Creato da nurse.chia il 20/01/2012

Nurse Pocket

Consigli pratici per vivere meglio

 

La ricerca della felicità

Post n°10 pubblicato il 18 Aprile 2012 da nurse.chia

Non so spiegarvi esattamente cosa sia la felicità, in fondo chi ne sarebbe capace?
È la consapevolezza che quell'attimo vissuto è stato perfetto così com'è stato, pur nelle sue imperfezioni e nel suo essere, magari, all'opposto delle nostre aspettative. L'ho sempre intesa così, la felicità. Inaspettata gioia.

Poi nei miei studi ho incontrato il sig. Cervello e la signorina Serotonina.
Il cervello è dotato di una struttura molto complessa e, a dispetto della maggior parte degli altri organi, è quello che ancora oggi racchiude in sé molte delle domande dei ricercatori.
Le aree che regolano le nostre emozioni sono diverse, allo stesso tempo anche i neurotrasmettitori, che danno il via alla lunga catena di reazioni, che formulano le emozioni stesse, sono più di uno.

Tra questi la famosissima Serotonina, presente in diversi distretti del nostro organismo, dalle cellule che si trovano nella parete dell'intestino, alle piastrine che circolano nel sangue e in fine nel sistema nervoso centrale.
Gli effetti della serotonina sono molteplici non tutti positivi ma, tra questi c'è anche l'incremento del buon umore.
Per questo alcune delle categorie di farmaci antidepressivi agiscono proprio bloccando il meccanismo di riassorbimento della serotonina, in modo tale che essa si accumuli nelle sinapsi (lo spazio tra due neuroni, dove i neurotrasmettitori fanno nascere e propagano gli impulsi a tutto il corpo). La serotonina non venendo riassorbita si accumula e continua a inviare messaggi di positività ed euforia.

Ora, cosa si può fare nella vita di tutti i giorni per aumentare il livello di serotonina e quindi essere un po' più di buon umore? Qualche trucchetto c'è...

Il precursore della serotonina infatti è il Triptofano, un'amminoacido essenziale (ovvero che il nostro organismo non è in grado di costruire da sé) contenuto in alcuni alimenti, quali:

  • Cioccolato, ecco spiegati gli effetti miracolosi delle terapie contro il cattivo umore, applicate nei momenti di crisi soprattutto dall'universo femminile.
  • Latte e latticini
  • Noci
  • Banane

Questi alimenti aggiunti alla nostra dieta ci aiutano in una delle ricerche che ci accumuna tutti quanti.
La ricerca della felicità...

 
 
 

C'è aria di primavera, eccì!

Post n°9 pubblicato il 14 Marzo 2012 da nurse.chia
 

A volte mi chiedono qual sia la mia stagione preferita.
Difficile rispondere, in ogni caso credo che la Primavera sia tra le prime quattro.

Ma, nonostante le giornate scaldate dal sole, i boccioli sui rami e il piacere di cominciare a togliersi qualche chilo di lana di dosso, c'è sicuramente qualcuno che non riesce ad apprezzare fino in fondo questa stagione...

Chi la sente arrivare prima degli altri, a suon di starnuti!

Le allergie sono in netto aumento negli ultimi anni, a causa di sistemi immunitari più fragili, viziati dai litri di detersivo e intossicati da città, in cui l'aria è sempre meno salutare.
In ogni caso anche i nostri geni hanno la loro parte di colpa e per quelli non si può fare niente, se entrambi i genitori soffrono di allergie il nascituro ha il 75% di possibilità di sviluppare qualche allergia.
Un altro fattore di rischio è la nascita per parto cesareo, che aumenta del 20% la probabilità che il neonato sviluppi un tipo di asma.

Oltre a questo, aggiungono del loro anche coloro che progettono gli spazi verdi per i cittadini. Nei parchi infatti, è immancabile la presenza di almeno un albero di Betulla. Ebbene, la Betulla è tra le piante che causano il maggior numero di allergie, soprattutto nei bambini.

Cosa capita dunque a chi soffre di allergia, quando nell'aria cominciano a circolare i primi pollini?

