spogliatele... spogliatevi... ballate...". A quel punto siamo letteralmente terrorizzate. Vogliamo soltanto andarcene ma non sappiamo come fare". Così le ragazze riferiscono di aver chiesto a Emilio Fede di riaccompagnarle. "Emilio Fede - afferma Chiara - risponde: 'Se volete andare va bene, ma non pensate di poter fare le meteorine o miss Italia''.

NON CONCEDERANNO PIU' INTERVISTE - ''Ambra e Chiara da questa mattina non rilasceranno alcuna intervista sulla loro vicenda''. Lo annuncia l'avvocato di Ambra Battilana, Patrizia Bugnano, che spiega che la sua assistita e l'altra ragazza, Chiara Danese, assistita da un altro avvocato torinese, hanno assicurato che si atterranno solo alle dichiarazioni in tribunale. ''Ho spiegato loro - dice Bugnano, che e' anche senatrice dell'Idv - di non utilizzare la loro vicenda per altri scopi accettando interviste dai giornali o dalle televisioni''

DA PM PROROGA DI ALTRI 20 GIORNI PER MINETTI-FEDE-MORA - I pm milanesi che indagano sul caso Ruby hanno concesso un'altra proroga di 20 giorni a Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, indagati per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile, per decidere se farsi interrogare o meno, dopo la chiusura dell'inchiesta a loro carico avvenuta nelle scorse settimane. Il termine per decidere se farsi interrogare o meno, o per presentare memorie difensive, sarebbe scaduto infatti domani, ma ieri a metà pomeriggio i legali dei tre indagati hanno ricevuto un avviso di deposito di nuovi atti integrativi di indagine. In particolare, gli avvocati hanno ricevuto l'avviso di deposito delle due testimonianze di due ragazze, Chiara Danese e Ambra Battilana, sentite lunedì dai pm. Le testimonianze delle due giovani che parlano di una serata ad Arcore con il premier e descrivono il 'bunga-bunga' sono riportate oggi su Repubblica e sul Corriere della Sera. Da domani, dunque, scatteranno altri 20 giorni per i tre indagati che se vorranno potranno farsi interrogare. E' più probabile però che vengano presentate memorie difensive. Da quanto si è saputo, inoltre, i pm sarebbero ancora impegnati nella stesura di altri atti integrativi di indagine che potrebbero essere depositati ai legali nei prossimi giorni.

 
 
 

Dramma a Pantelleria Skinhead a Genova, scritta contro profughi

Post n°14 pubblicato il 13 Aprile 2011 da nuovomezzogiorno
Foto di nuovomezzogiorno

Morte due donne arrivate a bordo di un barcone che si è incagliato contro gli scogli

Due donne sono morte durante lo sbarco di migranti avvenuto questa mattina a Pantelleria. Erano su un vecchio peschereccio con 250 persone. Al largo di Lampedusa, invece, è stato soccorso un barcone con 105 tunisini che stava affondando. Intanto, è a Catania il traghetto Excelsior partito ieri dall'isola siciliana con 700 a bordo. 335 sbarcano nel capoluogo, gli altri ripartono per un'altra destinazione.

DRAMMA A PANTELLERIA - Due donne sono morte durante lo sbarco di migranti avvenuto questa mattina a Pantelleria. Le donne erano a bordo di un barcone con circa 250 migranti. Le due donne erano a bordo del vecchio peschereccio con 250 profughi, quasi certamente partito dalla Libia, finito all'alba sugli scogli di una piccola caletta a Pantelleria. Gli immigrati si sono lanciati in mare, raggiungendo a nuoto la riva. Tra loro anche le due donne, probabilmente annegate anche a causa delle pessime condizioni del mare. Le condizioni meteo nel Canale di Sicilia sono in netto peggioramento, con il mare in burrasca. Questa mattina si è alzato in volo un aereo per controllare l'eventuale presenza di barconi in difficoltà.

GENOVA, SCRITTA SKINHEAD CONTRO PROFUGHI - Ancora una protesta, a Genova, contro l'accoglienza ai profughi Nordafricani. Uno striscione, con il simbolo stradale del pericolo e la scritta "Invasione", é comparso davanti all'ex scuola Marco Polo, a Genova Quarto. E' firmato 'Vfs', sigla di Veneto Fronte Skinhead. Una rivendicazione attendibile, secondo la Digos, che ha sequestrato un altro striscione in via Robino, di fronte alla palestra ex Idrocarburi.
I due striscioni - 'Invasione' con il simbolo stradale del pericolo e 'No agli immigrati' - sono comparsi nella notte, a poche ore di distanza dalla bomba incendiaria che ieri sera ha danneggiato l'istituto Casaregis. Quest'ultimo edificio, così come quelli davanti ai quali sono stati trovati gli striscioni, erano stati indicati dall'amministrazione comunale per essere trasformati in centri di accoglienza temporanei per i nordafricani. Secondo la Digos, che indaga sugli striscioni, i tre episodi non sarebbero però collegati fra loro. Nel caso della bomba incendiaria, c'é infatti il sospetto che a piazzarla siano stati alcuni residenti della zona, preoccupati per l'arrivo nel loro quartiere di un centinaio di profughi. Stessa matrice, secondo quanto si apprende, per lo striscione di via Robino, mentre il terzo è appunto quello siglato Veneto Fronte Skinhead, movimento politico di estrema destra nato a metà degli anni Ottanta.