La reazione allergica si può definire come una risposta immunitaria eccessiva.
Nel nostro organismo sono presenti delle cellule chiamate mastociti, al loro interno si trova l'istamina, che viene liberata quando il mastocita incontra l'allergene (come ad esempio il polline).
L'istamina è un mediatore chimico dell'infiammazione ed è l'artefice di tutti i meccanismi, che portano ai sintomi dell'allergia: occhi rossi e lacrimanti, naso chiuso a causa della broncocostrizione e della produzione eccessiva di muco.

Cosa può fare chi soffre di allergia ai pollini?

Inanzitutto è importante cercare di individuare i fattori scatenanti la reazione allergica, quali tipi di piante nel caso dei pollini. In modo tale da evitare di piantarle nel proprio giardino e di limitare i contatti, per quanto possibile.

Quando il nemico è stato individuato è possibile provare alcune tecniche di
d  e  s e n s i b i l i z z a z i o n e
, ovvero educare il proprio organismo a limitare la risposta immunitaria in presenza dell'allergene.
Per quanto riguarda le piante inoltre è possibile, conoscendo il periodo di fioritura, agire per tempo e assumere degli antistaminici prima degli attacchi allergici.

Il polline è la causa, ma può essere anche la soluzione... Non è pazzia, il polline è alla base di un rimedio naturale ai sintomi dell'allergia: il MIELE.
In esso sono contenuti i flavonoidi, che bloccano la liberazione di istamina da parte dei mastociti.

È un peccato non godere del piacere della Primavera a causa dell'allergia...
In ogni caso, ogni stagione ha i suoi lati positivi, e se non potrete godervi in pace una biciclettata tra i pioppi, potrete sempre rifarvi con una camminata con le racchette in mezzo alla neve, quando i pollini saranno ben lontani dai vostri
mastociti.

 
 
 

Per certe cose, basta uno sguardo

Post n°8 pubblicato il 08 Marzo 2012 da nurse.chia
 

Maschietto o Femminuccia, lo si può capire guardando la mamma.

Spesso si dice che, quando una donna è incinta, diventa più bella, più raggiante.
Al di là della gioia nel diventare mamma, questa sensazione che si trasmette all'esterno ha ragioni chimiche.

Infatti, mentre il testosterone del futuro maschietto, potrebbe portare qualche brufoletto sulla pelle della madre, invece gli ormoni della futura femminuccia, danno una nuova luce alla mamma. Migliorano la pelle e fanno sì che agli altri appaia più bella.

Ovviamente non sempre questi cambiamenti sono visibili, ma in alcune donne è molto evidente.

Questo fa parte dei centenari trucchetti della nonna, ha radici nel passato, quando per avere il verdetto di fiocco rosa o fiocco azzurro bisognava aspettare nove mesi... E non sono pochi!

Oggi è l'8 marzo, faccio a tutte i miei auguri.
Ricordando che in questa giornata la cosa più importante è un'impegno per il futuro, per non dimenticare che la violenza sulle donne colpisce in Italia Una Donna su Tre.

Educhiamo i nostri figli al rispetto, perchè in quanto a diritti non c'è differenza tra uomini e donne.

 
 
 

Parcheggio H

Post n°7 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da nurse.chia

Di tanto in tanto esplodono le polemiche sulla sanità.
Risalta fuori la parola malasanità e spesso ci si dimentica che, dietro ai numerosi problemi, relativi ai servizi offerti da ospedali e altri centri di assistenza, c'è una politica dei fondi che permette speculazioni e sprechi incredibili, mentre nella maggior parte degli ospedali spesso manca il materiale di base che serve ad infermieri, medici ed operatori sanitari per portare avanti il proprio lavoro.

Non ho molta esperienza, ma per quel poco che ho visto, si stanno riducendo all'osso spese di farmaci e altro materiale.
Gli appalti vengono vinti dai fornitori più convenienti, che riempiono a metà gli scaffali di prodotti di scarsa qualità.

Per fortuna chi lavora ha molta fantasia e senso pratico, requisito fondamentale.
Perciò si arriva a fabbricare le cannucce, tagliando i deflussori delle flebo scaduti.
Gli erogarori dell'ossigeno nuovi, non sono compatibili con i raccordi vecchi e quindi che si fa? Nastro adesivo, nella speranze che per almeno un po' tenga.
Si chiede ai pazienti di portarsi i farmaci da casa, perchè i cassetti dei carrelli sono sempre quasi vuoti.
E si spera che il macchinario per l'ecg serva ad un reparto per volta, visto che se lo dividono in 4.

E poi ci si stupisce dei pazienti in corridoio e sulle barelle dei pronto soccorsi.
Purtroppo da ciò che sento e da ciò che ho visto, non è nuova questa storia.
Meno fondi, meno personale, meno capacità di curare i pazienti, le stanza dei reparti vengono convertite a magazzini e quindi diminuiscono i posti letti, in una società malata, che avrebbe bisogno di disinvestire su alcuni versanti e spendere meglio su altri.

E se questa situazione non è ancora esplosa, forse è solo grazie all'impegno di chi, trovandosi nell'occhio del ciclone ha tenuto duro, reinventadosi di giorno in giorno, per garantire ad ogni paziente il meglio delle cure possibili.

 

 
 
 

BMI, cos'è e come calcolarlo

Post n°6 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da nurse.chia
 

Non è ancora giunto il momento del conto alla rovescia per la prova costume.
Con la neve che cade, direi che pensare ad un bikini, non sia proprio immediato.
Oltre al fatto che, per scaldarci c'è bisogno di energia e per ricavare energia c'è bisogno di cibo, quindi diete estreme in questo periodo non sono il massimo. E se devo dire la mia, ciò che è estremo, in generale, non va mai bene.

Diffidate sempre da articoli o prodotti che promettono diete miracolose, che vi aiuteranno a perdere molti chili, in pochi giorni.
Soprattutto per chi dovrebbe perdere solo qualche chilo, queste diete fanno perdere rapidamente ciò che, altrettanto rapidamente, si riprende (spesso pure con gli interessi).
Mettono di cattivo umore e maldispongono verso una dieta futura.

In questo post quindi, non parleremo ancora di regimi alimentari (e quando lo farò sappiate che non li intendo come una masochistica privazione, di tutto ciò di cui ognuno di noi si nutre), ma cominceremo con quello che dovrebbe essere il punto di partenza, per pianificare le nostre future mosse.

Il peso infatti è un indicatore sterile, se non viene messo in relazione con altri fattori.

Partiamo quindi calcolando il nostro BMI, che non è altro che l'indice di massa corporea.
Un indicatore che mette in relazione peso e altezza.

Per calcolarlo basta una semplice formula:

Peso : Altezza in metri al quadrato

Esempio: una persona alta 175 cm, con un peso di 71 kg applicherà così la formula:
71 / 1,75 x 1,75 = 71 / 3,0625 = 23,2

A questo punto non resta altro che confrontare il risultato con dei valori di riferimento (range).

BMI tra 18,5 e 24,9 --> Normopeso

       <18,4 --> Lieve sottopeso
       <16,5 --> Sottopeso severo

       tra 25 e 30 --> Sovrappeso
       tra 30,1 e 34,9 ---> Obesità Lieve (I grado)
       tra 35 e 40 --> Obesità di II grado
       >40 --> Obesità III grado

Questo è il punto di partenza per ipotizzare una rieducazione alimentare e programmare un'attività fisica mirata.

Spesso crediamo di dover perdere peso perchè, guardandoci allo specchio, vediamo un fianco un po' troppo sporgente, una tartaguga rovesciata, qualche maniglia dell'amore di troppo e tutto questo nonostante il nostro BMI sia "in regola".
In questi casi non è una dieta dimagrante ad aiutarci, ma esercizi mirati a rimodellare il nostro corpo.

Anche il BMI tuttavia da solo non è sufficiente, un'altro dato che non dobbiamo mai dimenticare è la misura della circonferenza della nostra vita.
Come procedere? Basta avere un metro non rigido che deve essere posto qualche centimetro sopra l'ombelicco, in orizzontale, deve essere aderente alla pelle, ma senza stringere troppo.

Nella donna la misura deve essere inferiore a 88 cm
Nell'uomo la misura deve essere inferiore a 102 cm

Questa misura è molto importante, perchè da un'idea del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, collegate all'accumolo di grassi.

 
 
 
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