SPERONI, ANCHE MITRA CONTRO CHI VIOLA SOVRANITA'
- "Non sbagliano i tunisini. Se uno invade le acque territoriali di un Paese sovrano, è lecito usare le armi, questo è diritto internazionale. L'ha fatto anche Zapatero, se viene violata la sovranità di un Paese è lecito usare le armi, poi se è opportuno o meno lo decide il governo". Lo dice, intervistato da '24 Mattino' su 'Radio 24', il parlamentare europeo Francesco Speroni, leghista, che parlando della possibilità di usare le armi contro l'immigrazione clandestina, spiega: "molto spesso quando i nostri pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo". A chi gli fa presente che sui barconi potrebbero esserci potenziali profughi, Speroni replica: "non ce l'hanno certo scritto in fronte se sono profughi, ma non c'é una situazione in Tunisia che giustifichi l'arrivo di profughi. Se venissero da Malta o dal Canada lei direbbe che sono profughi?". E a proposito dell'uso delle armi, l'eurodeputato del Carroccio prosegue: "In Libia l'Europa non sta usando le armi? Le armi o si possono usare o no. Noi siamo invasi, c'é gente che viene in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A questo punto vanno usati tutti i mezzi per respingerli, eventualmente anche le armi". E ancora: "Noi in Libano, in Afghanistan stiamo usando le armi, perché non dobbiamo usarle per difendere i nostri confini? Si parla tanto dei 150 dell'Unità, qui si tratta di difendere i sacri confini della Patria, come qualcuno ancora dice". Speroni aggiunge: "per esempio, si può fare un blocco navale, cosa abbiamo a fare la Marina militare se non è capace di fermare un'invasione?". L'esponente leghista, nell'intervista a 'Radio 24' parla anche del capo della Germania nazionalsocialista: "Hitler ha sbagliato tutto: se fosse vissuto nei giorni nostri avrebbe mandato dei tedeschi coi barconi a invadere il mondo e nessuno avrebbe potuto fermarli perché 'beh, ci sono le ragioni umanitarie'".

NON SI FERMANO GLI SBARCHI - Non si arresta l'ondata di sbarchi dal Nord Africa verso le coste siciliane. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha soccorso un barcone con 105 tunisini che stava affondando a poche miglia da Lampedusa, dove ieri sera erano sbarcati altri 57 extracomunitari.

BERLUSCONI, SIAMO IN UE MA SERVE PIU' COESIONE  - L'Italia è nell'Unione Europea e sta facendo la sua parte sul delicato tema dell'immigrazione anche se chiede ai suoi partner maggior coesione su questi argomenti. Lo ha ribadito il premier Silvio Berlusconi parlando a 22 giornalisti della stampa estera. Secondo quanto riferito, il presidente del Consiglio ha plaudito all'iniziativa del presidente della Commissione Ue di sostenere le posizioni del nostro paese presso il governo tunisino.
Berlusconi ribadisce i buoni rapporti tra Italia e Francia e, parlando con 22 giornalisti della stampa estera, secondo quanto riferito, si è detto convinto che al prossimo vertice del 26 aprile tra Roma e Parigi andrà tutto benissimo sui temi dell'immigrazione. Al riguardo, il Cavaliere ha detto che molte cose, circa gli screzi tra i due paesi, sono 'esagerate' dalla stampa.

BOSSI FRENA MA E' BUFERA PER CASTELLI CHOC SU IMMIGRATI
di Teodoro Fulgione
"Bisogna respingere gli immigrati ma non possiamo sparargli, almeno per ora". L'emergenza immigrazione, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, agita la Lega Nord che con l'ex ministro Roberto Castelli torna ad usare toni accesi sulla questione immigrazione. La speranza, non confessata, è quella di intercettare gli umori della base padana, spaventata dall'arrivo di immigrati al Nord. Eppure Umberto Bossi cerca di abbassare i toni e stemperare le polemiche, almeno sul dossier europeo, nate per lo sfogo del ministro Roberto Maroni che a Bruxelles ha anche ipotizzato una Italia fuori dall'Unione Europea. "Non usciamo. E' solo uno stimolo per far fare le cose" all'Europa, spiega il Senatur che difende il responsabile degli Interni e ricompatta il partito. Ma se da un lato il Carroccio butta acqua sul fuoco in merito ai rapporti con l'Europa, dall'altro riaccende le polemiche sulla questione immigrazione. "Le violenze degli immigrati, che potrebbero diventare milioni nel corso del tempo - dice il viceministro Castelli - potrebbero obbligare le autorità ad usare le armi". Parole che l'opposizione definisce 'irresponsabili'' e "ignobili"; al punto che il Pd chiede le dimissioni dell'ex Guardasigilli mentre l'Idv invita "Berlusconi e Maroni a prendere immediatamente le distanze da Castelli". Il Carroccio teme che l'arrivo di migliaia di immigrati al Nord, a poche settimane dal voto di maggio, possa penalizzarlo nelle urne e reagisce, apparentemente, in maniera scomposta. Bossi, arrivato a Roma per il voto sul provvedimento del processo breve ("non ci sarà nessuna sorpresa"), detta la linea. Per il leader dei 'lumbard' la Ue resta un problema "ma noi andiamo avanti per la nostra strada, come abbiamo sempre fatto". Il ministro ribadisce che "la soluzione sono i respingimenti e le espulsioni: bisogna pattugliare le coste - dice - e fermarli a casa loro". Insomma, spiega il senatur, "dopo una notte, la rabbia di Maroni passa" ma l'Europa deve fare il suo, mentre "noi dobbiamo mandarli a casa tuttì. Il disappunto con l'Ue comunque resta nel partito: più che una pace quella tra Lega e Europa, sembra una tregua. "L'Europa fa orecchie da mercante - spiega il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni - Dimostra di essere l'Europa dei burocrati e dei banchieri". Anche Reguzzoni difende Maroni: la sua - dice - "é una reazione comprensibile e adeguata". Le critiche dell'opposizione sono durissime. "E' inammissibile l'escalation delle dichiarazioni dei leghisti al governo", afferma Giorgio Conte di Fli. "Castelli si dovrebbe vergognare di un pensiero che richiama il peggior fascismo. Non è degno di essere membro del governo e del Parlamento di un Paese democratico come l'Italia ancora é", rimarca il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. Immediata la replica di Castelli: "Le agenzie di stampa riportano in maniera del tutto corretta quanto da me dichiarato, per cui confermo parola per parola ciò che ivi è riportato - afferma il senatore leghista - Ritengo di avere usato un linguaggio semplice e comprensibile per tutti, quindi invito chi ne ha voglia a leggersi le mie dichiarazioni per intero".

 
 
 

Editoria: Fieg, aziende lasciate sole

Post n°13 pubblicato il 13 Aprile 2011 da nuovomezzogiorno
Foto di nuovomezzogiorno

Mercato fermo ma 2010 dati positivi, obiettivo difesa copyright

ROMA, 13 APR - Le aziende editrici sono state lasciate sole, afferma la Fieg, mentre hanno bisogno di un quadro di riferimento normativo adeguato alle esigenze imposte dalle tecnologie. Il mercato e' fermo, rileva la Fieg nello studio 'La stampa in Italia', ma nel 2010 segnali positivi, margine operativo lordo e' tornato attivo. Scendono le copie vendute ma cresce internet. Mentre la difesa del copyright e' un obiettivo prioritario modificando il diritto d'autore.

 
 
 

Camion sbanda e sfonda portone a Roma

Post n°12 pubblicato il 13 Aprile 2011 da nuovomezzogiorno
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Abitanti del palazzo rimasti bloccati in edificio

ROMA, 13 APR - Un camion e' andato fuori strada sfondando un portone in pieno centro a Roma, in via Nazionale.

Al volante del veicolo c'era un romeno, che e' stato portato al Policlinico Umberto I in gravi condizioni. L'episodio e' avvenuto all'alba. Il camion, sbandando, ha invaso il marciapiedi incastrandosi tra due pali e finendo contro il portone. Gli abitanti del palazzo sono rimasti bloccati nell'edificio. Sul posto la polizia municipale e i vigili del fuoco, impegnati nella rimozione del mezzo.

 

 
 
 

Marine Le Pen, Francia sospenda Schengen

Post n°11 pubblicato il 13 Aprile 2011 da nuovomezzogiorno
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'Francia via dalla Nato se conquisto l'Eliseo'

PARIGI, 13 APR - 'Dobbiamo chiedere con urgenza la sospensione dello spazio Schengen': lo ha detto la leader del Fronte Nazionale d'estrema destra francese, Marine Le Pen, parlando dei problemi legati all'immigrazione nordafricana proveniente dall'Italia. Ed ha aggiunto: 'Lo abbiamo fatto per un evento futile come la Coppa del mondo, lo possiamo fare per un'emergenza cosi importante'. 'Se i francesi mi daranno la fiducia per diventare presidente della Repubblica, la Francia uscira' dalla Nato', ha detto ancora.

 
 
 
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Data di creazione: 12/04/2011
 

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